Tamponi rapidi in arrivo. Fontana (Asl): «Domani i primi in una Rsa»

Tamponi rapidi in arrivo. Fontana (Asl): «Domani i primi in una Rsa». Come nelle altre regione italiane, anche in Piemonte è cominciato l’utilizzo dei tampo rapidi: 2,4 milioni di test, di cui 1 milione è stato già acquistato (600 mila dal Dirmei e 400 mila dalle aziende sanitarie), il resto ordinato.

Quelli previsti in questa prima fase per il territorio novarese sono quasi 55 mila, di cui 4.850 in consegna in queste ore, il resto della fornitura sarà ultimata nei prossimi giorni. «Abbiamo ricevuto una prima tranche di test antigenici rapidi della giornata di oggi (mercoledì 22 ottobre) e domani sarà utilizzata in una Rsa del territorio» commenta la direttrice generale dell’Asl Arabella Fontana».

 

 

Questi tamponi, infatti, saranno anzitutto impiegati nei luoghi a rischio: oltre alle Rsa e residenze per anziani, anche in ospedali e nei pronto soccorso, per screening nelle scuole, sul personale sanitario, sulle forze dell’ordine, negli uffici giudiziari e nelle prefetture. Se qualcuno risulterà positivo entrerà in isolamento e sarà sottoposto al tampone molecolare per la conferma della positività, con tempi più veloci perché il sistema dei laboratori, grazie ai test rapidi, dovrà analizzare meno tamponi. Chi otterrà esito negativo potrà invece riprendere la sua normale attività e il risultato sarà inserito sulla piattaforma Covid.

Il test rapido, però, potrà essere richiesto anche da ogni cittadino: dalla prossima settimana potrà essere prenotato in farmacia (a un costo fra i 30 e i 45 euro) che poi invierà un infermiere al domicilio; il test potrà essere effettuato anche nei laboratori pubblici e privati riconosciuti dalla Regione.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Tamponi rapidi in arrivo. Fontana (Asl): «Domani i primi in una Rsa». Come nelle altre regione italiane, anche in Piemonte è cominciato l'utilizzo dei tampo rapidi: 2,4 milioni di test, di cui 1 milione è stato già acquistato (600 mila dal Dirmei e 400 mila dalle aziende sanitarie), il resto ordinato. Quelli previsti in questa prima fase per il territorio novarese sono quasi 55 mila, di cui 4.850 in consegna in queste ore, il resto della fornitura sarà ultimata nei prossimi giorni. «Abbiamo ricevuto una prima tranche di test antigenici rapidi della giornata di oggi (mercoledì 22 ottobre) e domani sarà utilizzata in una Rsa del territorio» commenta la direttrice generale dell'Asl Arabella Fontana».     Questi tamponi, infatti, saranno anzitutto impiegati nei luoghi a rischio: oltre alle Rsa e residenze per anziani, anche in ospedali e nei pronto soccorso, per screening nelle scuole, sul personale sanitario, sulle forze dell’ordine, negli uffici giudiziari e nelle prefetture. Se qualcuno risulterà positivo entrerà in isolamento e sarà sottoposto al tampone molecolare per la conferma della positività, con tempi più veloci perché il sistema dei laboratori, grazie ai test rapidi, dovrà analizzare meno tamponi. Chi otterrà esito negativo potrà invece riprendere la sua normale attività e il risultato sarà inserito sulla piattaforma Covid. Il test rapido, però, potrà essere richiesto anche da ogni cittadino: dalla prossima settimana potrà essere prenotato in farmacia (a un costo fra i 30 e i 45 euro) che poi invierà un infermiere al domicilio; il test potrà essere effettuato anche nei laboratori pubblici e privati riconosciuti dalla Regione.

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