Sì alla rotonda di corso Risorgimento per la costruzione di un nuovo supermercato

La rotonda in corso Risorgimento si farà. La delibera riguardante l’approvazione della relativa variante urbanistica che interesserà un’area situata all’altezza di via Fregonara (leggi qui) è stata approvata nell’ultimo consiglio comunale, raccogliendo i consensi da parte degli esponenti della maggioranza (più il “civico” Daniele Andretta di Io, Novara), mentre l’opposizione Pd e Movimento 5 Stelle ha fatto fronte comune.

Il dibattito, che ha visto non pochi momenti di scintille, ha in gran parte confermato quanto già emerso, nella forma e nella sostanza, in occasione della commissione della settimana precedente. L’assessore all’Urbanistica Elisabetta Franzoni ha illustrato i contenuti del progetto, anche se stavolta qualcosa in più è trapelato.

 

 

In Comune, infatti, sarebbe stato depositato da parte della società “Eurospin” un progetto riguardante l’insediamento di un’attività commerciale di medie dimensioni. Tanto è bastato per innescare la miccia, nell’opposizione, fra i contrari («Volete insediare un nuovo supermercato a cento metri da uno già esistente», ha detto il capogruppo del Pd Rossano Pirovano) e i favorevoli («Il terreno è privato e il proprietario è legittimato a farlo. Se diciamo no potrebbe impugnare la delibera e vincere la causa», così Valter Mattiuz), con anche qualche scambio di battute “pepate” fra Ivan De Grandis (Fratelli d’Italia) e la dem Sara Paladini: «Dite di voler difendere il piccolo commercio quando durante la vostra amministrazione ne avete aperti una trentina di supermercati» ha detto il primo; «E’ una fake news. Voi contate anche i cambi di proprietà. Dite che porterà posti di lavoro quando un marchio della grande distribuzione ha chiesto la cassa integrazione per migliaia di addetti. E’ come spostare il contenuto da un contenitore a un altro» ha replicato la seconda. «Credo che in un momento di crisi dovuta in ultimo anche alla pandemia – ha dichiarato Daniele Andretta – ben venga un privato che vuole investire soldi suoi per aprire qualcosa nella nostra città».

L’assemblea di Palazzo Cabrino tornerà a riunirsi (ancora una volta in maniera “virtuale”) mercoledì 6 maggio. La seduta, la cui convocazione era stata richiesta dalle minoranze, vedrà tra l’altro il sindaco Alessandro Canelli fare il punto sulla situazione sanitaria in città in conseguenza della diffusione del “Covid-19” ed esaminare proposte per la ripresa delle attività. Inseriti nell’odg anche due ordini del giorno presentati dalla consigliera del Pd Emanuela Allegra riguardanti la richiesta di liberazione dello studente egiziano Patrick Zaki e l’adesione all’appello di Amnesty International per la scarcerazione del medico iraniano Ahamadreza Djalali.

 

 

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Luca Mattioli

2 risposte

  1. ma…… il semaforo sotto Via delle Americhe a soli venti metri da lì lo lasciano? Se lo tolgono devono fare un’altra rotonda per chi viene da via Europa, da corso Risorgimento verso Vignale e per chi esce dal Penny Market. Per me è un casino, già col semaforo rosso la coda arriva fin sotto il ponte dell’autostrada, con la rotonda avremo una parte di questa impegnata da macchine che attendono il verde per proseguire, e chi esce da via Fregonara si attacca………..

  2. Caro signor sindaco Canelli sono profondamente delusa dalla decisione di aprire un un’altro punto vendita in corso Risorgimento che sicuramente andrà a discapito dei piccoli negozianti che lavorano sul corso…altri posti di lavoro? Non credo visto che apre uno e chiudono altri…

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La rotonda in corso Risorgimento si farà. La delibera riguardante l’approvazione della relativa variante urbanistica che interesserà un’area situata all’altezza di via Fregonara (leggi qui) è stata approvata nell’ultimo consiglio comunale, raccogliendo i consensi da parte degli esponenti della maggioranza (più il “civico” Daniele Andretta di Io, Novara), mentre l’opposizione Pd e Movimento 5 Stelle ha fatto fronte comune. Il dibattito, che ha visto non pochi momenti di scintille, ha in gran parte confermato quanto già emerso, nella forma e nella sostanza, in occasione della commissione della settimana precedente. L’assessore all’Urbanistica Elisabetta Franzoni ha illustrato i contenuti del progetto, anche se stavolta qualcosa in più è trapelato.     In Comune, infatti, sarebbe stato depositato da parte della società “Eurospin” un progetto riguardante l’insediamento di un’attività commerciale di medie dimensioni. Tanto è bastato per innescare la miccia, nell’opposizione, fra i contrari («Volete insediare un nuovo supermercato a cento metri da uno già esistente», ha detto il capogruppo del Pd Rossano Pirovano) e i favorevoli («Il terreno è privato e il proprietario è legittimato a farlo. Se diciamo no potrebbe impugnare la delibera e vincere la causa», così Valter Mattiuz), con anche qualche scambio di battute “pepate” fra Ivan De Grandis (Fratelli d’Italia) e la dem Sara Paladini: «Dite di voler difendere il piccolo commercio quando durante la vostra amministrazione ne avete aperti una trentina di supermercati» ha detto il primo; «E’ una fake news. Voi contate anche i cambi di proprietà. Dite che porterà posti di lavoro quando un marchio della grande distribuzione ha chiesto la cassa integrazione per migliaia di addetti. E’ come spostare il contenuto da un contenitore a un altro» ha replicato la seconda. «Credo che in un momento di crisi dovuta in ultimo anche alla pandemia - ha dichiarato Daniele Andretta - ben venga un privato che vuole investire soldi suoi per aprire qualcosa nella nostra città». L’assemblea di Palazzo Cabrino tornerà a riunirsi (ancora una volta in maniera “virtuale”) mercoledì 6 maggio. La seduta, la cui convocazione era stata richiesta dalle minoranze, vedrà tra l’altro il sindaco Alessandro Canelli fare il punto sulla situazione sanitaria in città in conseguenza della diffusione del “Covid-19” ed esaminare proposte per la ripresa delle attività. Inseriti nell’odg anche due ordini del giorno presentati dalla consigliera del Pd Emanuela Allegra riguardanti la richiesta di liberazione dello studente egiziano Patrick Zaki e l’adesione all’appello di Amnesty International per la scarcerazione del medico iraniano Ahamadreza Djalali.    

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