Un appello al presidente Mattarella per salvare Ahmad. È l’ennesimo, disperato tentativo per cercare di strappare al braccio della morte Ahmad Djalali, il ricercatore iraniano ha lavorato presso la sede novarese dell’Università del Piemonte Orientale ed il centro d’eccellenza CRIMEDIM (Centro di Ricerca in Medicina d’Emergenza e dei Disastri) ingiustamente accusato di spionaggio e detenuto in Iran.
Una lettera inviata al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro dell’Interno e al Ministro degli Esteri sotoscritta da AIGA Nazionale (Associazione Italiana Giovani Avvocati), AIGA Novara (Associazione Italiana Giovani Avvocati Sezione di Novara), Comune di Novara, Amnesty International Italia, Crimedim (Centro di Ricerca in Medicina d’Emergenza e dei Disastri), Università del Piemonte Orientale e FIDU (Federazione Italiana dei Diritti Umani) che hanno chiesto la concessione della cittadinanza al medico iraniano per gli importanti servizi resi alla Patria.