Una tavola vuota in piazza: la protesta silenziosa dei baristi di Oleggio

“9 marzo 2020: tutto andrà bene. 26 ottobre 2020: tutto andrà a male”. Una tavolata con tante sedie, ciascuna con il logo del bar o del ristorante. Una tavolata vuota, in piazza Martiri, nel cuore pulsante della città. Così i ristoratori di Oleggio hanno deciso di esprimere la propria disapprovazione in merito alle regole dell’ultimo Dpcm.

«Anche noi piccoli comuni soffriamo di questa situazione, la nostra non vuole essere una manifestazione polemica, ma un modo pacifico per esprimere una opinione – dice Andrea Apicella, proprietario di un bar, a nome del gruppo oleggese – Nei mesi passati siamo riusciti a lavorare rispettando tutte le regole e lo stavamo facendo anche adesso».

 

 

La tavola rimarrà in piazza per qualche giorno, come segnale forte e concreto. E a condividere l’iniziativa anche l’amministrazione. «Non siamo contro le norme restrittive, sappiamo come la situazione sia complicata – dicono il sindaco Andrea Baldassini e l’assessore Diego Bellini – non crediamo che queste siano regole utili in questo momento, è un palliativo che pero non è risolutivo. Chiediamo però al governo un intervento serio, come Comune nei mesi passari abbiamo messo a disposizione 300mila euro, ora serve un aiuto concreto».

Nel periodo estivo l’amministrazione ha ampliato i dehors, ha posizionato la filodiffusione per creare comunque una bella atmosfera «abbiamo aiutato i nostri ristoratori. E non abbiamo avuto contagi, la colpa ora non è imputabile ai bar o ai ristoranti»

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Una tavola vuota in piazza: la protesta silenziosa dei baristi di Oleggio

“9 marzo 2020: tutto andrà bene. 26 ottobre 2020: tutto andrà a male”. Una tavolata con tante sedie, ciascuna con il logo del bar o del ristorante. Una tavolata vuota, in piazza Martiri, nel cuore pulsante della città. Così i ristoratori di Oleggio hanno deciso di esprimere la propria disapprovazione in merito alle regole dell’ultimo Dpcm. «Anche noi piccoli comuni soffriamo di questa situazione, la nostra non vuole essere una manifestazione polemica, ma un modo pacifico per esprimere una opinione - dice Andrea Apicella, proprietario di un bar, a nome del gruppo oleggese - Nei mesi passati siamo riusciti a lavorare rispettando tutte le regole e lo stavamo facendo anche adesso».     La tavola rimarrà in piazza per qualche giorno, come segnale forte e concreto. E a condividere l’iniziativa anche l’amministrazione. «Non siamo contro le norme restrittive, sappiamo come la situazione sia complicata - dicono il sindaco Andrea Baldassini e l’assessore Diego Bellini - non crediamo che queste siano regole utili in questo momento, è un palliativo che pero non è risolutivo. Chiediamo però al governo un intervento serio, come Comune nei mesi passari abbiamo messo a disposizione 300mila euro, ora serve un aiuto concreto». Nel periodo estivo l’amministrazione ha ampliato i dehors, ha posizionato la filodiffusione per creare comunque una bella atmosfera «abbiamo aiutato i nostri ristoratori. E non abbiamo avuto contagi, la colpa ora non è imputabile ai bar o ai ristoranti»

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