Brutta sorpresa questa mattina per il dirigente scolastico dell’Ipsia Bellini, Leonardo Brunetto, il quale, al termine dello sciopero indetto dagli studenti, riunitisi nel cortile dell’istituto, ha trovato una gomma dell’auto tagliata. Il mezzo, parcheggiato in un’area pubblica adiacente la scuola, è stato vandalizzato durante la mattinata proprio mentre gli alunni stavano protestando a soli dieci giorni di distanza dall’ultima manifestazione. Le problematiche sono sempre le stesse e, a loro detta, non sono ancora state risolte: palestra inutilizzabile a causa dei lavori, aule non sanificate, assenza del registro elettronico e della didattica a distanza. Quest’ultima diventerà obbligatoria da lunedì 26 ottobre per almeno il 50% in tutte le classi come previsto dall’ordinanza regionale firmata ieri.
«Nulla è cambiato – racconta uno dei rappresentanti di classe – i problemi sono sempre gli stessi così come le risposte del preside. Per fortuna siamo supportati dagli insegnanti che sono dalla nostra parte. Lunedì 19 doveva partire la didattica a distanza e invece non sappiamo ancora cosa succederà lunedì prossimo».
Nessuna giustificazione per l’atto vandalico: «Ho saputo dell’accaduto mentre ero alla manifestazione – prosegue lo studente – se è stato uno di noi, io di certo non lo approvo: non è così che si risolvono le questioni».
Del fatto si sta occupando la questura che era presente allo sciopero. «Ho sporto denuncia – spiega il dirigente – ma non voglio attribuire responsabilità. I ragazzi, però, devono capire che il momento è difficile: spero che questo episodio non comprometta l’immagine della scuola».
Per quanto riguarda al didattica a distanza il preside afferma: «È partita lunedì 19 in modalità asincronica, il 26 comincerà anche in modalità sincronica cioè con gli insegnanti che si collegano in streaming con gli studenti».
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Mi spiace che di tutta la vicenda si parli solo della gomma tagliata all’ing. Brunetto, gesto deprecabile che e l’espressione sbagliata di un malcontento che serpeggia fra studenti genitori e insegnanti del “Bellini” , credo che chi ha redatto l’articolo si sarebbe dovuta maggiormente soffermare sulle motivazioni dello sciopero, che tra l’altro ha visto una compagine compatta fra studenti e docenti rimanere senza risposte concrete da parte del dirigente , alcune promesse le ha fatte vedremo se lunedì troveranno un riscontro reale.
Inoltre per una giusta visione del problema al “Bellini ” bisognerebbe dire anche che è il secondo sciopero nel breve periodo con motivazioni analoghe, che il “nervi”, istituto a cui l’ipsia è stato accorpato, ha scoperto per motivi analoghi lunedì. Io ieri mattina , come genitore di un alunno della scuola ero presente allo sciopero, ed ho potuto chiaramente percepire la frattura che c’è fra docenti e studenti da una parte e dirigente dall’altra contrapposti su diverse situazioni importanti in questo momento storico difficile, fra cui la didattica a distanza, che è latitante dall’inizio scuola e il rispetto della totalità delle norme Covid, quindi focalizzare la preoccupazione di tutti su una gomma tagliata,sul gesto sconsiderato e vigliacco di un singolo, stigmatizzato da quasi tutti i partecipanti allo sciopero credo che sia ,per lo meno, riduttivo.
Franco Borghi, genitore di uno studente del Bellini , presente allo sciopero.