Un paio di impronte, quella del palmo della mano e dell’indice della mano sinistra, lasciate sul davanzale di una finestra del pianerottolo di un condominio da dove il ladro era passato per raggiungere un balcone che gli aveva permesso di introdursi in un appartamento dove aveva messo a segno un furto di vari preziosi e oggetti di valore. Tutto era accaduto lo scorso febbraio in centro città. Durante il sopralluogo gli agenti della Scientifica avevano individuato quelle impronte e da lì era partita l’indagine per verificare se potessero portare a qualche persona già “conosciuta”.
Ed è stato così che gli agenti sono arrivati ad identificare, e denunciare, un minorenne di origini slave, già destinatario di varie denunce per furti aggravati ed altri reati, sempre contro il patrimonio, commessi in varie città del nord Italia, tra cui Venezia, Padova e Rovigo.