Tre step per rivoluzionare la viabilità della stazione. Un progetto a lungo termine che guarda al 2030 esposto mercoledì 12 gennaio in commissione dall’ingegnere Tito Berti Nulli di Sintagma, la società di Perugia incaricata dal Comune di stilare il Pums, il piano della mobilità sostenibile (leggi qui).
Il rifacimento della circolazione nella zona della stazione ferroviaria è uno dei propositi più ambiziosi «che consentirà di mettere ordine a una situazione viabilistica da terzo mondo, ormai intollerabile per gli utenti» ha detto l’ingegnere. Il progetto prevede la pedonalizzazione di viale Manzoni e l’eliminazione dei passaggi a livello di viale Leonardo da Vinci: «Tre gli step che abbiamo previsto a breve, medio e lungo periodo – ha proseguito Berti Nulli -. Una prima fase per il rifacimento della viabilità di piazza e via Garibaldi con corsie riservate esclusivamente al trasporto pubblico; poi la ristrutturazione della circolazione piazza Garibaldi/viale Manzoni attraverso la creazione di una corsia riservata ai mezzi privati: le auto non potranno più transitare in quell’area per spostarsi, ma arrivare lì per l’accompagnamento in stazione. Infine l’abbattimento dei passaggi a livello di via Leonardo da Vinci, l’abbassamento della strada per il transito veicolare e un sovrappasso per bici e pedoni».
Berti Nulli ha specificato che «la progettazione è stata realizzata con interventi simulati e rilievi dettagliatissimi anche attraverso l’utilizzo di telecamere che hanno fotografato la situazione del traffico, le ore di punta, le criticità. Pensiamo che si possa produrre un buon risultato, per questo motivo ho consigliato al sindaco di muoversi subito con Rfi per la ricerca di fondi da destinare, in modo particolare, alle due fasi di medio e lungo termine».
Durante la seduta il capogruppo del Pd Nicola Fonzo ha proposto di condividere tutto il Pums con i cittadini attraverso incontri nei quartieri per la raccolta di eventuali osservazioni e di prorogare il termine ultimo per l’invio delle idee al 31 gennaio.
Dopo una consultazione, il suggerimento è stato accolto dall’assessore all’Ambiente Teresa Armienti.