Un campus universitario all’ex Centro sociale. Il voto favorevole del consiglio comunale. La proposta di fare dell’ex Centro sociale un campus universitario era stata annunciata dal rettore dell’università del Piemonte Orientale, Giancarlo Avanzi, nel mese di aprile: «Un progetto che si è reso necessario alla luce dell’incremento di matricole – aveva dichiarato il rettore a La Voce -. Abbiamo partecipato al bando per il finanziamento delle residenze studentesche: il valore dell’intervento è di circa 10 milioni di euro di cui il 33% a carico dell’università».
Il progetto novarese rientra fra i sei progetti di Edilizia Residenziale Universitaria presentati sul territorio piemontese all’interno del V Bando Nazionale della Legge 338/2000 che stanzia 467 milioni di euro per cofinanziare interventi per la realizzazione di strutture universitarie. Le richieste sono state presentate entro il 17 maggio sotto il coordinamento di Edisu (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) che con l’Università del Piemonte Orientale, l’Università di Torino e il Politecnico di Torino costituisce la ‘Task Force 338’.
A luglio dello scorso anno il consiglio comunale era stato chiamato a dichiarare il “pubblico interesse” per il project financing depositato dalla società G.E. srl proprio per la realizzazione di uno studentato. A seguito della proposta dell’Upo, però, nella seduta di ieri, 30 maggio, il consiglio ha votato all’unanimità il maggiore interesse alla riqualificazione dell’area allo scopo di farne un campus universitario gestito da Edisu con 171 posti letto che potranano essere usufruiti da studenti che rispondono a specifici parametri reddituali e di merito.
«Siamo contenti e sosteniamo questa decisione perchè c’è un vero interesse pubbico – ha dichiarato la consigliera del Pd, Milù Allegra -. In città mancano strutture adeguate per gli studenti e gli alloggi scarseggiano. Questo è il segno che Novara non ha solo una vocazione logistica, ma si può guardare anche a quella universitaria».
Il sindaco Alessandro Canelli ha tenuto a sottolineare che «non abbiamo cambiato idea rispetto alla destinazione dell’ex Centro sociale. Noi abbiamo sempre voluto farne uno studentato, il problema è che fino allo scorso anno non era previsto un finanziamento pubblico: a luglio dello scorso anno abbiamo votato quella delibera perchè non avevamo alternative. Ora è arrivata Edisu e in futuro dovremo continuare a incentivare le iniziative che arriveranno dai privati e che si occupano di residenze univesitarie».
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