Tagli fondi Pnrr a Cameri e Trecate. Cosa pensano i sindaci

I sindaci dei due Comuni commentano le dichiarazioni del Partito Democratico sui possibili tagli ai finanziamenti

I sindaci del novarese potrebbero vedersi sfumare diversi progetti che avevano messo in conto di portare a termine grazie ai fondi del Pnrr. È quanto hanno dichiarato i consiglieri regionale del Partito Democratico regionale che hanno anche stilato un elenco dei progetti a rischio nei principali Comuni della provincia.

Tra questi ci sono anche Cameri che potrebbe perdere 285 mila euro per gli interventi all’istituto comprensivo Tadini, per la sostituzione delle caldaie in biblioteca e per gli interventi dell’asilo nido di piazza don Cleto Valli. E Trecate che ha in programma lavori per la rifunzionalizzazione dell’immobile di corso Roma 58, per l’adeguamento sismico della scuola dell’infanzia Garzoli e per l’efficientamento energetico e l’adeguamento normativo degli impianti di riscaldamento della scuola don Milani, della garzoli e della Collodi per un ammontare di 3 milioni e 950 mila euro.

«Un po’ di allarmismo esiste, specie sulle lavorazioni già in corso – afferma il sindaco di Cameri, Giuliano Pacileo -. Per quanto riguarda il mio Comune, proprio in questi giorni è iniziata la gara di appalto per i lavori alla biblioteca per un totale di 180mila euro di cui 90 di aiuti statali. Noi ci auguriamo che, qualora dovessero confermare i tagli, il governo possa rimpinguare i fondi con bandi e garantire così le opere già approvate».

Di tutt’altro parere il primo cittadino di Trecate, Federico Binatti che parla di «strumentalizzazione politica, il problema, a oggi, non esiste. E’ un processo alle intenzioni che nasce in vista delle prossime elezioni politiche. Se mai si dovessero tagliare i fondi del Pnrr, sono certo che il governo Meloni saprà garantire i finanziamenti necessari per ovviare al problema».

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Di tutt’altro parere il primo cittadino di Trecate, Federico Binatti che parla di «strumentalizzazione politica, il problema, a oggi, non esiste. E’ un processo alle intenzioni che nasce in vista delle prossime elezioni politiche. Se mai si dovessero tagliare i fondi del Pnrr, sono certo che il governo Meloni saprà garantire i finanziamenti necessari per ovviare al problema».

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