Sporting, il Comune dà nuovi spazi al gestore insolvente. L’assessore De Grandis difende le scelte

Dopo le risposte in consiglio all'interrogazione del Partito Democratico, l'assessore allo Sport rivendica il lavoro fatto

«Desidero chiarire con fermezza e trasparenza le scelte fatte in merito a questa situazione». A due giorni dall’ultimo consiglio comunale, l’assessore allo Sport, Ivan De Grandis, interviene dopo essere stato messo sotto accusa da un’interrogazione del Pd in merito alla concessione della palestra nell’impianto del Terdoppio affidata in gestione alla società Fit Style a luglio di due anni fa. Dalle parole dello stesso De Grandis durante il consiglio di giovedì è emerso che la situazione di morosità (146 mila euro) esistente da parte del gestore delle palestre del complesso del Terdoppio «è gravemente debitoria», tanto da costringere l’amministrazione ad avviare un procedimento di recupero del credito attraverso l’avvocatura. Ma nonostante questo il Comune ha deciso di affidare alla stessa società anche la gestione delle piscine. Ne è derivata la reazione indignata da parte dei consiglieri di opposizione.

«In seguito alla pandemia nel 2021, la palestra del Terdoppio ha cambiato gestione dopo l’allontanamento della precedente gestione di Sport Management, con il subentro della seconda società che aveva partecipato al bando, Fit Style – sottolinea l’assessore nella nota -. Quest’ultima ha incontrato da subito diverse difficoltà (abbonamenti garantiti a favore dell’utenza ma emessi ed introitati dai precedenti gestori, limitazioni a seguito delle norme covid, riaperture con green pass e limitazioni varie…) accumulando debiti nei confronti del Comune».

Poi rivendica: «Si è sempre agito nel rispetto delle procedure legali e in ottemperanza alle norme vigenti. La politica dell’Ufficio Sport deve essere quella della tutela degli interessi dei cittadini e dell’utenza, evitando ingenti disagi per coloro che avevano già regolarmente sottoscritto un abbonamento e che, in caso di nuovo stop alla gestione, non avrebbero potuto praticare l’attività per la quale avevano pagato. Non è stato un voler dare fiducia a chi non versava il canone, ma solo quella di rispettare e far rispettare il contratto nella speranza che il concessionario riuscisse a superare le difficoltà dell’avvio».

De Grandis ribadisce l’intervento dell’ufficio legale: «Sono stati attivati infatti tutti meccanismi previsti dalla normativa, inviando solleciti e richiedendo i dovuti pagamenti. Purtroppo, nonostante gli sforzi e un piano di rientro del debito concordato e poi non rispettato dal gestore, non sono stati ottenuti risultati positivi. Pertanto, l’unica scelta corretta è stata quella di proseguire per vie legali. A breve uscirà il bando per la nuova concessione dove è chiaro che non potrà partecipare chi ha debiti nei confronti del Comune».

L’assessore difende le scelte fatte: «L’allontanamento del gestore sarebbe coinciso di fatto con la conseguente chiusura che non solo non sarebbe stata una scelta praticabile e immediata, ma avrebbe anche causato un danno, come già sottolineato agli abbonati e dunque all’utenza».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Sporting, il Comune dà nuovi spazi al gestore insolvente. L’assessore De Grandis difende le scelte

Dopo le risposte in consiglio all’interrogazione del Partito Democratico, l’assessore allo Sport rivendica il lavoro fatto

«Desidero chiarire con fermezza e trasparenza le scelte fatte in merito a questa situazione». A due giorni dall'ultimo consiglio comunale, l'assessore allo Sport, Ivan De Grandis, interviene dopo essere stato messo sotto accusa da un'interrogazione del Pd in merito alla concessione della palestra nell'impianto del Terdoppio affidata in gestione alla società Fit Style a luglio di due anni fa. Dalle parole dello stesso De Grandis durante il consiglio di giovedì è emerso che la situazione di morosità (146 mila euro) esistente da parte del gestore delle palestre del complesso del Terdoppio «è gravemente debitoria», tanto da costringere l’amministrazione ad avviare un procedimento di recupero del credito attraverso l’avvocatura. Ma nonostante questo il Comune ha deciso di affidare alla stessa società anche la gestione delle piscine. Ne è derivata la reazione indignata da parte dei consiglieri di opposizione.

«In seguito alla pandemia nel 2021, la palestra del Terdoppio ha cambiato gestione dopo l’allontanamento della precedente gestione di Sport Management, con il subentro della seconda società che aveva partecipato al bando, Fit Style - sottolinea l'assessore nella nota -. Quest’ultima ha incontrato da subito diverse difficoltà (abbonamenti garantiti a favore dell’utenza ma emessi ed introitati dai precedenti gestori, limitazioni a seguito delle norme covid, riaperture con green pass e limitazioni varie…) accumulando debiti nei confronti del Comune».

Poi rivendica: «Si è sempre agito nel rispetto delle procedure legali e in ottemperanza alle norme vigenti. La politica dell’Ufficio Sport deve essere quella della tutela degli interessi dei cittadini e dell’utenza, evitando ingenti disagi per coloro che avevano già regolarmente sottoscritto un abbonamento e che, in caso di nuovo stop alla gestione, non avrebbero potuto praticare l’attività per la quale avevano pagato. Non è stato un voler dare fiducia a chi non versava il canone, ma solo quella di rispettare e far rispettare il contratto nella speranza che il concessionario riuscisse a superare le difficoltà dell’avvio».

De Grandis ribadisce l'intervento dell'ufficio legale: «Sono stati attivati infatti tutti meccanismi previsti dalla normativa, inviando solleciti e richiedendo i dovuti pagamenti. Purtroppo, nonostante gli sforzi e un piano di rientro del debito concordato e poi non rispettato dal gestore, non sono stati ottenuti risultati positivi. Pertanto, l'unica scelta corretta è stata quella di proseguire per vie legali. A breve uscirà il bando per la nuova concessione dove è chiaro che non potrà partecipare chi ha debiti nei confronti del Comune».

L'assessore difende le scelte fatte: «L'allontanamento del gestore sarebbe coinciso di fatto con la conseguente chiusura che non solo non sarebbe stata una scelta praticabile e immediata, ma avrebbe anche causato un danno, come già sottolineato agli abbonati e dunque all’utenza».

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