«Buongiorno, le passo suo nipote, ha avuto un incidente con l’auto e ha bisogno di soldi». Così è iniziata la truffa ai danni di un anziano novarese. Nel primo pomeriggio di sabato 25 gennaio un novantenne residente nel quartiere Porta Mortara ha ricevuto una telefonata da due uomini, uno dei quali si è spacciato per il nipote.
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«L’hanno chiamato sul telefono fisso da un numero privato – racconta il vero nipote – e uno dei due uomini, piangendo, ha detto di essere me, di avere avuto un incidente, di essersi provocato una ferita alla testa, di trovarsi nello studio di un notaio e di avere bisogno di molto denaro perchè doveva sistemare la trattativa con la persona con la quale aveva avuto il sinistro. Mio zio si è spaventato e in pochissimo tempo ha raccolto quello che aveva in casa: 700 euro in contanti e alcuni oggetti di valore».
In seguito ha ricevuto una seconda telefonata dai due uomini i quali gli dicevano che avrebbero mandato un’amica a ritirare la somma: «Dopo un minuto – prosegue il nipote – una donna coperta da un impermeabile si è presentata alla porta, si è fatta consegnare il denaro e i preziosi ed è sparita. Subito dopo mio zio mi ha telefonato per sapere come stavo e, quando gli ho detto che non ne sapevo nulla, si è reso conto della truffa».
Nel pomeriggio è scattata la denuncia: «Io e mio padre l’abbiamo accompagnato in caserma – continua – e i carabinieri ci hanno riferito che questo metodo è noto, ma che non ricevevano segnalazioni da parecchio tempo. Una situazione simile era successa circa un anno fa a mia nonna, anche lei residente a Porta Mortara, però lei si era resa conto in tempo e aveva bloccato la telefonata».