Tensione all’hub Borsa, cinque persone hanno preteso l’accesso diretto senza averne diritto

È successo nel pomeriggio di oggi

Momenti di tensione si sono verificati nel pomeriggio di oggi, 29 novembre, all’hub Borsa. Cinque utenti, marito e moglie e altre tre persone giunte singolarmente al punto vaccinale, sono entrati dall’ingresso prioritario pretendendo che fosse somministrata loro la terza dose di vaccino anti Covid, pur non avendo effettuato la prenotazione e non appartenendo a nessuna delle categorie che hanno diritto all’accesso diretto ovvero operatori sanitari, forze dell’ordine, personale scolastico, prime dosi e scadenza di Green Pass entro 72 ore.

Medici e volontari della Croce Rossa li hanno bloccati al primo triage spiegando loro le modalità di adesione alla campagna vaccinale; in particolare uno degli operatori si è offerto di collegarsi al portale della Regione per effettuare la prenotazione, ma a poco è servito perché uno dei cinque ha inveito contro i medici sostenendo che era suo diritto essere vaccinato.

A mitigare la situazione è intervenuto il dirigente comunale Paolo Cortese, che fin dall’inizio è stato in prima linea sia per la gestione della pandemia che della campagna vaccinale.

Dopo più di mezz’ora di accesa discussione, i cinque se ne sono andati furibondi e irritati, ma uno di loro con una prenotazione per il prossimo 27 dicembre.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Momenti di tensione si sono verificati nel pomeriggio di oggi, 29 novembre, all’hub Borsa. Cinque utenti, marito e moglie e altre tre persone giunte singolarmente al punto vaccinale, sono entrati dall’ingresso prioritario pretendendo che fosse somministrata loro la terza dose di vaccino anti Covid, pur non avendo effettuato la prenotazione e non appartenendo a nessuna delle categorie che hanno diritto all’accesso diretto ovvero operatori sanitari, forze dell’ordine, personale scolastico, prime dosi e scadenza di Green Pass entro 72 ore.

Medici e volontari della Croce Rossa li hanno bloccati al primo triage spiegando loro le modalità di adesione alla campagna vaccinale; in particolare uno degli operatori si è offerto di collegarsi al portale della Regione per effettuare la prenotazione, ma a poco è servito perché uno dei cinque ha inveito contro i medici sostenendo che era suo diritto essere vaccinato.

A mitigare la situazione è intervenuto il dirigente comunale Paolo Cortese, che fin dall’inizio è stato in prima linea sia per la gestione della pandemia che della campagna vaccinale.

Dopo più di mezz'ora di accesa discussione, i cinque se ne sono andati furibondi e irritati, ma uno di loro con una prenotazione per il prossimo 27 dicembre.

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