Una torta per l’anniversario del cavalcavia. Il Pd: «Compleanno amaro per Novara»

La provocazione dei dem a un anno dalla chiusura. Il capogruppo Fonzo: «In consiglio comunale era stata promessa la riapertura entro il 30 settembre e noi abbiamo espresso le nostre perplessità a riguardo»

Una torta decorata con una candelina raffigurante il numero uno, simbolo dei dodici mesi trascorsi dalla chiusura del cavalcavia. Non una festa di compleanno, ma un gesto provocatorio del gruppo consiliare del Partito Democratico a un anno esatto dalla chiusura del cavalcavia XXV Aprile in seguito al crollo del terrapieno.

Una «celebrazione», così è stata definita, per evidenziare, a detta dei consiglieri, le mancate promesse fatte dal sindaco di Novara, Alessandro Canelli, e dall’assessore ai Lavori pubblici, Rocco Zoccali, che avevano indicato la riapertura del cavalcavia entro il 30 settembre.

A prendere parola il capogruppo, Nicola Fonzo: «In consiglio comunale era stata promessa la riapertura entro il 30 settembre e noi abbiamo subito espresso le nostre perplessità a riguardo. Oggi ovviamente non siamo contenti di aver avuto ragione, ma i fatti lo dimostrano. Intanto, quando si fanno lavori pubblici non si possono fare promesse di apertura. Questa situazione si aggiunge all’incertezza sulla situazione del ponte del Terdoppio, perché anche in questo caso abbiamo registrato segnali negativi dovuti all’eccessivo carico di veioli con l’apertura in un solo senso, oltre agli interventi sul cavalcavia di Porta Milano, dove stiamo pagando più del dovuto a causa del ritardo dei lavori. L’incapacità della giunta Canelli è qua da vedersi».

Cinzia Spilinga ha commentato: «Non è una festa di compleanno a sorpresa, purtroppo. A volte avere ragione non è positivo, avremmo preferito avere torto e che Novara avesse una viabilità più decente».

Milù Allegra ha quindi sottolineato la mancanza di un piano alternativo efficace: «Quando è stata riunita la commissione urgente, l’assessore Zoccali aveva detto che a maggio avrebbero aperto. Ovviamente sapevamo che questo non sarebbe accaduto, da questo problema si poteva uscire meglio se solo ci fosse stato un piano alternativo efficace. La gente oggi è costretta a partire un’ora prima al mattino».

Rossano Pirovano ha concluso: «Chiaramente questa non è una festa, oggi arriviamo in maniera provocatoria con la candelina. Il sindaco ci aveva quasi deriso di fronte alle nostre perplessità sulla promessa di riapertura. Non è che siamo stati profeti, era evidente: gare da fare, tempi tecnici che necessitano del suo tempo. Sono circa due settimane che qui non lavora nessuno e c’è da fare un lavoro non di poco conto. Qui manca la strategia e Canelli, come tutta la sua giunta, in questo momento sta andando a tentativi. Consideriamo sempre che sono previsti altri sei mesi di lavoro sul cavalcavia di Porta Milano una volta risolta la situazione del XXV Aprile. Oggi è un compleanno amaro per questa città».

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Fabio Silvestre

Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.

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2 risposte

  1. Non so se per incapacità, certamente per faciloneria si dettati tempi che apertura che stanno in piedi solo sulla carta. Va bene avere una maggioranza in comune ampia e appiattita sulle posizioni del Primo cittadino, ma questo non lo mette al riparo da critiche e accuse di pressapochismo. Per chi amministra da anni la cosa pubblica, dovrebbe essere chiaro che non è mai opportuno fissare i tempi del fine lavoro di opere che presentano sempre delle possibili varianti dettate da imprevisti e non auspicati “fatti nuovi”. Ma la corsa sfrenata al consenso e la voglia di dimostrare l’efficacia della macchina amministrativa, facilmente si ritorce contro il decisionismo un tanto al chilo.

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Una torta per l’anniversario del cavalcavia. Il Pd: «Compleanno amaro per Novara»

La provocazione dei dem a un anno dalla chiusura. Il capogruppo Fonzo: «In consiglio comunale era stata promessa la riapertura entro il 30 settembre e noi abbiamo espresso le nostre perplessità a riguardo»

Una torta decorata con una candelina raffigurante il numero uno, simbolo dei dodici mesi trascorsi dalla chiusura del cavalcavia. Non una festa di compleanno, ma un gesto provocatorio del gruppo consiliare del Partito Democratico a un anno esatto dalla chiusura del cavalcavia XXV Aprile in seguito al crollo del terrapieno.

Una «celebrazione», così è stata definita, per evidenziare, a detta dei consiglieri, le mancate promesse fatte dal sindaco di Novara, Alessandro Canelli, e dall’assessore ai Lavori pubblici, Rocco Zoccali, che avevano indicato la riapertura del cavalcavia entro il 30 settembre.

A prendere parola il capogruppo, Nicola Fonzo: «In consiglio comunale era stata promessa la riapertura entro il 30 settembre e noi abbiamo subito espresso le nostre perplessità a riguardo. Oggi ovviamente non siamo contenti di aver avuto ragione, ma i fatti lo dimostrano. Intanto, quando si fanno lavori pubblici non si possono fare promesse di apertura. Questa situazione si aggiunge all’incertezza sulla situazione del ponte del Terdoppio, perché anche in questo caso abbiamo registrato segnali negativi dovuti all’eccessivo carico di veioli con l’apertura in un solo senso, oltre agli interventi sul cavalcavia di Porta Milano, dove stiamo pagando più del dovuto a causa del ritardo dei lavori. L’incapacità della giunta Canelli è qua da vedersi».

Cinzia Spilinga ha commentato: «Non è una festa di compleanno a sorpresa, purtroppo. A volte avere ragione non è positivo, avremmo preferito avere torto e che Novara avesse una viabilità più decente».

Milù Allegra ha quindi sottolineato la mancanza di un piano alternativo efficace: «Quando è stata riunita la commissione urgente, l’assessore Zoccali aveva detto che a maggio avrebbero aperto. Ovviamente sapevamo che questo non sarebbe accaduto, da questo problema si poteva uscire meglio se solo ci fosse stato un piano alternativo efficace. La gente oggi è costretta a partire un’ora prima al mattino».

Rossano Pirovano ha concluso: «Chiaramente questa non è una festa, oggi arriviamo in maniera provocatoria con la candelina. Il sindaco ci aveva quasi deriso di fronte alle nostre perplessità sulla promessa di riapertura. Non è che siamo stati profeti, era evidente: gare da fare, tempi tecnici che necessitano del suo tempo. Sono circa due settimane che qui non lavora nessuno e c’è da fare un lavoro non di poco conto. Qui manca la strategia e Canelli, come tutta la sua giunta, in questo momento sta andando a tentativi. Consideriamo sempre che sono previsti altri sei mesi di lavoro sul cavalcavia di Porta Milano una volta risolta la situazione del XXV Aprile. Oggi è un compleanno amaro per questa città».

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Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.