Nel mese di novembre Regione Piemone e Comune di Novara avevano annunciato l’avvio dei lavori per il prolungamento della tangenziale. L’emegenza covid aveva, però, bloccato il cantiere che è poi stato aperto poco alla volta nel mese di maggio non appena l’appaltatore ha assicurato il ripristino delle condizioni di sicurezza tali da garantire ai tecnici e alle maestranze di lavorare in sicurezza, evitando così i rischi di diffusione di potenziali contagi epidemiologici, e di potersi approvvigionare regolarmente dei materiali di cantiere necessari a svolgere le attività previste. Attualmente i lavori sono ben visibili lungo la statale che porta al Lago Maggiore e sono concentrati in particolare sulla realizzazione delle fondazioni del viadotto di scavalco alla statale 32.
L’intervento, che dovrebbe essere realizzato in tre anni per un valore complessivo di quasi 90 milioni di euro (tecnicamente lotto 0 e lotto 1), è lungo circa 5 chilometri e rappresenta il prolungamento della Tangenziale a Nord della città fra l’attuale svincolo con la statale 32 “Ticinese” per Arona (dove ora termina la tangenziale) la provinciale SP229 per Borgomanero e poi fino alla SP299 per la Valsesia dove si concluderà a poca distanza dal casello autostradale di Novara Ovest, presso Agognate. Il nuovo tratto, lungo circa 5 km, interessa i territori comunali di Cameri, Novara e San Pietro Mosezzo.
Secondo il progetto la larghezza complessiva della piattaforma stradale è di 22 metri, composta da due carreggiate, ognuna con due corsie di larghezza da 3.75 metri e banchina di 1.75 metri. È prevista la realizzazione di 5 tra ponti e viadotti, per una lunghezza complessiva di circa 1290 metri, per un numero complessivo di campate di 31 unità, di cui quella con luce massima è lunga 55 metri. Sono poi presenti ulteriori 18 opere d’arte minori tra ponticelli e manufatti scatolari per il superamento di strade vicinali e canali di irrigazione.
Un’opera importante per la città che finalmente si realizza dopo anni di attesa e che pone l’attenzione su altra opera altrettanto strategica: il prolungamento a Ovest della tangenziale fra lo svincolo con la SR11 per Vercelli (dove la sede stradale mostra chiaramente un’interruzione con deviazione) e la SP299 per la Valsesia e il casello autostradale Novara Ovest. Un tratto che a oggi non risulta all’attenzione per una possibile fattibilità e il cui flusso di traffico (per altro considerato di intensità inferiore alle altre tratte) è attualmente sopportato dal percorso che attraversa Casalgiate e San Pietro Mosezzo o che anche si spinge fino alle strade di scorrimento già nell’abitato di Novara.