Sport Management: debito di 60 mila euro nei confronti di Comunità giovanile lavoro

Sport Management: debito di 60 mila euro nei confronti di Comunità giovanile lavoro. Lo scorso 2 ottobre Sport Management, la società di Verona che gestisce i servizi dell’impianto sportivo comunale a Sant’Agabio (oltre ad avere la gestione totale dello SportCube di Cameri) ha comunicato al comune di Novara di aver chiesto il concordato preventivo in seguito a «una situazione di difficoltà finanziaria dovuta al periodo di forzata chiusura degli impianti imposta dal Governo per fronteggiare la grave emergenza sanitaria in corso da Covid, con una perdita importantissima di fatturato e con una conseguente mancanza di liquidità».

Sport Management, infatti, il 1 settembre 2020, è stato l’unico concorrente per la gara sui servizi di esercizio in efficienza e sicurezza delle piscine e delle tre palestre dell’impianto del Terdoppio; in seguito all’accordo, il Comune versa alla società, per 21 mesi di servizio, circa 935.000 euro, con un ribasso rispetto alla base d’asta del 3,53%. E, mentre nelle 41 città in cui si è aggiudicata le gare per la gestione degli impianti sportivi, è Sport Management stessa a pagare un canone al Comune, a Novara è il Comune che incassa gli introiti degli accessi e versa alla società per il servizio di gestione.

«In seguito a numerose segnalazioni da parte degli utenti dell’impianto – spiega il capogruppo del Pd in consiglio comunale Rossano Pirovano – che lamentavano lo stato pietoso dei bagni e degli spogliatoi dal punto di vista igienico, e dopo aver saputo che i fornitori di Sport Management non venivano pagati, lo scorso 5 novembre abbiamo chiesto una commissione per capire dall’assessore allo Sport se ci fossero problemi con i contratti e gli stipendi degli addetti alle pulizie. Ci è stato detto che era tutto a posto. Forse lo era in quella data, ma a distanza di quindici giorni si è avverato quello che già sospettavamo».

Nella mattinata di ieri, lunedì 23 novembre, i lavoratori della Csl, la cooperativa che lo scorso 25 settembre è stata appaltata da Sport Management per pulizie al Terdoppio, hanno rovesciato a terra i cestini dell’immondizia in segno di protesta per non aver ricevuto lo stipendio di ottobre e con la paura di non ricevere nemmeno quello di novembre (leggi qui).

«Se il Comune paga Sport Management per i servizi – prosegue Pirovano – pulizie, controllo a bordo vasca e segreteria, dove vanno a finire questi soldi? Se la cooperativa subappaltata da Sport Management non paga i suoi dipendenti è anche un problema del Comune che deve vigilare».

E proprio sul tema dei servizi di pulizie, la società di Verona aveva stipulato un contratto con la Comunità giovanile lavoro scaduto nel mese di agosto di quest’anno e che non è più stato rinnovato. Dai dati raccolti risulta, infatti, che quest’ultima vanti un credito di circa 60 mila euro nei confronti di Sport Management: «Il nostro rapporto di lavoro è iniziato nel mese di novembre del 2016 – spiega il legale rappresentante di Comunità giovanile lavoro, Michele La Grotteria – e l’abbiamo portato avanti anche dopo la scadenza del contratto perchè volevamo risposte da Sport Management che però sono arrivate solo in modo sommario. Ci ha detto che erano in difficoltà, però le fatture non sono mai state respinte a riprova che noi eravamo dalla parte della ragione. Anche la nostra cooperativa si trova in difficoltà a causa del periodo emergenziale, però noi i nostri servizi non li abbiamo mai fatti mancare e abbiamo sempre rispettato il contratto».

La Grotteria spiega anche che «finora non è stato aperto un contenzioso, però dal mese di aprile 2020 abbiamo iniziato a inviare comunicazioni ufficiali a Sport Management in conoscenza al comune di Novara. Fin da subito sia l’avvocatura che il direttore e il segretario generale del Comune si sono attivati per capire la situazione e cercare di trovare una soluzione idonea».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Sport Management: debito di 60 mila euro nei confronti di Comunità giovanile lavoro

Sport Management: debito di 60 mila euro nei confronti di Comunità giovanile lavoro. Lo scorso 2 ottobre Sport Management, la società di Verona che gestisce i servizi dell’impianto sportivo comunale a Sant’Agabio (oltre ad avere la gestione totale dello SportCube di Cameri) ha comunicato al comune di Novara di aver chiesto il concordato preventivo in seguito a «una situazione di difficoltà finanziaria dovuta al periodo di forzata chiusura degli impianti imposta dal Governo per fronteggiare la grave emergenza sanitaria in corso da Covid, con una perdita importantissima di fatturato e con una conseguente mancanza di liquidità».

Sport Management, infatti, il 1 settembre 2020, è stato l’unico concorrente per la gara sui servizi di esercizio in efficienza e sicurezza delle piscine e delle tre palestre dell’impianto del Terdoppio; in seguito all’accordo, il Comune versa alla società, per 21 mesi di servizio, circa 935.000 euro, con un ribasso rispetto alla base d’asta del 3,53%. E, mentre nelle 41 città in cui si è aggiudicata le gare per la gestione degli impianti sportivi, è Sport Management stessa a pagare un canone al Comune, a Novara è il Comune che incassa gli introiti degli accessi e versa alla società per il servizio di gestione.

«In seguito a numerose segnalazioni da parte degli utenti dell’impianto – spiega il capogruppo del Pd in consiglio comunale Rossano Pirovano – che lamentavano lo stato pietoso dei bagni e degli spogliatoi dal punto di vista igienico, e dopo aver saputo che i fornitori di Sport Management non venivano pagati, lo scorso 5 novembre abbiamo chiesto una commissione per capire dall’assessore allo Sport se ci fossero problemi con i contratti e gli stipendi degli addetti alle pulizie. Ci è stato detto che era tutto a posto. Forse lo era in quella data, ma a distanza di quindici giorni si è avverato quello che già sospettavamo».

Nella mattinata di ieri, lunedì 23 novembre, i lavoratori della Csl, la cooperativa che lo scorso 25 settembre è stata appaltata da Sport Management per pulizie al Terdoppio, hanno rovesciato a terra i cestini dell’immondizia in segno di protesta per non aver ricevuto lo stipendio di ottobre e con la paura di non ricevere nemmeno quello di novembre (leggi qui).

«Se il Comune paga Sport Management per i servizi – prosegue Pirovano – pulizie, controllo a bordo vasca e segreteria, dove vanno a finire questi soldi? Se la cooperativa subappaltata da Sport Management non paga i suoi dipendenti è anche un problema del Comune che deve vigilare».

E proprio sul tema dei servizi di pulizie, la società di Verona aveva stipulato un contratto con la Comunità giovanile lavoro scaduto nel mese di agosto di quest’anno e che non è più stato rinnovato. Dai dati raccolti risulta, infatti, che quest’ultima vanti un credito di circa 60 mila euro nei confronti di Sport Management: «Il nostro rapporto di lavoro è iniziato nel mese di novembre del 2016 – spiega il legale rappresentante di Comunità giovanile lavoro, Michele La Grotteria – e l’abbiamo portato avanti anche dopo la scadenza del contratto perchè volevamo risposte da Sport Management che però sono arrivate solo in modo sommario. Ci ha detto che erano in difficoltà, però le fatture non sono mai state respinte a riprova che noi eravamo dalla parte della ragione. Anche la nostra cooperativa si trova in difficoltà a causa del periodo emergenziale, però noi i nostri servizi non li abbiamo mai fatti mancare e abbiamo sempre rispettato il contratto».

La Grotteria spiega anche che «finora non è stato aperto un contenzioso, però dal mese di aprile 2020 abbiamo iniziato a inviare comunicazioni ufficiali a Sport Management in conoscenza al comune di Novara. Fin da subito sia l’avvocatura che il direttore e il segretario generale del Comune si sono attivati per capire la situazione e cercare di trovare una soluzione idonea».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore