Stazione: in due settimane controllate oltre 900 persone

rapina una donna

Controllo capillare della polizia di stato, in modo particolare vicino alla stazione, a Novara. Dal primo di gennaio sono state controllate più di 900 persone grazie alle richieste di rinforzo calendarizzate ogni settimana da parte del reparto di Prevenzione crimine di Torino con l’aiuto della questura di Novara.

Per quanto riguarda il contrasto all’immigrazione sono stati adottati dal questore undici provvedimenti: effettuati quattro accompagnamenti coatti in frontiera nei confronti di altrettanti cittadini stranieri, due pakistani, un gambiano e un albanese, fermati in posizione di clandestinità nel corso dell’attività di controllo; tre trattenimenti nei centri di Permanenza e rimpatrio ai Cpr di Torino, Bari e Gorizia; due partenze volontarie; due ordini del questore a lasciare il territorio nazionale. Da sottolineare la collaborazione con la Casa circondariale che consente l’inizio dell’attività di identificazione e riconoscimento dei soggetti stranieri detenuti al fine di accelerare l’effettivo rimpatrio una volta espiata la pena detentiva.

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Stazione: in due settimane controllate oltre 900 persone

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Controllo capillare della polizia di stato, in modo particolare vicino alla stazione, a Novara. Dal primo di gennaio sono state controllate più di 900 persone grazie alle richieste di rinforzo calendarizzate ogni settimana da parte del reparto di Prevenzione crimine di Torino con l’aiuto della questura di Novara.

Per quanto riguarda il contrasto all’immigrazione sono stati adottati dal questore undici provvedimenti: effettuati quattro accompagnamenti coatti in frontiera nei confronti di altrettanti cittadini stranieri, due pakistani, un gambiano e un albanese, fermati in posizione di clandestinità nel corso dell’attività di controllo; tre trattenimenti nei centri di Permanenza e rimpatrio ai Cpr di Torino, Bari e Gorizia; due partenze volontarie; due ordini del questore a lasciare il territorio nazionale. Da sottolineare la collaborazione con la Casa circondariale che consente l’inizio dell’attività di identificazione e riconoscimento dei soggetti stranieri detenuti al fine di accelerare l’effettivo rimpatrio una volta espiata la pena detentiva.

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