Taggi nel ricordo di Vallino e Tosi: «Per tanti presentatori era come un vero papà»

Si svolgeranno mercoledì nella chiesa degli Artisti di piazza del Popolo a Roma i funerali dell'autore televisivo novarese spentosi ieri nella capitale. Dagli esordi con Tele Basso Novarese al successo in tante trasmissioni nelle parole di chi è stato pioniere insieme a lui

«Sapevo che Paolo Taggi non stava bene, ma non mi aspettavo assolutamente una fine così repentina. Invece, quell’improvvisa telefonata nel pomeriggio di ieri…». E’ ancora decisamente scosso e commosso il regista Vanni Vallino, nel commentare la notizia della scomparsa, a soli 65 anni, dell’autore televisivo Paolo Taggi, avvanuta nella giornata di domenica a Roma.


E’ sempre difficile in questi casi riuscire a trovare le parole giuste, ma sia Vallino che il collega Mario Tosi riescono a pescare nella memoria ricordi piacevoli, legati in particolare al loro “debutto”, nella seconda metà degli anni ’70, con l’esperienza di Tele Basso Novarese.


«Definirci pionieri – hanno detto – può sembrare un eufemismo. Grazie all’intuizione di don Germano Zacchero e di don Aldo Mercoli riuscimmo a far decollare una televisione privata davvero all’avanguardia per l’epoca. E dietro all’intera struttura eravamo in tre: noi due e Paolo, dividendoci la settimana di lavoro, trasmettendo in diretta con tanto di telegiornale con servizi in esterna e programmi in studio con la partecipazione del pubblico».


Gli episodi e le situazioni si rincorrono, come quelli legati all’immagine che Vallino ha postato sul suo profilo Facebook e che proponiamo, con Paolo Taggi al centro: «Ci trovavamo – ha spiegato Tosi – su un vagone delle Ferrovie Nord, nella vecchia stazioncina alle spalle del cavalcavia mentre collboravamo alla realizzazione del suo film “III A – Affettuosamente compagni”. Eravamo molto uniti, anche se poi ognuno di noi ha proseguito il suo percorso in un ambito diverso».


Un episodio particolare? «La prima cosa che mi viene in mente – ha ricordato ancora Vallino – è una scena al pianoforte insieme ad Alberto Castagna mentre suonano e cantano insieme. Taggi era davvero in gamba nel suo mestiere, un ruolo, quello dell’autore televisivo, che tanti spettatori davanti allo schermo non riescono a percepire. E la cosa bella è che per tanti affermati presentatori lui era come un papà al quale chiedere cosa fare».


I funerali di Paolo Taggi si svolgeranno con ogni probabilità mercoledì a mezzogiorno nella chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma.

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Taggi nel ricordo di Vallino e Tosi: «Per tanti presentatori era come un vero papà»

Si svolgeranno mercoledì nella chiesa degli Artisti di piazza del Popolo a Roma i funerali dell’autore televisivo novarese spentosi ieri nella capitale. Dagli esordi con Tele Basso Novarese al successo in tante trasmissioni nelle parole di chi è stato pioniere insieme a lui

«Sapevo che Paolo Taggi non stava bene, ma non mi aspettavo assolutamente una fine così repentina. Invece, quell’improvvisa telefonata nel pomeriggio di ieri…». E’ ancora decisamente scosso e commosso il regista Vanni Vallino, nel commentare la notizia della scomparsa, a soli 65 anni, dell’autore televisivo Paolo Taggi, avvanuta nella giornata di domenica a Roma.


E’ sempre difficile in questi casi riuscire a trovare le parole giuste, ma sia Vallino che il collega Mario Tosi riescono a pescare nella memoria ricordi piacevoli, legati in particolare al loro “debutto”, nella seconda metà degli anni ’70, con l’esperienza di Tele Basso Novarese.


«Definirci pionieri – hanno detto – può sembrare un eufemismo. Grazie all’intuizione di don Germano Zacchero e di don Aldo Mercoli riuscimmo a far decollare una televisione privata davvero all’avanguardia per l’epoca. E dietro all’intera struttura eravamo in tre: noi due e Paolo, dividendoci la settimana di lavoro, trasmettendo in diretta con tanto di telegiornale con servizi in esterna e programmi in studio con la partecipazione del pubblico».


Gli episodi e le situazioni si rincorrono, come quelli legati all’immagine che Vallino ha postato sul suo profilo Facebook e che proponiamo, con Paolo Taggi al centro: «Ci trovavamo – ha spiegato Tosi – su un vagone delle Ferrovie Nord, nella vecchia stazioncina alle spalle del cavalcavia mentre collboravamo alla realizzazione del suo film “III A – Affettuosamente compagni”. Eravamo molto uniti, anche se poi ognuno di noi ha proseguito il suo percorso in un ambito diverso».


Un episodio particolare? «La prima cosa che mi viene in mente – ha ricordato ancora Vallino – è una scena al pianoforte insieme ad Alberto Castagna mentre suonano e cantano insieme. Taggi era davvero in gamba nel suo mestiere, un ruolo, quello dell’autore televisivo, che tanti spettatori davanti allo schermo non riescono a percepire. E la cosa bella è che per tanti affermati presentatori lui era come un papà al quale chiedere cosa fare».


I funerali di Paolo Taggi si svolgeranno con ogni probabilità mercoledì a mezzogiorno nella chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma.

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