Servizio Civile, il comune di Novara chiama i giovani

Con la cooperativa Aurive 11 posti in Comune e 18 in realtà socioculturali. Il sindaco Canelli: «Opportunità di crescita, piccolo guadagno e formazione per il futuro professionale». Bando scade il 10 febbraio

Più posti quest’anno a Novara nel Servizio Civile per attività nel sociale, nella cultura e nell’ambiente e si cercano giovani fra i 18 e i 28 anni che vogliano rendersi disponibili per i molti progetti avendo la prospettiva di un impegno di volontariato ma anche di formazione per il futuro lavorativo.

Questa è l’offerta presentata mercoledì mattina (nella foto i ragazzi oggi impegnato nel Servizio Civile, con sindaco, assessore e responsabili di Aurive), dalla cooperativa che coordina i progetti, e dal Comune di Novara che quest’anno mette a disposizione 11 posti nelle sue strutture.

«I giovani potranno avvalersi di questa possibilità – ha affermato il sindaco Alessandro Canelli – andando a lavorare in settori come il Centro famiglie, le Politiche sociali, la Biblioteca Negroni». «Una bella opportunità di crescita personale – ha aggiunto – che consente anche un piccolo guadagno di 440 euro al mese, ma rappresenta soprattutto un’esperienza di confronto con realtà lavorative ed anche per capire come funziona la pubblica amministrazione».

Concetti ribaditi dall’assessore alle Politiche Giovanili Luca Piantanida, che lo vede come «un punto di partenza per costruirsi la propria professionalità. Nel progetto ogni anno vengono coinvolte anche diverse associazioni che operano quotidianamente a supporto della nostra comunità e di chi si trova in difficoltà, come Anffas, Angsa, Prisma, Liberazione e Speranza, accanto alle molteplici proposte formulate dagli uffici del Comune».  Con una sottolineatura particolare per chi sceglierà un impegno nel sociale: «Settore di importanza fondamentale che vede sempre meno richieste, ma rappresenta un modo di dedicare tempo all’aiuto degli altri, con uno sforzo importante. Forse è poco conosciuto e quindi va incontrato. Invito i giovani a provarlo e mi auguro che trovi molte richieste».

In effetto l’obiettivo è «di raccogliere il maggior numero possibile di domande dei ragazzi, anche un po’ affrettandosi perché vanno fatte entro le ore 14 del 10 febbraio» ha spiegato Luca Martelli, responsabile di Aurive, che gestisce un accreditamento dedicato al servizio civile universale con unno staff dedicato.

Il sito www.aurive.it/bando-2023 è dedicato all’iniziativa e contiene ampie informazioni sui progetti a disposizione, offre la possibilità di contattare lo staff anche per ricevere un orientamento e consente la presentazione della domanda attraverso l’utilizzo dello Spid. Vi si trovano anche numeri di telefono che è possibile contattare anche via Wahtsapp.

«E’ possibile presentare una sola domanda per un preciso progetto – ha aggiunto Martelli – e per questo è importante compiere una scelta ragionata. Quelli sui temi della disabilità o dell’assistenza agli anziani e del socio-assistenziale in generale sono meno attrattivi perché magari possono spaventare, ma risultano quindi più accessibili».

I progetti curati da Aurive sono 11 con il Comune di Novara (massimo storico), più altri 18 in realtà della città di Novara e 17 in enti pubblici e privati nella Bassa. Con uno sguardo ad altre province piemontesi Aurive conta un totale di 132 progetti.

«L’invito ai giovani è di aderire preparati e di scegliere il progetto che interessa maggiormente. Con tutte le domande accolte – ha spiegato ancora Martelli – vengono compilate delle graduatorie, che sono importanti perché consentono di sostituire posti eventualmente lasciati liberi nei primi mesi e comunque a chi vi è inserito possono anche essere rivolte proposte per progetti che sono ancora liberi».

Aurive e l’Ufficio Politiche giovanili del Comune sono a disposizione per aiutare in tutto il percorso di domanda e anche nell’ottenimento dello Spid per chi ne fosse sprovvisto.

CHI PARTECIPA E’ SODDISFATTO

Operare in un progetto di Servizio Civile è bello e dà soddisfazione. Questo il tratto comune dei racconti di chi è impegnato nel corso di quest’anno. Come Ilaria Lombardo, impegnata nella Casa di Giorno per anziani «che ho scelto perché conosco una volontaria; cerchiamo il “ringiovanimento” dei nostri amici e quanto sto facendo è interessante perché potrebbe essere quello che vorrò fare nella vita».

Come lei Jessica Magnoli impegnata alla cooperativa sociale Prisma: «Ci occupiamo del reinserimento di persone con più disagi. Mi sono trovata a mio agio e sto anche collaborando nell’amministrazione con un ospite che mi sta insegnando il mestiere e che potrebbe poi diventare il mio».

Yassim opera invece all’Omar «per inserire ragazzi e anche disoccupati nel mondo del lavoro, attraverso tirocini e un’opera di orientamento. Un impegno che si è allargato al Centro per l’impiego».

Infine Clarissa Coarezza si dice entusiasta del «lavoro fra i bambini al Centro famiglie, che ho scelto perché mi ha sempre ispirato il sociale. Mi sono trovata molto bene e consiglio davvero di fare domanda per questa realtà».

I PROGETTI A NOVARA

La cooperativa Aurive opera anche grazie al progetto “Costellazioni Urbane”, promosso dal comune di Novara e finanziato da Fondazione Cariplo con il Bando “Interventi emblematici maggiori”, con cui ha messo in campo una prima progettazione di servizio civile con un monitoraggio personalizzato per i giovani più fragili, con un empowerment aggiuntivo, già esteso agli operatori volontari che termineranno a maggio 2023.

Nei progetti di Aurive sulla città di Novara vi sono gli 11 con il Comune di Novara che riguardano l’Ufficio Istruzione (2), le Politiche Sociali (2) la Biblioteca Negroni (3), il Centro famiglie (2) e Spazio nòva (2) nella ex Caserma Passalacqua. Vi sono inoltre ulteriori 18 posti disponibili presso enti che si occupano di giovani, all’Istituto Tecnico Industriale Omar (2); persone diversamente abili nelle associazioni Anffas (4), Angsa (3) e nella cooperativa sociale Prisma (1), donne vittime della tratta (Liberazione e Speranza 3), anziani (Casa di giorno Don Aldo Mercoli 2), cultura con i Musei della Canonica del Duomo di Novara (2) e Dedalo scuola di musica (1).

COME FARE

I progetti di Servizio Civile Universale durano 12 mesi, con un impegno di 25 ore settimanali e un compenso mensile di euro 444,30. La selezione avrà inizio subito dopo la scadenza del bando. Le graduatorie saranno pubblicate entro aprile 2023. L’avvio dei giovani selezionati è previsto tra maggio e giugno 2023.

Le candidature devono essere presentate obbligatoriamente sulla piattaforma del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it 

Può essere presentata una solo una domanda. Per contattare lo staff di Aurive e-mail serviziocivile@aurive.it, oppure chiamata e messaggi su WhatsApp da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00 al numero 338 38.68.640 e dalle 14.00 alle 18.00 al numero 335 13.44.521.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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Con la cooperativa Aurive 11 posti in Comune e 18 in realtà socioculturali. Il sindaco Canelli: «Opportunità di crescita, piccolo guadagno e formazione per il futuro professionale». Bando scade il 10 febbraio

Più posti quest’anno a Novara nel Servizio Civile per attività nel sociale, nella cultura e nell’ambiente e si cercano giovani fra i 18 e i 28 anni che vogliano rendersi disponibili per i molti progetti avendo la prospettiva di un impegno di volontariato ma anche di formazione per il futuro lavorativo.

Questa è l’offerta presentata mercoledì mattina (nella foto i ragazzi oggi impegnato nel Servizio Civile, con sindaco, assessore e responsabili di Aurive), dalla cooperativa che coordina i progetti, e dal Comune di Novara che quest’anno mette a disposizione 11 posti nelle sue strutture.

«I giovani potranno avvalersi di questa possibilità – ha affermato il sindaco Alessandro Canelli – andando a lavorare in settori come il Centro famiglie, le Politiche sociali, la Biblioteca Negroni». «Una bella opportunità di crescita personale – ha aggiunto – che consente anche un piccolo guadagno di 440 euro al mese, ma rappresenta soprattutto un’esperienza di confronto con realtà lavorative ed anche per capire come funziona la pubblica amministrazione».

Concetti ribaditi dall’assessore alle Politiche Giovanili Luca Piantanida, che lo vede come «un punto di partenza per costruirsi la propria professionalità. Nel progetto ogni anno vengono coinvolte anche diverse associazioni che operano quotidianamente a supporto della nostra comunità e di chi si trova in difficoltà, come Anffas, Angsa, Prisma, Liberazione e Speranza, accanto alle molteplici proposte formulate dagli uffici del Comune».  Con una sottolineatura particolare per chi sceglierà un impegno nel sociale: «Settore di importanza fondamentale che vede sempre meno richieste, ma rappresenta un modo di dedicare tempo all’aiuto degli altri, con uno sforzo importante. Forse è poco conosciuto e quindi va incontrato. Invito i giovani a provarlo e mi auguro che trovi molte richieste».

In effetto l’obiettivo è «di raccogliere il maggior numero possibile di domande dei ragazzi, anche un po’ affrettandosi perché vanno fatte entro le ore 14 del 10 febbraio» ha spiegato Luca Martelli, responsabile di Aurive, che gestisce un accreditamento dedicato al servizio civile universale con unno staff dedicato.

Il sito www.aurive.it/bando-2023 è dedicato all’iniziativa e contiene ampie informazioni sui progetti a disposizione, offre la possibilità di contattare lo staff anche per ricevere un orientamento e consente la presentazione della domanda attraverso l’utilizzo dello Spid. Vi si trovano anche numeri di telefono che è possibile contattare anche via Wahtsapp.

«E’ possibile presentare una sola domanda per un preciso progetto – ha aggiunto Martelli – e per questo è importante compiere una scelta ragionata. Quelli sui temi della disabilità o dell’assistenza agli anziani e del socio-assistenziale in generale sono meno attrattivi perché magari possono spaventare, ma risultano quindi più accessibili».

I progetti curati da Aurive sono 11 con il Comune di Novara (massimo storico), più altri 18 in realtà della città di Novara e 17 in enti pubblici e privati nella Bassa. Con uno sguardo ad altre province piemontesi Aurive conta un totale di 132 progetti.

«L’invito ai giovani è di aderire preparati e di scegliere il progetto che interessa maggiormente. Con tutte le domande accolte – ha spiegato ancora Martelli – vengono compilate delle graduatorie, che sono importanti perché consentono di sostituire posti eventualmente lasciati liberi nei primi mesi e comunque a chi vi è inserito possono anche essere rivolte proposte per progetti che sono ancora liberi».

Aurive e l’Ufficio Politiche giovanili del Comune sono a disposizione per aiutare in tutto il percorso di domanda e anche nell’ottenimento dello Spid per chi ne fosse sprovvisto.

CHI PARTECIPA E’ SODDISFATTO

Operare in un progetto di Servizio Civile è bello e dà soddisfazione. Questo il tratto comune dei racconti di chi è impegnato nel corso di quest’anno. Come Ilaria Lombardo, impegnata nella Casa di Giorno per anziani «che ho scelto perché conosco una volontaria; cerchiamo il “ringiovanimento” dei nostri amici e quanto sto facendo è interessante perché potrebbe essere quello che vorrò fare nella vita».

Come lei Jessica Magnoli impegnata alla cooperativa sociale Prisma: «Ci occupiamo del reinserimento di persone con più disagi. Mi sono trovata a mio agio e sto anche collaborando nell’amministrazione con un ospite che mi sta insegnando il mestiere e che potrebbe poi diventare il mio».

Yassim opera invece all’Omar «per inserire ragazzi e anche disoccupati nel mondo del lavoro, attraverso tirocini e un’opera di orientamento. Un impegno che si è allargato al Centro per l’impiego».

Infine Clarissa Coarezza si dice entusiasta del «lavoro fra i bambini al Centro famiglie, che ho scelto perché mi ha sempre ispirato il sociale. Mi sono trovata molto bene e consiglio davvero di fare domanda per questa realtà».

I PROGETTI A NOVARA

La cooperativa Aurive opera anche grazie al progetto “Costellazioni Urbane”, promosso dal comune di Novara e finanziato da Fondazione Cariplo con il Bando “Interventi emblematici maggiori”, con cui ha messo in campo una prima progettazione di servizio civile con un monitoraggio personalizzato per i giovani più fragili, con un empowerment aggiuntivo, già esteso agli operatori volontari che termineranno a maggio 2023.

Nei progetti di Aurive sulla città di Novara vi sono gli 11 con il Comune di Novara che riguardano l’Ufficio Istruzione (2), le Politiche Sociali (2) la Biblioteca Negroni (3), il Centro famiglie (2) e Spazio nòva (2) nella ex Caserma Passalacqua. Vi sono inoltre ulteriori 18 posti disponibili presso enti che si occupano di giovani, all’Istituto Tecnico Industriale Omar (2); persone diversamente abili nelle associazioni Anffas (4), Angsa (3) e nella cooperativa sociale Prisma (1), donne vittime della tratta (Liberazione e Speranza 3), anziani (Casa di giorno Don Aldo Mercoli 2), cultura con i Musei della Canonica del Duomo di Novara (2) e Dedalo scuola di musica (1).

COME FARE

I progetti di Servizio Civile Universale durano 12 mesi, con un impegno di 25 ore settimanali e un compenso mensile di euro 444,30. La selezione avrà inizio subito dopo la scadenza del bando. Le graduatorie saranno pubblicate entro aprile 2023. L’avvio dei giovani selezionati è previsto tra maggio e giugno 2023.

Le candidature devono essere presentate obbligatoriamente sulla piattaforma del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it 

Può essere presentata una solo una domanda. Per contattare lo staff di Aurive e-mail serviziocivile@aurive.it, oppure chiamata e messaggi su WhatsApp da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00 al numero 338 38.68.640 e dalle 14.00 alle 18.00 al numero 335 13.44.521.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.