Fu omicidio stradale quello di Adil Belakhdim, il sindacalista 37enne travolto e ucciso da un camion a Biandrate il 18 giugno 2021 durante una manifestazione di protesta dei lavoratori davanti ai magazzini della Lidl. E’ questa l’accusa – assieme a quelle di resistenza a pubblico ufficiale e omissione di soccorso – per cui il tribunale di Novara ha condannato a 7 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione Alessio Spaziano, il camionista di 26 anni che quella mattina forzò il blocco dei lavoratori investendo il coordinatore provinciale del Si Cobas. La pena inflitta è stata anche più alta di quella chiesta dal pm Paolo Verri, ovvero 7 anni, e quasi il massimo considerato il riconoscimento delle attenuanti generiche e lo sconto di un terzo della pena per il processo celebrato con rito abbreviato.
Nell’udienza celebrata oggi, venerdì 5 maggio, mentre fuori dal tribunale si sono radunati circa 150 manifestanti del sindacato Sì Cobas per chiedere giustizia, il gup Roberta Gentile ha anche condannato il giovane camionista a risarcire familiari e Si Cobas, con importo da stabilire in sede civile, stabilendo una provvisionale da 50 mila euro per ciascuno dei quattro parenti costituitisi nel processo come parti civili, genitori, sorella e fratello, rappresentati dagli avvocati Eugenio Losco, Mauro Straini e Marina Prosperi. La moglie di Belakhdim, Lucia Marzocca, e i due figli oggi di 5 e 7 anni che al momento della morte del padre si trovavano in Marocco, intenteranno invece causa civile.
Il difensore di Spaziano, l’avvocato Dario Cocuzza, che lo assiste assieme al collega Gabriele De Juliis, aveva chiesto invece l’assoluzione per mancanza di prove di un comportamento negligente. E’ stato annunciato appello.