Sfonda il portone del Comune: sui social i video dello sfogo prima del gesto

Poco prima di entrare in azione ha scritto: «Qualsiasi cosa farò dico ai miei figli che devono andare a testa alta»

Sfonda il portone del Comune: sui social i video dello sfogo prima del gesto. L’uomo ha trascorso la mattinata di sabato 31 agosto vagando in auto e trasmettendo una serie di dirette social in cui ha sfogato la propria rabbia. Ad agitare il suo animo è stata una condanna per maltrattamenti nei confronti dell’ex compagna, recentemente inflittagli, a suo dire ingiustamente. E prima di scagliarsi contro il portone di Palazzo Cabrino, con la Citroen C3 della madre, ha scritto queste parole: «Qualsiasi cosa farò dico ai miei figli che devono andare a testa alta perché non ho fatto niente e l’unico modo è ribellarsi al sistema».

Subito dopo aver travolto il portone in legno e le porte automatiche è sceso dall’auto e si è cosparso di benzina. Uno degli agenti in servizio nella vicina Prefettura ha dato l’allarme e sul posto si sono precipitati immediatamente diversi poliziotti della Questura, che attraverso la mediazione sono riusciti a farlo salire su una volante senza che l’episodio avesse altre conseguenze. Portato in ospedale per accertamenti, l’uomo è stato posto in stato d’arresto con l’accusa di danneggiamento aggravato in flagranza. E’ tuttora ricoverato e per domani (martedì 3 agosto) è prevista l’udienza di convalida dell’arresto.

Il Comune resta comunque aperto al pubblico, ma da sabato l’ingresso è transennato e piantonato da una pattuglia, in attesa che il portone sia sistemato.

Fra le rivendicazioni avanzate dall’uomo anche una “vecchia” questione: la mancata apertura di un’attività commerciale, sfumata in seguito a una trattativa privata. Vicenda per cui il sindaco Alessandro Canelli lo aveva già ricevuto prima della pandemia, come ha spiegato poco dopo l’episodio di sabato (leggi qui).

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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Sfonda il portone del Comune: sui social i video dello sfogo prima del gesto

Poco prima di entrare in azione ha scritto: «Qualsiasi cosa farò dico ai miei figli che devono andare a testa alta»

Sfonda il portone del Comune: sui social i video dello sfogo prima del gesto. L'uomo ha trascorso la mattinata di sabato 31 agosto vagando in auto e trasmettendo una serie di dirette social in cui ha sfogato la propria rabbia. Ad agitare il suo animo è stata una condanna per maltrattamenti nei confronti dell'ex compagna, recentemente inflittagli, a suo dire ingiustamente. E prima di scagliarsi contro il portone di Palazzo Cabrino, con la Citroen C3 della madre, ha scritto queste parole: «Qualsiasi cosa farò dico ai miei figli che devono andare a testa alta perché non ho fatto niente e l'unico modo è ribellarsi al sistema».

Subito dopo aver travolto il portone in legno e le porte automatiche è sceso dall'auto e si è cosparso di benzina. Uno degli agenti in servizio nella vicina Prefettura ha dato l'allarme e sul posto si sono precipitati immediatamente diversi poliziotti della Questura, che attraverso la mediazione sono riusciti a farlo salire su una volante senza che l'episodio avesse altre conseguenze. Portato in ospedale per accertamenti, l'uomo è stato posto in stato d'arresto con l'accusa di danneggiamento aggravato in flagranza. E' tuttora ricoverato e per domani (martedì 3 agosto) è prevista l'udienza di convalida dell'arresto.

Il Comune resta comunque aperto al pubblico, ma da sabato l'ingresso è transennato e piantonato da una pattuglia, in attesa che il portone sia sistemato.

Fra le rivendicazioni avanzate dall'uomo anche una “vecchia” questione: la mancata apertura di un'attività commerciale, sfumata in seguito a una trattativa privata. Vicenda per cui il sindaco Alessandro Canelli lo aveva già ricevuto prima della pandemia, come ha spiegato poco dopo l'episodio di sabato (leggi qui).

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