C’é anche il nome di Carlo Cottarelli, l’economista che nel maggio di quattro anni fa fu per qualche giorno presidente del Consiglio “incaricato” con il compito di guidare il Paese verso nuove lezioni, poi scongiurate dalla nascita del primo governo Conte, fra i relatori dell’ottava edizione di “Mettiamo in ordine le idee”, la rassegna culturale organizzata dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Novara.
Presento questa mattina – mercoledì 2 marxo – in Comune, il ciclo, che torna dopo lo stop imposto dalla pandemia, ha come parola-chiave “Dopo”. Un vero e proprio invito a lasciarsi alle spalle il drammatico periodo del Covid, anche se, come ha detto il presidente dell’ordine Federico D’andrea, «siamo tutti consapevoli che nulla sarà come prima».
A fare gli onori di casa il sindaco Alessandro Canelli, che ha introdotto l’incontro ricordando ancora una volta come «i medici siano stati investiti di un compito eccezionale in questi ultimi due anni. Però l’Ordine ha fra i suoi compiti anche quelli di trasmettere anche tutta una serie di stimoli anche di carattere culturale rivolti alla cittadinanza. In questa circostanza i relatori sono figure di altissimo profilo, sia nazionale che locale, che possano aiutare la crescita della nostra comunità».
A D’Andrea e al consigliere dell’Ordine Francesco Bonomo il compito di presentare la “scaletta” degli appuntamenti, che si svolgeranno il mercoledì alle ore 21 (ingresso libero con presentazione del green pass rafforzato). Quattro gli incontri, a partire dal 16 marzo, con il filosofo, antropologo e ricercatore Fabio Gabrielli. Il 20 aprile sarà la volta della giornalista Simona Tedesco, direttrice del mensile “Dove”. Il 18 maggio, conme detto, ospite sarà l’economista Carlo Cottarelli, mentre il 15 giugno la chiusura sarà affidata a un personaggio di… casa come il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Gian Carlo Avanzi.
“Mettiamo in ordine le idee”, ha ricordato ancora D’Andrea, «era diventata ormai un punto foermo nel panorama culturale cittadino, con un pubblico particolarmente affezionato. Siamo certi che l’interruzione non ha interrotto questo legame e che anche questa nostra proposta possa essere seguita con affetto e curiosità».