Treni in ritardo, pendolari e associazioni pronti a chiedere i danni

Indici di puntualità mai rispettati, approfondimento su azioni legali da parte delle associazioni guidate da Federconsumatori e Comitato Mobilità Integrata

«Una serie di ripetuti ritardi e l’ammontare totale dei minuti dei medesimi, delle cancellazioni e limitazioni di percorso, sta causando disagi che portano a danni patrimoniali, ad esempio il dover prolungare l’orario della baby-sitter per accudire i figli, ed in alcuni casi anche esistenziali, ad esempio il non poter svolgere attività della vita privata e di relazione, che limitano la libertà ed i diritti delle persone». È questo uno dei punti salienti della petizione lanciata da alcune associazioni guidate da Federconsumatori e Comitato Mobilità Integrata e Sostenibile per chiedere una soluzione ai continui disagi che i pendolari sono costretti a subire quotidianamente nelle stazioni piemontesi.

I numeri, monitorati attraverso un portale, sono la conferma di alcune criticità croniche sulla rete ferroviaria piemontese. Non solo sulla Torino-Milano, sulla quale per nove mesi su dodici dello scorso anno, i treni non hanno rispettato gli standard minimi di puntualità con un indice del 77% nel mese di dicembre dicembre, ma anche la Novara-Domodossola dove secondo i dati del portale nei primi mesi del 2025 sono 15 i treni soppressi e 17 i treni con ritardi superiori a 15 min e la Novara-Arona dove sono 8 i treni soppressi e 11 quelli con ritardi superiori a 15 minuti.

Dati delle linee piemontesi che considerano solo in parte i disagi legati alla parte lombarda della linea Torino-Milano, anch’essa interessata da numerosi disagi per i quali i pendolari si stanno organizzando. Nel mirino le società che gestiscono i servizi ferroviari contro le quali si stanno organizzando delle vere e proprie azioni legali.

Federconsumatori, insieme a Cgil Piemonte, Arci, Legambiente e Comis, ha organizzato una serie di assemblee pubbliche in tutta la regione. Questi incontri, che toccheranno Asti, Alessandria, Vercelli, Biella, Novara e Cuneo, mirano a raccogliere testimonianze e spunti per una manifestazione di protesta. L’obiettivo è dare voce ai pendolari e fare pressione sui gestori dei servizi ferroviari affinché migliorino la qualità del servizio che si preannuncia anche per il 2025 ricco di ritardi a causa dei lavori e delle interruzioni su alcune linee per lavori di ammodernamento.

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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Treni in ritardo, pendolari e associazioni pronti a chiedere i danni

Indici di puntualità mai rispettati, approfondimento su azioni legali da parte delle associazioni guidate da Federconsumatori e Comitato Mobilità Integrata

«Una serie di ripetuti ritardi e l’ammontare totale dei minuti dei medesimi, delle cancellazioni e limitazioni di percorso, sta causando disagi che portano a danni patrimoniali, ad esempio il dover prolungare l’orario della baby-sitter per accudire i figli, ed in alcuni casi anche esistenziali, ad esempio il non poter svolgere attività della vita privata e di relazione, che limitano la libertà ed i diritti delle persone». È questo uno dei punti salienti della petizione lanciata da alcune associazioni guidate da Federconsumatori e Comitato Mobilità Integrata e Sostenibile per chiedere una soluzione ai continui disagi che i pendolari sono costretti a subire quotidianamente nelle stazioni piemontesi.

I numeri, monitorati attraverso un portale, sono la conferma di alcune criticità croniche sulla rete ferroviaria piemontese. Non solo sulla Torino-Milano, sulla quale per nove mesi su dodici dello scorso anno, i treni non hanno rispettato gli standard minimi di puntualità con un indice del 77% nel mese di dicembre dicembre, ma anche la Novara-Domodossola dove secondo i dati del portale nei primi mesi del 2025 sono 15 i treni soppressi e 17 i treni con ritardi superiori a 15 min e la Novara-Arona dove sono 8 i treni soppressi e 11 quelli con ritardi superiori a 15 minuti.

Dati delle linee piemontesi che considerano solo in parte i disagi legati alla parte lombarda della linea Torino-Milano, anch’essa interessata da numerosi disagi per i quali i pendolari si stanno organizzando. Nel mirino le società che gestiscono i servizi ferroviari contro le quali si stanno organizzando delle vere e proprie azioni legali.

Federconsumatori, insieme a Cgil Piemonte, Arci, Legambiente e Comis, ha organizzato una serie di assemblee pubbliche in tutta la regione. Questi incontri, che toccheranno Asti, Alessandria, Vercelli, Biella, Novara e Cuneo, mirano a raccogliere testimonianze e spunti per una manifestazione di protesta. L’obiettivo è dare voce ai pendolari e fare pressione sui gestori dei servizi ferroviari affinché migliorino la qualità del servizio che si preannuncia anche per il 2025 ricco di ritardi a causa dei lavori e delle interruzioni su alcune linee per lavori di ammodernamento.

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.