Sui giostrai è scontro in aula. Rissa verbale tra Canelli e Fonzo

All’inizio del mese di febbraio aveva suscitato molto dibattito in città la lettera che alcuni residenti del quartiere Ovest avevano inviato al sindaco lamentando degrado nell’area del luna park dove, da oltre un anno, vivono con le loro roulotte i giostrai che da generazioni allestiscono il Luna park delle Streghe: un blocco forzato dall’impossibilità di spostamento e dunque di poter lavorare (leggi qui).

La lettera, dalla quale molti altri residenti si erano dissociati, era stata diffusa dai consiglieri del Pd contestualmente alla presentazione di un’interrogazione rivolta al sindaco nella quale veniva chiesto «se l’area può definirsi attrezzata, quando e come si intende intervenire per porre fine al degrado».

La risposta è stata demandata dal primo cittadino Alessandro Canelli all’assessore all’Urbanistica Elisabetta Franzoni che l’ha riportata nel consiglio comunale di ieri, 25 marzo: «Nel comune di Novara non esistono aree per gli spettacoli viaggianti; quelle individuate finora sono lo spiazzo del palazzetto dello sport del Terdoppio a Sant’Agabio e quella di viale Kennedy dove, pur non essendoci tutti i servizi necessari, è possibile provvedere all’occorrenza con allacciamenti a carico degli esercenti. Quindi vero è che l’area non è attrezzata permanentemente ma lo diventa per l’esercizio del luna park, adottati gli opportuni accorgimenti. Considerato che la legge di riferimento è del 1968, significa che la questione non è stata affrontata da molte amministrazioni, comprese quelle del Comune di Novara negli ultimi 53 anni, le quali hanno preferito intervenire all’occorrenza con gli interventi necessari temporanei».

Dove si chiede conto del degrado «la richiesta presuppone l’esistenza di un degrado – ha continuato l’assessore -. A seguito di segnalazioni circa la presenza di rifiuti e la modalità di scarico delle acque reflue, il 15 febbraio gli agenti della Polizia locale hanno effettuato un sopralluogo e rilevavano l’insussistenza della accuse mosse nei confronti degli occupanti oltre all’assoluta assenza di rifiuti sparsi nel piazzale. Per quanto riguarda lo smaltimento delle acque reflue, ben tre sopralluoghi sono stati effettuati a seguito dei quali è stata rilevata la regolarità dei contratti sottoscritti dai referenti dei caravan».

Infine, ha ricordato Franzoni «fin da subito i giostrai hanno dato piena disponibilità a collaborare con l’amministrazione, provvedendo alla pulizia dell’area anche esterna a quella occupata, alla rimozione di lastre divelte dal vento cadute dal tetto del palazzetto Dal Lago e all’offerta gratuita di un capannone dove effettuare i tamponi drive trough. Crediamo, dunque, di aver agito correttamente nei confronti dei residenti, monitorando in maniera costante il territorio e in particolare l’area su cui nessuna forma di degrado è stata rilavata, così come nei confronti di una comunità gravemente danneggiata dalla pandemia».

La replica è arrivata dal consigliere del Pd e candidato sindaco Nicola Fonzo, primo firmatario dell’interrogazione: «L’assessore conferma che l’area non è attrezzata perché considerata a rischio esondazione del Terdoppio: il sindaco non è ancora in grado di deviare il corso dei fumi, magari in futuro riuscirà a fare anche questo. I residenti hanno il diritto di vivere uno spazio che sia civile e di non essere disturbati, possono tollerare per qualche settimana ma non per mesi. Il sindaco non doveva aspettare un’interrogazione, ma ricevere i duecento firmatati della lettera: lui, invece, non si è nemmeno degnato di riceverli. Siamo stati accusati di essere razzisti: non lo siamo noi perché abbiamo chiesto come mai il primo cottadino non ascolta i cittadini, ma lo sono quelli che impediscono di fare i corsi di nuoto nelle strutture pubbliche e di utilizzare le lingue straniere per i negozi».

Poi Fonzo ha giocato il jolly: «Nel 2014 Canelli, che allora era tra i consiglieri di minoranza, ha presentato un’interrogazione in cui chiedeva se i giostrai pagavano l’occupazione del suolo pubblico, se c’erano contratti regolari per la fornitura dell’energia elettrica, perché quell’area che doveva essere un parco era stata trasformata in una zona di sosta temporanea. Sindaco, lei ha definito razzisti i cittadini che interpretavano un legittimo bisogno: bastava ascoltarli come ho fatto io che nelle scorse settimane sono andato ad ascoltare loro e i giostrai».

Una dichiarazione che ha generato una vera e propria rissa verbale tra maggioranza e opposizione con Canelli che ha dichiarato: «Ho risposto alle due mail che ho ricevuto, nessuno ha parlato di razzismo, è indegno e vergognoso da parte vostra sfruttare una situazione di questo genere e lei Fonzo è un radical chic».

[Nell’immagine in evidenza due rappresentanti dello spettacolo viaggiante che vivono a Novara, Roberto Claudi e Maurizio Zanelletti]


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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Sui giostrai è scontro in aula. Rissa verbale tra Canelli e Fonzo

All’inizio del mese di febbraio aveva suscitato molto dibattito in città la lettera che alcuni residenti del quartiere Ovest avevano inviato al sindaco lamentando degrado nell’area del luna park dove, da oltre un anno, vivono con le loro roulotte i giostrai che da generazioni allestiscono il Luna park delle Streghe: un blocco forzato dall’impossibilità di spostamento e dunque di poter lavorare (leggi qui).

La lettera, dalla quale molti altri residenti si erano dissociati, era stata diffusa dai consiglieri del Pd contestualmente alla presentazione di un’interrogazione rivolta al sindaco nella quale veniva chiesto «se l’area può definirsi attrezzata, quando e come si intende intervenire per porre fine al degrado».

La risposta è stata demandata dal primo cittadino Alessandro Canelli all’assessore all’Urbanistica Elisabetta Franzoni che l’ha riportata nel consiglio comunale di ieri, 25 marzo: «Nel comune di Novara non esistono aree per gli spettacoli viaggianti; quelle individuate finora sono lo spiazzo del palazzetto dello sport del Terdoppio a Sant’Agabio e quella di viale Kennedy dove, pur non essendoci tutti i servizi necessari, è possibile provvedere all’occorrenza con allacciamenti a carico degli esercenti. Quindi vero è che l’area non è attrezzata permanentemente ma lo diventa per l’esercizio del luna park, adottati gli opportuni accorgimenti. Considerato che la legge di riferimento è del 1968, significa che la questione non è stata affrontata da molte amministrazioni, comprese quelle del Comune di Novara negli ultimi 53 anni, le quali hanno preferito intervenire all’occorrenza con gli interventi necessari temporanei».

Dove si chiede conto del degrado «la richiesta presuppone l’esistenza di un degrado – ha continuato l’assessore -. A seguito di segnalazioni circa la presenza di rifiuti e la modalità di scarico delle acque reflue, il 15 febbraio gli agenti della Polizia locale hanno effettuato un sopralluogo e rilevavano l’insussistenza della accuse mosse nei confronti degli occupanti oltre all’assoluta assenza di rifiuti sparsi nel piazzale. Per quanto riguarda lo smaltimento delle acque reflue, ben tre sopralluoghi sono stati effettuati a seguito dei quali è stata rilevata la regolarità dei contratti sottoscritti dai referenti dei caravan».

Infine, ha ricordato Franzoni «fin da subito i giostrai hanno dato piena disponibilità a collaborare con l’amministrazione, provvedendo alla pulizia dell’area anche esterna a quella occupata, alla rimozione di lastre divelte dal vento cadute dal tetto del palazzetto Dal Lago e all’offerta gratuita di un capannone dove effettuare i tamponi drive trough. Crediamo, dunque, di aver agito correttamente nei confronti dei residenti, monitorando in maniera costante il territorio e in particolare l’area su cui nessuna forma di degrado è stata rilavata, così come nei confronti di una comunità gravemente danneggiata dalla pandemia».

La replica è arrivata dal consigliere del Pd e candidato sindaco Nicola Fonzo, primo firmatario dell’interrogazione: «L’assessore conferma che l’area non è attrezzata perché considerata a rischio esondazione del Terdoppio: il sindaco non è ancora in grado di deviare il corso dei fumi, magari in futuro riuscirà a fare anche questo. I residenti hanno il diritto di vivere uno spazio che sia civile e di non essere disturbati, possono tollerare per qualche settimana ma non per mesi. Il sindaco non doveva aspettare un’interrogazione, ma ricevere i duecento firmatati della lettera: lui, invece, non si è nemmeno degnato di riceverli. Siamo stati accusati di essere razzisti: non lo siamo noi perché abbiamo chiesto come mai il primo cottadino non ascolta i cittadini, ma lo sono quelli che impediscono di fare i corsi di nuoto nelle strutture pubbliche e di utilizzare le lingue straniere per i negozi».

Poi Fonzo ha giocato il jolly: «Nel 2014 Canelli, che allora era tra i consiglieri di minoranza, ha presentato un’interrogazione in cui chiedeva se i giostrai pagavano l’occupazione del suolo pubblico, se c’erano contratti regolari per la fornitura dell’energia elettrica, perché quell’area che doveva essere un parco era stata trasformata in una zona di sosta temporanea. Sindaco, lei ha definito razzisti i cittadini che interpretavano un legittimo bisogno: bastava ascoltarli come ho fatto io che nelle scorse settimane sono andato ad ascoltare loro e i giostrai».

Una dichiarazione che ha generato una vera e propria rissa verbale tra maggioranza e opposizione con Canelli che ha dichiarato: «Ho risposto alle due mail che ho ricevuto, nessuno ha parlato di razzismo, è indegno e vergognoso da parte vostra sfruttare una situazione di questo genere e lei Fonzo è un radical chic».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore