Terze dosi, è boom di prenotazioni. Ma negli hub non c’è posto per tutti

Questa mattina di nuovo il blocco: a Trecate, Arona, Borgomanero si potrà prenotare solo il 28 gennaio. La situazione in tutto il Piemonte

Terze dosi, è boom di prenotazioni. Ma negli hub non c’è posto per tutti. La situazione è apparsa subito chiara fin da lunedì scorso quando la Regione ha dato il via alle vaccinazioni per la fascia 40-59 anni che è andata a sommarsi a quella 60-79. Impossibile prenotarsi fino a febbraio; poi nei due giorni successivi sono stati aperti nuovi slot e molte persone sono riuscite ad aderire, ma nella mattinata di oggi di nuovo il blocco fino a fine dicembre. All’hub del Borsa c’è ancora qualche posto dal 7 gennaio, mentre a Trecate, Arona, Borgomanero si potrà prenotare solo il 28 gennaio e a Oleggio Castello il 10.

Inoltre la scorsa settimana il direttore dell’Asl di Novara, Angelo Penna, di comune accordo con il sindaco, Alessandro Canelli, ha deciso di portare le linee vaccinali del Borsa dal 5 a 8, il massimo a disposizione, nel tentativo di accelerare le code che ormai da una settimana si vedono fuori dall’hub. Nessuna ipotesi specifica, però, circa l’apertura di altri centri vaccinali in città e in provincia. E al problema degli spazi si aggiunge anche quello del personale addetto alla vaccinazione, a cui Asl e Regione devono urgentemente trovare soluzioni.

La situazione in tutto il Piemonte

Nei giorni scorsi sono stati i direttori delle Asl piemontesi a scrivere direttamente alla Regione segnalando il problema e ieri la Regione ha risposto dicendo che dal 1° dicembre i centri vaccinati dovranno prevedere l’accesso diretto per tutte le categorie professionali soggette a somministrazioni obbligatorie: personale sanitario incluso quello delle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali, personale scolastico (non universitari), forze dell’ordine, comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Nella nota viene specificato che per tutte queste categorie è sempre possibile la prenotazione sul portale ilpiemontetivaccina.it, così come presso le farmacie aderenti alla campagna o i propri medici di base, se vaccinatori, comunque già oberati di lavoro per quanto riguarda le somministrazioni dell’antinfluenzale.

In queste ore, inoltre, la Regione sta inviando migliaia di sms alle persone cui stanno per scadere i 5 mesi dalla seconda dose: «Puoi prenotare la dose aggiuntiva o terza dose anti-Covid19. Scopri come». Poi il link di rimando al portale. Peccato, però, che non ci si possa prenotare. I commenti sulla pagina istituzionale della Regione sono eloquenti.

La Regione ricorda, inoltre, che i soggetti fragili e gli over60 riceveranno direttamente un sms di convocazione con priorità rispetto alle fasce d’età più giovani (anche in assenza di prenotazione). Inoltre per coloro che devono ricevere la prima dose resta sempre valida la possibilità di accesso diretto (l’elenco degli hub è su www.regione.piemonte.it).

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Terze dosi, è boom di prenotazioni. Ma negli hub non c’è posto per tutti

Questa mattina di nuovo il blocco: a Trecate, Arona, Borgomanero si potrà prenotare solo il 28 gennaio. La situazione in tutto il Piemonte

Terze dosi, è boom di prenotazioni. Ma negli hub non c’è posto per tutti. La situazione è apparsa subito chiara fin da lunedì scorso quando la Regione ha dato il via alle vaccinazioni per la fascia 40-59 anni che è andata a sommarsi a quella 60-79. Impossibile prenotarsi fino a febbraio; poi nei due giorni successivi sono stati aperti nuovi slot e molte persone sono riuscite ad aderire, ma nella mattinata di oggi di nuovo il blocco fino a fine dicembre. All’hub del Borsa c’è ancora qualche posto dal 7 gennaio, mentre a Trecate, Arona, Borgomanero si potrà prenotare solo il 28 gennaio e a Oleggio Castello il 10.

Inoltre la scorsa settimana il direttore dell’Asl di Novara, Angelo Penna, di comune accordo con il sindaco, Alessandro Canelli, ha deciso di portare le linee vaccinali del Borsa dal 5 a 8, il massimo a disposizione, nel tentativo di accelerare le code che ormai da una settimana si vedono fuori dall’hub. Nessuna ipotesi specifica, però, circa l’apertura di altri centri vaccinali in città e in provincia. E al problema degli spazi si aggiunge anche quello del personale addetto alla vaccinazione, a cui Asl e Regione devono urgentemente trovare soluzioni.

La situazione in tutto il Piemonte

Nei giorni scorsi sono stati i direttori delle Asl piemontesi a scrivere direttamente alla Regione segnalando il problema e ieri la Regione ha risposto dicendo che dal 1° dicembre i centri vaccinati dovranno prevedere l’accesso diretto per tutte le categorie professionali soggette a somministrazioni obbligatorie: personale sanitario incluso quello delle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali, personale scolastico (non universitari), forze dell’ordine, comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Nella nota viene specificato che per tutte queste categorie è sempre possibile la prenotazione sul portale ilpiemontetivaccina.it, così come presso le farmacie aderenti alla campagna o i propri medici di base, se vaccinatori, comunque già oberati di lavoro per quanto riguarda le somministrazioni dell’antinfluenzale.

In queste ore, inoltre, la Regione sta inviando migliaia di sms alle persone cui stanno per scadere i 5 mesi dalla seconda dose: «Puoi prenotare la dose aggiuntiva o terza dose anti-Covid19. Scopri come». Poi il link di rimando al portale. Peccato, però, che non ci si possa prenotare. I commenti sulla pagina istituzionale della Regione sono eloquenti.

La Regione ricorda, inoltre, che i soggetti fragili e gli over60 riceveranno direttamente un sms di convocazione con priorità rispetto alle fasce d’età più giovani (anche in assenza di prenotazione). Inoltre per coloro che devono ricevere la prima dose resta sempre valida la possibilità di accesso diretto (l’elenco degli hub è su www.regione.piemonte.it).

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore