Spaccio nei boschi e nelle colline del Cusio: chiesti 18 rinvii a giudizio

L’attività dei carabinieri era partita nel dicembre del 2021

Un via vai nei boschi del Cusio a qualsiasi ora del giorno e della notte. Come emerso anche in altre operazioni del carabinieri in aree appartate della provincia, anche lì bastava mandare un messaggio, o fare una telefonata di pochi secondi, per prenotare la dose. E infine si fissava l’appuntamento per la consegna. Un giro d’affari di oltre 200 mila euro, con cessioni di chili e chili di cocaina, eroina e hashish, quello scoperto lo scorso anno nella zona di Gozzano e in altri paesi vicino al lago d’Orta a conclusione dell’operazione Sam. Era gestito da un gruppo di uomini d’origine marocchina, molti senza fissa dimora e perfino oggi irreperibili. Sono 18 quelli per cui la procura di Novara ha chiesto il rinvio a giudizio.

L’attività dei carabinieri era partita nel dicembre del 2021. Dopo le prime segnalazioni del via vai nei boschi della zona di Gozzano avevano organizzato appostamenti, monitoraggi, controlli, cui sono seguiti analisi dei tabulati telefonici, riconoscimenti fotografici, deposizioni di consumatori di droga provenienti anche da province vicine, sequestro di alcune dosi. Mettendo assieme i dati raccolti si sono ricostruite decine di cessioni per un totale di 2 chili di cocaina circa, 5 chili di eroina, e 2 di hashish.

Qualcuno dei personaggi coinvolti ha già manifestato l’intenzione di accedere a riti alternativi come l’abbreviato o il patteggiamento. Verrà tutto deciso in udienza preliminare.

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Spaccio nei boschi e nelle colline del Cusio: chiesti 18 rinvii a giudizio

L’attività dei carabinieri era partita nel dicembre del 2021

Un via vai nei boschi del Cusio a qualsiasi ora del giorno e della notte. Come emerso anche in altre operazioni del carabinieri in aree appartate della provincia, anche lì bastava mandare un messaggio, o fare una telefonata di pochi secondi, per prenotare la dose. E infine si fissava l’appuntamento per la consegna. Un giro d’affari di oltre 200 mila euro, con cessioni di chili e chili di cocaina, eroina e hashish, quello scoperto lo scorso anno nella zona di Gozzano e in altri paesi vicino al lago d’Orta a conclusione dell’operazione Sam. Era gestito da un gruppo di uomini d’origine marocchina, molti senza fissa dimora e perfino oggi irreperibili. Sono 18 quelli per cui la procura di Novara ha chiesto il rinvio a giudizio.

L’attività dei carabinieri era partita nel dicembre del 2021. Dopo le prime segnalazioni del via vai nei boschi della zona di Gozzano avevano organizzato appostamenti, monitoraggi, controlli, cui sono seguiti analisi dei tabulati telefonici, riconoscimenti fotografici, deposizioni di consumatori di droga provenienti anche da province vicine, sequestro di alcune dosi. Mettendo assieme i dati raccolti si sono ricostruite decine di cessioni per un totale di 2 chili di cocaina circa, 5 chili di eroina, e 2 di hashish.

Qualcuno dei personaggi coinvolti ha già manifestato l’intenzione di accedere a riti alternativi come l’abbreviato o il patteggiamento. Verrà tutto deciso in udienza preliminare.

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