Una base a Sillavengo per furti, truffe e rapine. Tre arresti

Una base a Sillanvego per furti, truffe e rapine. Tre arresti. Da alcuni giorni i Carabinieri di Novara tenevano d’occhio un piccolo appezzamento di terreno a in Sillavengo utilizzato da alcune famiglie di nomadi di etnia Sinti e dove sono stati collocati alcuni camper e un prefabbricato utilizzato a uno cucina. I militari, infatti, sospettavano che quello fosse la base per i numerosi furti in abitazione registrati nella provincia di Novara e nelle zone limitrofe.

Dopo alcui giorni di osservazione, lo scorso 5 febbraio i Carabinieri del nucleo investigativo e della compagnia di Novara hanno fatto irruzione sorprendendo quattro persone che stavano sostituendo, con altre falsificate, le targhe di una potente Hyunday grigia, già in moto e pronta a partire. Alla vista dei militari i quattro si sono dati alla fuga ma tre di loro sono stati bloccati dopo una breve colluttazione, mentre il quarto è riuscito a far perdere le proprie tracce.

La perquisizione ha portato al sequestro di numerosi gioielli in oro (anelli, bracciali, catenine, orologi e perfino alcuni denti in oro), di un tesserino falso di dipendente dell’acquedotto (utile alle rapine) oltre a diversi attrezzi da scasso, radio ricetrasmittenti, kit per la produzione di targhe clonate e due autovetture con il colore della carrozzeria alterato da una pellicola
protettiva applicata al fine di rendere difficoltosa l’identificazione del veicolo.

In manette sono finiti G.I. di 42 anni, S.M. di 36 anni e V.D. di anni 45, tutti con precedenti penali.
Nella giornata di lunedì 8 febbraio, su richiesta del PM Chantal Dameglio, l’arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria competente che ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere per uno dei tre arrestati, per le ipotesi di reato di ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e falsificazione di targhe, mentre per gli altri due é stato disposto l’obbligo di dimora.

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Una base a Sillanvego per furti, truffe e rapine. Tre arresti. Da alcuni giorni i Carabinieri di Novara tenevano d’occhio un piccolo appezzamento di terreno a in Sillavengo utilizzato da alcune famiglie di nomadi di etnia Sinti e dove sono stati collocati alcuni camper e un prefabbricato utilizzato a uno cucina. I militari, infatti, sospettavano che quello fosse la base per i numerosi furti in abitazione registrati nella provincia di Novara e nelle zone limitrofe. Dopo alcui giorni di osservazione, lo scorso 5 febbraio i Carabinieri del nucleo investigativo e della compagnia di Novara hanno fatto irruzione sorprendendo quattro persone che stavano sostituendo, con altre falsificate, le targhe di una potente Hyunday grigia, già in moto e pronta a partire. Alla vista dei militari i quattro si sono dati alla fuga ma tre di loro sono stati bloccati dopo una breve colluttazione, mentre il quarto è riuscito a far perdere le proprie tracce. La perquisizione ha portato al sequestro di numerosi gioielli in oro (anelli, bracciali, catenine, orologi e perfino alcuni denti in oro), di un tesserino falso di dipendente dell’acquedotto (utile alle rapine) oltre a diversi attrezzi da scasso, radio ricetrasmittenti, kit per la produzione di targhe clonate e due autovetture con il colore della carrozzeria alterato da una pellicola protettiva applicata al fine di rendere difficoltosa l’identificazione del veicolo. In manette sono finiti G.I. di 42 anni, S.M. di 36 anni e V.D. di anni 45, tutti con precedenti penali. Nella giornata di lunedì 8 febbraio, su richiesta del PM Chantal Dameglio, l’arresto è stato convalidato dall'autorità giudiziaria competente che ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere per uno dei tre arrestati, per le ipotesi di reato di ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e falsificazione di targhe, mentre per gli altri due é stato disposto l’obbligo di dimora.

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