L’atteso decreto di revoca del vecchio accordo di programma da parte del Ministero Economia e Finanza, necessario a sbloccare l’iter amministrativo per il nuovo ospedale di Novara, è finalmente arrivato. A darne notizia è stato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, oggi pomeriggio, 27 settembre, in consiglio.
Era dal 27 giugno scorso che si attendeva questo passaggio indispensabile per stilare il nuovo documento programmatico, il relativo finanziamento da 419 milioni di euro (99 in più rispetto al progetto iniziale) e, di conseguenza, il nuovo bando per l’appalto dei lavori. A settembre dello scorso anno, infatti, la gara era andata deserta proprio a causa del rincaro dei costi delle materie prime: il progetto, dal punto di vista economico finanziario, era stato considerato non più attuabile tanto che il Dipe, l’organismo del Ministero delle Finanze, aveva chiesto di rivedere il controllo dei prezzi. A quel punto la Regione aveva inviato la nuova proposta poi approvata dal Nucleo di valutazione del Ministero: solo per questo step c’erano voluti più di sei mesi.
Venerdì 23 settembre la giunta regionale ha, così, approvato il documento finalizzato alla sottoscrizione del nuovo accordo di programma con il Ministero della Salute; il documento dovrà poi essere approvato dal consiglio regionale.
«Nella complessa vicenda della nuova Città della Salute di Novara, la Giunta regionale non ha mai perso nemmeno un secondo, facendosi trovare sempre pronta a supportare, in ogni sede, le azioni amministrative dell’Azienda Ospedaliera» ha dichiarato Icardi, non senza una velata ma diretta polemica nei confronti del sindaco, Alessandro Canelli, che – nonostante appartenga allo stesso partito dell’assessore – in più di un’occasione aveva “tirato le orecchie” alla Regione, e in particolare a Icardi, auspicando una presa di posizione allo scopo di sveltire la procedura.
«La stessa Azienda Ospedaliera, il giorno dopo il ricevimento del decreto ministeriale, ha deliberato il nuovo quadro economico e di fattibilità tecnica dell’intervento, predisponendo a seguire gli atti (bando, disciplinare, linee guida alla progettazione e relativi allegati, schema di convenzione e progetto di fattibilità tecnica economica già approvato) necessari ad attivare prontamente tutte le procedure previste dalla normativa – ha proseguito l’assessore -. L’intervento della Regione in sede governativa ha creato le condizioni per cui l’opera possa essere riappaltata, riallineando i costi alle mutate esigenze del mercato e senza modificare il progetto».
L’aggiornamento è stato portato alla luce nella seduta di consiglio regionale di oggi grazie a un’interrogazione del consigliere del Pd e vice presidente della commissione Sanità, Domenico Rossi, che chiedeva conto del «cronoprogramma per il nuovo bando della Città della Salute e della Scienza» e in particolare sulle tempistiche riguardanti «la proposta di Delibera di Consiglio, la sottoscrizione del nuovo Accordo di Programma e la pubblicazione del nuovo bando da parte dell’Azienda Ospedaliera».
«È arrivato l’atto del Ministero che attendevamo da mesi – afferma Rossi -. L’azienda ospedaliera ha già approvato il nuovo quadro economico, ma ora serve la modifica del Programma di interventi di edilizia sanitaria che deve passare in consiglio regionale: senza questo passaggio non ci sarà un nuovo accordo di programma e l’ospedale non potrà pubblicare il nuovo bando».
Sulle tempistiche, Rossi è chiaro: «L’assessore scrive nella sua risposta che “il consiglio potrà esaminare la proposta nel prossimo mese di ottobre”. Benissimo, per noi va bene martedì 4 ottobre, tra sette giorni. Il Pd c’è ed è pronto a votare, va bene alla Lega e FdI. Che cosa ne pensa il presidente Cirio?».
Sul fronte leghista, invece, si sceglie la via del silenzio: i consiglieri regionali del territorio tacciono e il primo cittadino di Novara, interpellato sull’argomento, preferisce attendere «fatti più concreti ma sono comunque felice che l’iter stia procedendo».
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