Si è aperta nel primo pomeriggio di oggi, 17 gennaio, nella Casa della Resistenza di Verbania trasformata in aula giudiziaria, l’udienza preliminare per la tragedia della funivia del Mottarone avvenuta il 23 maggio 2021 e costata la vita a 14 persone. Gli imputati che andranno a processo sono otto, sei persone fisiche e due giuridiche.
Le accuse vanno, a vario titolo, da attentato alla sicurezza dei trasporti, a rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, da disastro colposo, a omicidio plurimo colposo a lesioni colpose gravissime. Nel corso dell’udienza è prevista la costituzione delle parti civili, 11 in tutto: si tratta della Regione Piemonte, del Comune di Stresa, di Eitan Biran, il bimbo che oggi ha 9 anni, unico sopravvissuto, che nella tragedia ha perso i genitori, il fratellino e i bisnonni; di alcuni parenti di Serena Cosentino, una delle vittime, e dell’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro). Altre cinque parti lo hanno fatto nei confronti di tutti gli imputati esclusa la società Leitner.
I giudici dovranno stabilire le responsabilità per la morte delle 14 vittime e del ferimento di Eitan. A causare la tragedia sarebbe stata la rottura della fune traente e il blocco del freno di emergenza.