Con il voto favorevole della maggioranza e di Francesca Ricca (Gruppo misto) e l’astensione delle minoranze, il consiglio comunale di Novara, nella seduta di stamattina, giovedì 13 luglio, ha approvato la delibera che autorizza, in deroga, la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica dedicato al Pronto soccorso collegato all’edificio esistente. Il progetto, presentato dall’ospedale Maggior, prevede un collegamento all’edificio esistente attraverso la ristrutturazione del reparto Dea, creando un nuovo reparto di terapia intensiva e semintensiva adiacente ai reparti di Rianimazione e Anestesia.
Il costo dell’operazione ammonterà a circa 5 milioni di euro originariamente stanziati in occasione dell’emergenza epidemiologica. I lavori, una volta iniziati, dovrebbero essere completati in circa sei mesi e garantiranno un aumento complessivo della struttura di circa 460 metri quadrati. Per l’assessore Valter Mattiuz, che ha nuovamente illustrato la delibera in aula dopo averla precedentemente presentata in commissione (e in quella occasione era intervenuto lo stesso direttore generale dell’ospedale Gianfranco Zulian, che aveva ritenuto i lavori “necessari”), «si tratta di dare un servizio nell’immediato, che offrirà al Pronto soccorso una capacità di accoglienza che oggi non riesce a garantire».
Non poche perplessità sono state espresse dalle minoranze. Per il capogruppo del Pd Nicola Fonzo il problema più rilevante rimane quello della carenza di personale. E ancora: «Sul Pronto soccorso esiste una evidente criticità rappresentata dal fatto che molti cittadini continuano a recarsi pur non avendone la necessità. Occorre quindi rafforzare la rete territoriale». Fonzo ha rimarcato la sua posizione chiedendosi «se abbia senso spendere 5 milioni di euro per un ampliamento di 600 metri quadrati, di cui 400 destinati a un ampliamento e 200 per la sistemazione dell’attuale Pronto soccorso. Il vero problema è quello del personale e rimane anche con nuovi spazi. I soldi ci sono, ma questo non vuol dire che si debbano buttare, ma occorre spenderli bene».
Se i contenuti più tecnici sono stati illustrati da Barbara Sciarrone (nella foto), professionista dell’ufficio tecnico dell’Aou incaricata per redigere il progetto, altre osservazioni sono giunte ancora dalla minoranza. Per Francesco Renna (Movimento 5 Stelle) «se quello del Pronto soccorso è un problema che si trascina da anni perché non è stato fatto prima? La situazione dei medici non si risolve con una struttura allargata». Sara Paladini (Pd) ha messo invece l’accento su una frase pronunciata da Mattiuz («Il nuovo ospedale forse si farà») definendolo «un passaggio preoccupante, perché il nuovo ospedale serve», mentre la sua collega Cinzia Spilinga non si deve «confondere il contenitore con il contenuto».
Alla fine delibera approvata con 21sì e 6 astensioni.