Un presidio di Amnesty International per Julian Assange

La delegazione di Novara scende in piazza sabato per chiedere la scarcerazione del giornalista australiano

Il gruppo Amnesty International di Novara scende in piazza sabato 17 febbraio dalle 15.30 alle 18 – in piazza Duomo – per sostenere la causa di Julian Assange, il giornalista australiano detenuto in isolamento dal 2019 in carcere di massima sicurezza in Gran Bretagna accusato dagli Stati Uniti, che ne pretendono l’estradizione, di avere rivelato informazioni segrete e pertanto di essere una spia.

Il 20 e il 21 febbraio la Corte Suprema londinese deciderà sull’ultimo appello degli avvocati di Assange
contro la sua estradizione. La sua reale responsabilità è stata quella, da giornalista, di aver ricevuto e
pubblicato documenti, mail, video, files secretati che mostrano illegalità, torture, crimini di guerra, uccisioni arbitrarie, atti commessi dAlle forze armate statunitensi. Negli Usa, Assange rischia ben 175
anni di carcere.

«Non può sfuggire l’effetto raggelante che la sua estradizione e una sua condanna avrebbe verso chi, giornalista o altra persona, volesse denunciare le malefatte dei governi, ingiustizie o comunque situazioni di gravi violazioni dei diritti umani – dicono gli organizzatori del sit-in -. Pubblicare crimini non può essere un crimine. Il diritto alla libertà di stampa, di espressione e di indagine, così come il diritto all’informazione, non può essere represso. Amnesty International rilancia la campagna per chiedere alle autorità Usa di annullare tutte le accuse a Julian Assange e per chiedere al Regno Unito il suo rilascio immediato e partecipa inoltre alle manifestazioni pubbliche internazionali dei comitati per la sua liberazione».

Alla manifestazione di sabato parteciperà anche una delegazione di Free Assange Italia.

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Un presidio di Amnesty International per Julian Assange

La delegazione di Novara scende in piazza sabato per chiedere la scarcerazione del giornalista australiano

Il gruppo Amnesty International di Novara scende in piazza sabato 17 febbraio dalle 15.30 alle 18 – in piazza Duomo – per sostenere la causa di Julian Assange, il giornalista australiano detenuto in isolamento dal 2019 in carcere di massima sicurezza in Gran Bretagna accusato dagli Stati Uniti, che ne pretendono l’estradizione, di avere rivelato informazioni segrete e pertanto di essere una spia.

Il 20 e il 21 febbraio la Corte Suprema londinese deciderà sull’ultimo appello degli avvocati di Assange
contro la sua estradizione. La sua reale responsabilità è stata quella, da giornalista, di aver ricevuto e
pubblicato documenti, mail, video, files secretati che mostrano illegalità, torture, crimini di guerra, uccisioni arbitrarie, atti commessi dAlle forze armate statunitensi. Negli Usa, Assange rischia ben 175
anni di carcere.

«Non può sfuggire l’effetto raggelante che la sua estradizione e una sua condanna avrebbe verso chi, giornalista o altra persona, volesse denunciare le malefatte dei governi, ingiustizie o comunque situazioni di gravi violazioni dei diritti umani – dicono gli organizzatori del sit-in -. Pubblicare crimini non può essere un crimine. Il diritto alla libertà di stampa, di espressione e di indagine, così come il diritto all’informazione, non può essere represso. Amnesty International rilancia la campagna per chiedere alle autorità Usa di annullare tutte le accuse a Julian Assange e per chiedere al Regno Unito il suo rilascio immediato e partecipa inoltre alle manifestazioni pubbliche internazionali dei comitati per la sua liberazione».

Alla manifestazione di sabato parteciperà anche una delegazione di Free Assange Italia.

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