Superbonus, appello di Ance ai parlamentari: «Serve una proroga»

Luigi Falabrino (in foto), presidente di Ance Novara Vercelli, ha inviato nelle scorse settimane una lettera ai parlamentari locali, per esprimere le preoccupazioni e le aspirazioni dell’associazione e dei suoi associati in merito all’imminente scadenza del Superbonus.

Un gesto che mira a rafforzare il dialogo tra le istituzioni e i rappresentanti del settore edilizio, in un momento cruciale per l’economia e lo sviluppo sostenibile del paese.

Nella lettera il presidente ha sottolineato l’importanza della proroga del Superbonus, in scadenza il prossimo 31 dicembre, per gli interventi sui condomini. Rivolgendosi direttamente ai rappresentanti eletti, l’appello sottolinea la necessità di “una rapida soluzione alle decine di migliaia di cantieri che, anche in virtù del caos normativo e applicativo dello strumento, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile. Per recuperare i ritardi accumulati e ultimare correttamente i lavori, è assolutamente necessaria una proroga tale da permettere una conclusione ordinata alla misura, che eviti l’insorgere di un enorme contenzioso tra condomini e imprese e che eviti soprattutto una corsa forsennata, che potrebbe provocare un rischio per la sicurezza dei lavoratori coinvolti e per la qualità degli interventi eseguiti”.

«Il dialogo aperto e costruttivo tra il mondo dell’edilizia e le istituzioni è essenziale – afferma Falabrino -. Con questa lettera speravamo di portare l’attenzione su tematiche fondamentali per il nostro settore e di instaurare un canale di comunicazione efficace con i nostri rappresentanti parlamentari. Purtroppo, lo sappiamo, la proroga non è stata inserita nella bozza di legge finanziaria e lo scenario che si prospetta è davvero preoccupante: 35mila esuberi in Piemonte nel settore edile, problema irrisolto dei crediti incagliati e centinaia di abitazioni con ponteggi montati e nessuno a finire i lavori».

Parte da queste considerazioni l’idea di convocare un tavolo di confronto con i parlamentari locali, che verranno invitati ad incontrare i rappresentanti dell’associazione per capire come il governo intende muoversi su questi temi e mettere a punto politiche che non solo sostengano le attuali necessità dell’industria, ma che guardino anche al futuro, preparando il terreno per una crescita sostenibile e inclusiva.

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Superbonus, appello di Ance ai parlamentari: «Serve una proroga»

Luigi Falabrino (in foto), presidente di Ance Novara Vercelli, ha inviato nelle scorse settimane una lettera ai parlamentari locali, per esprimere le preoccupazioni e le aspirazioni dell’associazione e dei suoi associati in merito all’imminente scadenza del Superbonus.

Un gesto che mira a rafforzare il dialogo tra le istituzioni e i rappresentanti del settore edilizio, in un momento cruciale per l’economia e lo sviluppo sostenibile del paese.

Nella lettera il presidente ha sottolineato l’importanza della proroga del Superbonus, in scadenza il prossimo 31 dicembre, per gli interventi sui condomini. Rivolgendosi direttamente ai rappresentanti eletti, l’appello sottolinea la necessità di “una rapida soluzione alle decine di migliaia di cantieri che, anche in virtù del caos normativo e applicativo dello strumento, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile. Per recuperare i ritardi accumulati e ultimare correttamente i lavori, è assolutamente necessaria una proroga tale da permettere una conclusione ordinata alla misura, che eviti l’insorgere di un enorme contenzioso tra condomini e imprese e che eviti soprattutto una corsa forsennata, che potrebbe provocare un rischio per la sicurezza dei lavoratori coinvolti e per la qualità degli interventi eseguiti”.

«Il dialogo aperto e costruttivo tra il mondo dell’edilizia e le istituzioni è essenziale – afferma Falabrino -. Con questa lettera speravamo di portare l’attenzione su tematiche fondamentali per il nostro settore e di instaurare un canale di comunicazione efficace con i nostri rappresentanti parlamentari. Purtroppo, lo sappiamo, la proroga non è stata inserita nella bozza di legge finanziaria e lo scenario che si prospetta è davvero preoccupante: 35mila esuberi in Piemonte nel settore edile, problema irrisolto dei crediti incagliati e centinaia di abitazioni con ponteggi montati e nessuno a finire i lavori».

Parte da queste considerazioni l’idea di convocare un tavolo di confronto con i parlamentari locali, che verranno invitati ad incontrare i rappresentanti dell’associazione per capire come il governo intende muoversi su questi temi e mettere a punto politiche che non solo sostengano le attuali necessità dell’industria, ma che guardino anche al futuro, preparando il terreno per una crescita sostenibile e inclusiva.

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