Uno psicologo di base per tutti i piemontesi. È questa la proposta di legge promossa dal gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione. In Lombardia questa figura professionale è stata discussa lo scorso 18 gennaio a seguito dell’approvazione della mozione di un consigliere regionale, mentre in Campania e in Puglia è già presente.
Se il disegno di legge venisse approvato, il Piemonte sarebbe la quarta regione in Italia a istituire lo psicologo di base a disposizione degli utenti attarverso il servizio sanitario nazionale.
«Il Covid ha fatto deflagrare una situazione presente nella nostra società – commenta il consigliere del Pd e vice presidente della commissione Sanità, Domenico Rossi -. Angoscia e paura caratterizzano, purtroppo, il nostro tempo, soprattutto tra i più giovani. Il futuro, già prima del Covid, aveva assunto segni di incertezza e, per troppi, da promessa si è trasformato in minaccia.La pandemia rende, dunque, urgente un intervento che deve provare a dare una risposta al crescente disagio esploso in questi due anni di pandemia e denunciato più volte e con forza da medici, pediatri e psicologi. Per questo la nostra proposta di legge, a prima firma del collega Daniele Valle, rappresenta uno strumento fondamentale e non rinviabile».
Nella ricerca alla base della proposta di legge è emerso che nell’ultimo anno le richieste di aiuto agli psicologi sono aumentate del 40%. «E’ assodato, ormai, che la salute di un individuo e di una comunità debba essere valutata tenendo conto anche il benessere psicologico, perciò anche i servizi del sistema sanitario devono tenerne conto – prosegue Rossi -. L’incremento di richieste di assistenza dimostrano la necessità di inserire la figura di uno Psicologo di Base nel Distretto Socio Sanitario per l’attività di assistenza primaria. Proprio la sinergia con medici di famiglia e pediatri rappresenta il valore aggiunto necessario per intercettare il malessere e programmare per tempo il supporto psicologico necessario».
Secondo Rossi i fondi del Pnrr possono essere decisivi: «Queste risorse non possono e non devono essere destinate soltanto alla ristrutturazione di immobili, bensì a una vera e propria riforma dei servizi offerti al cittadino. Pensiamo ad esempio alle Case di Comunità che potrebbero essere il luogo ideale per ospitare la figura dello psicologo di base territoriale. Se è vero che sono soprattutto gli adolescenti e i minorenni ad aver sofferto della distorsione dei rapporti sociali dovuti alla pandemia, secondo diversi studi più del 50% della popolazione ha riscontrato ripercussioni sul proprio stato emotivo. Intervenire per tempo significa prevenire drammatiche ricadute sociali e costi per il servizio sanitario».
La proposta di legge è stata accolta favorevolmente anche dalla dottoressa Giuliana Ziliotto, psicologa psicoterapeuta, già responsabile per l’Ordine degli Psicologi a Novara, la quale ha lavorato per molti anni nei servizi psicologici territoriali e ospedalieri. (leggi qui l’articolo completo)