Una nuova puntata della telenovela riguardante il progetto per la realizzazione di una tensostruttura in via Magalotti, all’interno del perimetro della scuola “Pier Lombardo”, da destinare come palestra per la Ginnastica Libertas è andata in scena a Palazzo Cabrino. Il tema, decisamente spinoso, già esaminato dall’aula consiliare con l’intervento di alcuni residenti che si erano fatti promotori anche di una raccolta di firme contro il progetto (al tempo stesso “bocciato” anche dal Collegio docenti della scuola), ha avuto un nuovo passaggio in sede di commissione, dove l’assessore allo Sport e all’Impiantistica sportiva Ivan De Grandis ha ribadito la bontà della sua idea. Per l’esponente della giunta diverse ereno state le ipotesi prese in considerazione, «ma quella di via Magalotti ci è sembrata la migliore anche dal punto di vista dei costi e della tempistica».
Tutte le possibili “location” alternative finite sul tavolo (dall’ex bocciodromo di viale Kennedy all’area retrostante il “Pala Dal Lago”, per non non parlare dell’ex piscina dello stesso palazzetto) non avrebbero i requisiti necessari, oppure potrebbero comportare una spesa eccessiva. Così, da entrambi gli schieramenti politici, si sono aggiunte altre proposte: il capogruppo del Pd Nicola Fonzo ha suggerito un’area nei pressi di piazzale Donatello (soluzione che però lo stesso sindaco Alessandro Canelli ha definito non percorribile perché già destinata al progetto “Bosco del respiro), mentre la sua collega di partito Sara Paladini ha quella vicina all’ex Moi e la consigliera di maggioranza Maria Teresa Astolfi addirittura una nella zona di via Zara.
Da parte sua De Grandis, oltre a ricordare che gli atleti della Libertas potranno utilizzare ancora («Ma non per molto, per questo vorrei arrivare a una soluzione entro l’anno») la palestra dei Vigili del fuoco, ha lanciato un piccolo “piano B”, una rimodulazione del progetto. Supportato dallo stesso primo cittadino, ha annunciato la possibilità di montare la tensostruttura nello stesso posto, ma leggermente spostata verso l’interno, a fianco dell’edificio, sfruttando in qualche modo l’area oggi occupata dal campo di calcetto (che sarà rifatto) ed effettuando una serie di piantumazioni per ridurre l’impatto ambientale. Ma anche questa ipotesi è stata rigettata dalla minoranza, per la quale la soluzione di via Magalotti non va bene, «in qualunque modo la volete girare».