Tre custodie cautelari in carcere e sette obblighi di dimora con presentazione alla polizia giudiziaria a carico di nove persone domiciliate a Novara e provincia e di una residente nella provincia di Barletta-Andria-Trani. È questo il bilancio dell’operazione conclusa questa mattina, 9 ottobre, dalla Polizia di Stato di Novara, coordinata dalla Procura della Repubblica che ha permesso di portare alla luce una fitta e ramificata attività di spaccio di sostanze stupefacenti che veniva portata avanti nella città di Novara e che assicurava ingenti profitti al sodalizio criminale.
L’attività di indagine ha avuto inizio nel marzo di quest’anno e trae origine da due arresti, avvenuti nel mese di novembre 2023, nei confronti di due uomini italiani trovati in possesso di 16 chili di hashish mentre percorrevano a bordo di un’autovettura la tangenziale di Novara in direzione autostrada A4. L’ingente quantitativo sequestrato, insieme ad altri dettagli emersi in una prima analisi investigativa, hanno condotto gli investigatori a ritenere che dietro quel trasporto vi fosse un più ampio contesto criminale. È stata così avviata un’operazione che ha permesso di evidenziare una ramificata e consolidata attività di spaccio che vedeva la movimentazione di ingenti quantitativi di hashish e marijuana nella città di Novara, fino 20 chili ogni settimana.
Sono stati così individuati tre uomini e due donne di età compresa tra 22 e 44 anni, a oggi con obbligo di dimora, con precedenti di polizia, che si approvvigionavano della sostanza stupefacente da tre persone, ora in carcere: due di origine albanese di 39 e 42 anni, con a carico precedenti di polizia, e un italiano di 44 anni, con a carico precedenti specifici e di associazione di stampo mafioso finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Acquistato lo stupefacente da questi ultimi, i cinque soggetti avrebbero gestito a loro volta lo spaccio in maniera autonoma, evidenziandosi così un sistema di cessioni a cascata, che vedeva coinvolte numerose persone che, attratte da facili guadagni, acquistavano la droga e divenivano a loro volta spacciatori, vendendo la sostanza stupefacente a Novara e in alcuni comuni limitrofi, tra cui Romentino, Biandrate, Trecate e Galliate. In merito agli ulteriori due uomini colpiti dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora, entrambi italiani di 42 e 54 anni, si sono evidenziati uno come magazziniere del sodalizio criminale e l’altro coinvolto nel primo arresto che ha dato poi origine all’attività investigativa.
Le misure, come disposto dalla Procura, sono state accompagnate da altrettante perquisizioni personali e locali con la collaborazione delle Squadre mobili delle questure di Asti, Aosta, Biella, Verbania, Vercelli, del gruppo cinofili di Torino e della Polizia locale di Trecate. Le perquisizioni hanno permesso di trovare sostanza stupefacente, del tipo cocaina, hashish e marjuana e una pistola per la quale sono in corso accertamenti sul tipo e modello.
Nel corso dell’attività di indagine, a conferma della tesi investigativa, erano già stati eseguiti cinque arresti in flagranza di reato, con il sequestro di oltre 60 chilogrammi di hashish e 10 chilogrammi di marijuana.