Tre nuove auto e un drone. Sono le novità entrate in servizio presso la Polizia locale del Comune di Novara e presentate questa mattina, lunedì 2 agosto, dal comandante Pietro Di Troia e dall’assessore alla Sicurezza Luca Piantanida nella sede di via Alberto da Giussano.
«Con questi strumenti – ha detto Piantanida – prosegue l’impegno della nostra amministrazione per mettere a disposizione dei nostri agenti tecnologie performanti e moderne per il controllo e il presidio del territorio».
Le tre autovetture sono state acquistate in leasing «con lo scopo – ha aggiunto l’esponente della Giunta – di implementare il parco auto, andando a sostituire quei mezzi più “usurati”. Il drone è invece un nuovo elemento che viene inserito nelle dotazioni della Polizia locale per i controlli di natura edilizia e ambientale, ma anche quelli riguardanti il degrado urbano, procedendo alla verifica di eventuali situazioni che ci vengono segnalate dai cittadini». Oltre a questo il drone «potrà anche essere utilizzato anche dalle altre Forze dell’ordine qualora ci venisse richiesto per lo svolgimento delle loro attività». Infine, «presso i locali del Comando stiamo realizzando una cella di sicurezza che permetterà agli individui fermati dai nostri agenti di essere trasferiti in quella sede per procedere a tutte le verifiche e controlli, cosa che finora facevamo in Questura».
Anche le autovetture saranno dotate in un secondo momento di una “cella di sicurezza”, «perché i compiti della Polizia locale si sono sempre più specializzati e questo supporto diventa un presidio sempre più fondamentale per gli agenti, che devono essere messi nelle condizioni di poter operare in sicurezza al momento del fermo di un individuo e, quando si trovano all’interno del veicolo, in caso di un suo trasferimento presso il Comando».
Per quanto riguarda il drone, ha aggiunto il comandante Di Troia, «al momento abbiamo un unico esemplare e per il suo utilizzo abbiamo provveduto all’apposita formazione di quattro agenti presso l’Aeroclub di Vercelli». Tutti hanno conseguito «in maniera brillante» l’attestato di “pilota di droni”, strumento « molto importante, che potrà avere più ambiti di applicazione ed essere utilizzato anche per attività di protezione civile come nella ricerca di persone scomparse».
Come per le “body cam” già in dotazione dagli agenti novaresi, anche il drone registrerà delle immagini: «Noi – ha specificato Di Troia – abbiamo già disciplinato dal punto di vista della privacy questo strumento nell’ambito della videosorveglianza. I file video saranno conservati il tempo strettamente necessario e poi messi a disposizione della magistratura». In tema di “body cam”, il comandante ne ha approfittato per ricordare che questa nuova tecnologia è ormai entrata “a regime” nella dotazione degli agenti: «Al momento non sono ancora fortunatamente servite. Sicuramente hanno anche un’efficacia deterrente, ma quello che conta per noi è che i nostri agenti operino nelle condizioni di sicurezza e si sentano loro stessi sicuri. Adesso siamo in attesa delle modifiche del Regolamento regionale in quanto l’obiettivo ultimo è quello di dotare il personale di ulteriori strumenti di tutela, dal “taser” al bastone distanziatore, sicuramente meno invasivo dell’arma in determinate situazioni».