Era alla guida di un camion fermato dalla Finanza verso il confine di Stato: fra i mobili trasportati per un trasloco, c’era oltre un quintale di droga divisa in panetti. Per l’arresto avvenuto lo scorso inverno Cantello, piccolo centro in provincia di Varese al confine col Canton Ticino dove si trova il valico di Giaggiolo, l’autista, un sessantenne residente a Trecate, è stato condannato a 5 anni di reclusione in abbreviato davanti al tribunale di Varese.
Secondo gli investigatori il mezzo era in transito verso il territorio svizzero. La cocaina, del peso di oltre 115 chili, distribuita in oltre 220 panetti, era nascosta in varie parti, non solo fra i mobili ma anche tra le meccaniche del veicolo. Sul mercato avrebbe avuto un valore di circa 6 milioni di euro.
Il corriere trecatese della droga era dipendente di una ditta di trasporto comasca. All’interrogatorio aveva ammesso di essere da anni abituale consumatore di cocaina. Una dipendenza che, stando a quanto ha raccontato, lo ha progressivamente inserito nel mondo dello spaccio di stupefacenti nei boschi della droga in Lombardia. Aveva però sostenuto di non sapere nulla del fatto che i mobili erano imbottiti di droga, pur sapendo che il committente era noto come grosso pusher. L’autista fermato a Cantello sarebbe stato vicino a un gruppo di spacciatori marocchini tant’è che in passato, dietro un compenso di mille euro, in due occasiono aveva già portato un chilo di cocaina da Cesano Boscone verso Toscana e Veneto.
Ancora da accertare la provenienza e la destinazione della cocaina. Proprio la vicinanza con la frontiera ha fatto pensare all’ipotesi di un carico diretto verso la Svizzera.
