Tutti d’accordo per la realizzazione di un nuovo parcheggio da 280 posti per i tir vicino al Centro Intermodale Merci (Cim). L’area sarà dotata di servizi igienici e uno spazio ristoro, rispondendo alle esigenze più volte sottolineate dallo stesso Cim. La questione è stata discussa ieri in commissione e ha trovato consenso sia tra i banchi della maggioranza che dell’opposizione.
Il progetto, denominato t3d, ha finalmente preso slancio dopo che è stato scollegato dal più ampio e controverso piano per il polo logistico di Pernate, il t3b. Lo stop, seppur temporaneo, al progetto da 800 mila metri quadrati nel quartiere di Novara, dopo il no di Galliate all’accordo di programma, ha permesso al consiglio comunale della città di focalizzarsi sull’iniziativa da tempo richiesta Cim. Una mozione del gruppo Pd ha dato impulso al dibattito.
«Due sono gli obiettivi da perseguire: attivarci affinché il Cim presenti il piano industriale contenente il progetto del parcheggio, assumendosi anche l’onere dei 4 milioni di euro necessari per mitigare il rischio idrogeologico, e sollecitare l’amministrazione comunale a dare attuazione al nuovo piano regolatore nel minor tempo possibile» ha affermato il consigliere dem Mattia Colli Vignarelli.
L’architetto Mario Mariani, dirigente del settore urbanistica, ha fornito ulteriori dettagli sulla migliore strategia da adottare: «Il Comune deve recepire il piano paesaggistico regionale, in vigore dal 2017, e lo potrebbe fare attraverso una variante urbanistica. Ma avendo già avviato alcune procedure, meglio continuare con il nuovo piano regolatore generale che integrerà automaticamente il piano regionale». «Questa scelta consentirebbe di salvaguardare l’area di Pernate, riconoscendola come agricola di pregio e impedendo future proposte di urbanizzazione legate alla logistica» ha aggiunto Colli Vignarelli.
Sul tema delle tempistiche e delle responsabilità, l’assessora Marzia Vicenzi ha precisato: «Al momento, né Develog (proponente del polo logistico di Pernat, ndr) né il Cim hanno comunicato, nemmeno informalmente, le loro intenzioni. Tuttavia, il Cim potrebbe avviare subito il progetto del parcheggio senza attendere ulteriori sviluppi». Vicenzi ha anche evidenziato che una variante urbanistica non garantirebbe automaticamente il Comune da eventuali ricorsi da parte dei proprietari terrieri di Pernate.
Riguardo alle possibili richieste di risarcimento, Colli Vignarelli ha aggiunto: «I proprietari che finora hanno pagato l’Imu su terreni edificabili non hanno diritto a un indennizzo, poiché prevale l’interesse pubblico, come stabilito dal Codice dei beni culturali. Anche in caso di ricorsi, l’esito sarebbe favorevole al Comune. Va tuttavia considerata la Finanziaria 2019, che prevede risarcimenti per i proprietari di terreni resi inedificabili dall’attuazione del piano paesaggistico».
Sul progetto dell’area di sosta, il consigliere del Pd Rossano Pirovano ha detto: «C’è bisogno di un parcheggio per mezzi pesanti e non nuovi capannoni, bisogna creare almeno le condizioni minime umane che oggi non ci sono». Ha fatto seguito l’intervento del consigliere di Forza Novara, Ezio Romano: «In viale dell’Industria c’è lo stesso problema. Proponiamo al comune di San Pietro Mosezzo di creare struttura ricettiva per camionisti. La stessa querstione si ripresenterà con l’area logistica di corso Vercelli» ma l’assessora Vicenzi ha spiegato che in questo è già prevista.
Ora, si attende che l’Interporto concretizzi il progetto, dando seguito a quanto discusso in commissione.