Test sierologici all’Asl, insegnanti in coda per due ore

Coda di insegnanti nella giornata di oggi, lunedì 31 agosto, per i test sierologici volontari all’Asl di viale Roma ed è subito protesta, tanto che diverse sono state le segnalazioni a noi giunte per quello che tanti hanno voluto definire un enorme disservizio. I fatti sono presto noti. In vista dell’inizio del nuovo anno scolastico docenti e altri operatori del settore hanno deciso di sottoporsi al test, operazione non obbligatoria, ma a discrezione e al senso civico personale di ognuno.

 

 

In tanti hanno quindi pensato di recarsi in prima battuta dal proprio medico di base, per sentirsi rispondere che non era compito loro eseguire il test: «Rivolgetevi all’Asl». Peccato solo che la struttura sanitaria sarebbe riuscita a eseguire questa operazione, iniziata la scorsa settimana, unicamente dalle 11 alle 13, mentre nel frattempo si era già formata una coda di parecchie decine di persone. Un “serpentone” che dall’agognata palazzina A1 si è via via prolungato sino al marciapiede di viale Roma destando la curiosità di passanti e automobilisti.

«Qualcuno di noi – raccontano diversi docenti che si sono rivolti a La Voce – è in attesa da prima di mezzogiorno, sotto l’acqua o il sole. Non è assolutamente possibile limitare lo svolgimento del test in sole due ore. Il personale si è dimostrato cortese, ma la disorganizzazione è totale. Forse qualcuno ha sottostimato l’affluenza pensando che molti insegnanti non avessero interesse a sottoporsi a questo controllo sanitario. I fatti stanno dimostrando invece il contrario». E ancora: «Ci è stato chiesto di pazientare, oppure tornare nei prossimi giorni. Ma se per i ragazzi le lezioni iniziano il 14, per noi gli impegni nelle nostre scuole cominciano già da domani (martedì 1° settembre, ndr). Noi vogliamo tornare in classe, ma nella massima sicurezza».

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Test sierologici all’Asl, insegnanti in coda per due ore

Coda di insegnanti nella giornata di oggi, lunedì 31 agosto, per i test sierologici volontari all’Asl di viale Roma ed è subito protesta, tanto che diverse sono state le segnalazioni a noi giunte per quello che tanti hanno voluto definire un enorme disservizio. I fatti sono presto noti. In vista dell’inizio del nuovo anno scolastico docenti e altri operatori del settore hanno deciso di sottoporsi al test, operazione non obbligatoria, ma a discrezione e al senso civico personale di ognuno.

 

 

In tanti hanno quindi pensato di recarsi in prima battuta dal proprio medico di base, per sentirsi rispondere che non era compito loro eseguire il test: «Rivolgetevi all’Asl». Peccato solo che la struttura sanitaria sarebbe riuscita a eseguire questa operazione, iniziata la scorsa settimana, unicamente dalle 11 alle 13, mentre nel frattempo si era già formata una coda di parecchie decine di persone. Un “serpentone” che dall’agognata palazzina A1 si è via via prolungato sino al marciapiede di viale Roma destando la curiosità di passanti e automobilisti.

«Qualcuno di noi – raccontano diversi docenti che si sono rivolti a La Voce – è in attesa da prima di mezzogiorno, sotto l’acqua o il sole. Non è assolutamente possibile limitare lo svolgimento del test in sole due ore. Il personale si è dimostrato cortese, ma la disorganizzazione è totale. Forse qualcuno ha sottostimato l’affluenza pensando che molti insegnanti non avessero interesse a sottoporsi a questo controllo sanitario. I fatti stanno dimostrando invece il contrario». E ancora: «Ci è stato chiesto di pazientare, oppure tornare nei prossimi giorni. Ma se per i ragazzi le lezioni iniziano il 14, per noi gli impegni nelle nostre scuole cominciano già da domani (martedì 1° settembre, ndr). Noi vogliamo tornare in classe, ma nella massima sicurezza».

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