Salvo disposizioni diverse, le udienze in Tribunale riprenderanno il 12 maggio; fino all’11 infatti sono in vigore le sospensioni di tutti i processi e dei termini processuali; in questo periodo le udienze celebrate sono quelle caratterizzate dall’urgenza, ovvero per arresti in flagranza di reato, per detenuti con termini di scarcerazione in scadenza o per detenuti che chiedano espressamente che sia svolta la loro udienza. Al momento sono sospese anche le udienze di separazione, divorzi e sfratti e, sempre nel campo del civile, si svolgono solo le udienze che riguardano interessi di minori o provvedimenti cautelari (come i sequestri).
Superato il periodo dell’emergenza, fino al 30 giugno i capi degli uffici giudiziari, determineranno come fare le udienze per evitare assembramenti all’interno degli uffici, quindi dei tribunali e delle aule, e contatti ravvicinati tra le persone. Nel penale la legge suggerisce, tra le modalità possibili, anche lo svolgimento delle udienze a porte chiuse.
«Al momento – commenta l’avvocato Roberto Rognoni, presidente della Camera Penale di Novara – non sappiamo nulla sui provvedimenti che prenderà il presidente del tribunale alla luce di quanto si deciderà, a livello nazionale e regionale, che riguarda la ripresa dell’attività normale».
I riflessi che i provvedimenti assunti per fronteggiare l’epidemia da Covid19 avranno sull’attività sono prevedibilmente riconducibili a criticità, oltre a quella sanitaria, anche dovute all’aver “accumulato” udienze “saltate” che andranno ri-calendarizzate in aggiunta a procedimenti già fissati.