Spaccio all’ex Olcese, l’assessore: «Controlli periodici grazie alle operazioni congiunte delle forze dell’ordine»

Anche la trasmissione tv “Striscia la notizia” si è occupata della situazione di degrado all'interno dello stabilimento di Sant'Agabio. Le forze politiche di opposizione hanno chiesto una commissione

«Nell’area dell’ex cotonificio Olcese, di proprietà privata, e in quella adiacente del dell’ex Quinto magazzino dell’Aeronautica, di proprietà demaniale, i controlli vengono effettuati periodicamente con operazioni congiunte tra le forze dell’ordine. L’ultimo sgombero risale allo scorso mese di luglio. La situazione è ben nota sia all’amministrazione che a questura e carabinieri e che tengo a ringraziare per il lavoro periodico svolto proprio in quella zona».

Queste le parole dell’assessore alla Sicurezza Raffale Lanzo dopo che anche la trasmissione tv “Striscia la notizia” si è occupata – con una puntata andata in onda lunedì – della condizione di degrado, conosciuta da tempo, presente all’interno dei due stabilimenti dismessi di via Visconti, a Sant’Agabio.

L’intervento di luglio coordinato dalla questura, cui fa riferimento l’assessore, aveva portato al controllo di undici stranieri senza fissa dimora, cinque dei quali denunciati perché irregolari e uno per detenzione ai fini di spaccio (leggi qui).

Ciò che manca in quell’area, però, sono le telecamere di videosorveglianza: «In quell’angolo non sono state installate – prosegue Lanzo -. Sono invece presenti più avanti, nei pressi del centro Ipazia. È comunque possibile che le forze dell’ordine provvedano a sistemarne di mobili durante i controlli periodici».

Recupero dell’area

«Lo stabilimento dell’ex Olcese è di proprietà privata ed è in mano a un curatore fallimentare. Finora nessuno ha manifestato l’interesse all’acquisto, bisognerà capire quale potrà essere il suo utilizzo futuro» aggiunge Lanzo.

L’area dell’ex Quinto magazzino dell’aeronautica, invece, rientra in un piano di riqualificazione, tra i progetti finanziabili dal Recovery Plan, allo scopo di trasformarlo in un parco scientifico e biotecnologico (leggi qui).

Le opposizioni in consiglio comunale

Sull’argomento sono intervenuti anche gli schieramenti di opposizione. Il Partito Democratico sostiene «l’assoluta necessità di portare alla luce tutto questo. Non per portare avanti facili strumentalizzazioni né per seguire l’onda del momento. Ma per chiedere a Canelli e alla sua Giunta un impegno quotidiano e costante, anche quando i riflettori si saranno spenti. Vogliamo chiedere a gran voce di porre al centro dell’agenda del Comune la riqualificazione degli edifici dismessi nel quartiere di Sant’Agabio, immaginando questa riqualificazione nel quadro di nuove politiche sociali di prossimità, che guariscano le troppe ferite nascoste nel tessuto sociale di Novara, che affrontino la marginalità là dove si trova. Tutto ciò vale per Sant’Agabio, ma vale per tutte le periferie della nostra città»

Il Movimento 5 Stelle, invece, messo in luce il fatto che «la nostra Città viene rappresentata come un contesto di estremo degrado e illegalità diffusa. Da tempo abbiamo denunciato lo stato di abbandono della stazione e delle tante aree in disuso che agli occhi di molti cittadini sembrano vere e proprie zone franche. Fino ad oggi, abbiamo assistito presso quelle aree a interventi di pubblica sicurezza una tantum, ma a quanto parrebbe, serve intensificare il sistema di videosorveglianza e soprattutto ristabilire l’ordine e la sicurezza dei cittadini attraverso una costante presenza e co-operazione tra Forze dell’Ordine e Comune di Novara. abbiamo il dovere di chiedere alla giunta Canelli di intervenire immediatamente: servono idee e progetti di riqualificazione urbana che non guardino solo ai soliti supermercati e capannoni di logistica. Bisogna ridisegnare l’idea di quartiere, convertirli da dormitori a luoghi di coesione sociale liberi dal degrado e dalla delinquenza».

Entrambe le forze politiche hanno chiesto la convocazione di una commissione urgente che verrà riunita il prossimo 28 gennaio.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Spaccio all’ex Olcese, l’assessore: «Controlli periodici grazie alle operazioni congiunte delle forze dell’ordine»

Anche la trasmissione tv “Striscia la notizia” si è occupata della situazione di degrado all’interno dello stabilimento di Sant’Agabio. Le forze politiche di opposizione hanno chiesto una commissione

«Nell’area dell’ex cotonificio Olcese, di proprietà privata, e in quella adiacente del dell’ex Quinto magazzino dell’Aeronautica, di proprietà demaniale, i controlli vengono effettuati periodicamente con operazioni congiunte tra le forze dell’ordine. L’ultimo sgombero risale allo scorso mese di luglio. La situazione è ben nota sia all’amministrazione che a questura e carabinieri e che tengo a ringraziare per il lavoro periodico svolto proprio in quella zona».

Queste le parole dell’assessore alla Sicurezza Raffale Lanzo dopo che anche la trasmissione tv “Striscia la notizia” si è occupata – con una puntata andata in onda lunedì – della condizione di degrado, conosciuta da tempo, presente all’interno dei due stabilimenti dismessi di via Visconti, a Sant’Agabio.

L’intervento di luglio coordinato dalla questura, cui fa riferimento l’assessore, aveva portato al controllo di undici stranieri senza fissa dimora, cinque dei quali denunciati perché irregolari e uno per detenzione ai fini di spaccio (leggi qui).

Ciò che manca in quell’area, però, sono le telecamere di videosorveglianza: «In quell’angolo non sono state installate – prosegue Lanzo -. Sono invece presenti più avanti, nei pressi del centro Ipazia. È comunque possibile che le forze dell’ordine provvedano a sistemarne di mobili durante i controlli periodici».

Recupero dell’area

«Lo stabilimento dell’ex Olcese è di proprietà privata ed è in mano a un curatore fallimentare. Finora nessuno ha manifestato l’interesse all’acquisto, bisognerà capire quale potrà essere il suo utilizzo futuro» aggiunge Lanzo.

L’area dell’ex Quinto magazzino dell’aeronautica, invece, rientra in un piano di riqualificazione, tra i progetti finanziabili dal Recovery Plan, allo scopo di trasformarlo in un parco scientifico e biotecnologico (leggi qui).

Le opposizioni in consiglio comunale

Sull’argomento sono intervenuti anche gli schieramenti di opposizione. Il Partito Democratico sostiene «l’assoluta necessità di portare alla luce tutto questo. Non per portare avanti facili strumentalizzazioni né per seguire l’onda del momento. Ma per chiedere a Canelli e alla sua Giunta un impegno quotidiano e costante, anche quando i riflettori si saranno spenti. Vogliamo chiedere a gran voce di porre al centro dell’agenda del Comune la riqualificazione degli edifici dismessi nel quartiere di Sant’Agabio, immaginando questa riqualificazione nel quadro di nuove politiche sociali di prossimità, che guariscano le troppe ferite nascoste nel tessuto sociale di Novara, che affrontino la marginalità là dove si trova. Tutto ciò vale per Sant’Agabio, ma vale per tutte le periferie della nostra città»

Il Movimento 5 Stelle, invece, messo in luce il fatto che «la nostra Città viene rappresentata come un contesto di estremo degrado e illegalità diffusa. Da tempo abbiamo denunciato lo stato di abbandono della stazione e delle tante aree in disuso che agli occhi di molti cittadini sembrano vere e proprie zone franche. Fino ad oggi, abbiamo assistito presso quelle aree a interventi di pubblica sicurezza una tantum, ma a quanto parrebbe, serve intensificare il sistema di videosorveglianza e soprattutto ristabilire l’ordine e la sicurezza dei cittadini attraverso una costante presenza e co-operazione tra Forze dell’Ordine e Comune di Novara. abbiamo il dovere di chiedere alla giunta Canelli di intervenire immediatamente: servono idee e progetti di riqualificazione urbana che non guardino solo ai soliti supermercati e capannoni di logistica. Bisogna ridisegnare l’idea di quartiere, convertirli da dormitori a luoghi di coesione sociale liberi dal degrado e dalla delinquenza».

Entrambe le forze politiche hanno chiesto la convocazione di una commissione urgente che verrà riunita il prossimo 28 gennaio.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore