Si avvia giovedì 14 ottobre la campagna vaccinale anti-influenzale in Piemonte, da quest’anno con alcune novità: l’estensione ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni con uno nuovo vaccino speciale spray, e la possibilità di combinare due iniezioni vaccinali, quella contro l’influenza e la terza dose anti-Covid, per coloro a cui è prevista. La vaccinazione antinfluenzale interessa, sostanzialmente, come lo scorso anno le persone con più di 60 anni. È gratuita per tutte le persone previste dalla campagna. Per farla occorre rivolgersi al proprio medico di famiglia.
Intervenendo alla conferenza stampa di presentazione il presidente regionale Alberto Cirio ha spiegato: «Siamo tra le prime Regioni in Italia ad avviare la campagna anti-influenzale con 165mila vaccini in più dell’anno scorso, in 5 diverse tipologie e acquistati presso 4 case farmaceutiche. È un modo ulteriore di mettere in sicurezza la popolazione. Per questo abbiamo impegnato un investimento di 9 milioni di euro per dosi che costano dai 6,85 euro della tetravalente di uso generalizzato ai 25 euro per i vaccini specifici destinati agli ultrafragili».
«Le vaccinazioni avverranno presso gli studi dei quasi 3 mila medici di famiglia piemontesi, i quali troveranno le dosi nelle farmacie presso cui è già iniziata la distribuzione, secondo l’accordo appena siglato con le rispettive associazioni. Quest’anno – ha spiegato l’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi – abbiamo provveduto all’acquisto di 1,1 milioni di dosi per evitare i ritardi dello scorso anno e ampliare la platea dei vaccinati». Sono inclusi 10.000 nuovi vaccini spray per i bambini e 40.000 nuove tipologie di vaccini per persone fragili e ultrafragili.
Nel 2020 furono infatti vaccinati 935 mila piemontesi, già in netto aumento rispetto ai 713 mila del 2019.
«Vaccinarsi anche contro l’influenza quest’anno è particolarmente importante» ha aggiunto Icardi, a cui ha fatto eco il dottor Roberto Venesia, segretario generale di Fimmg Piemonte (sindacato dei medici di famiglia): «L’anno scorso non c’è stata quasi nessuna influenza e la popolazione non ha potuto sviluppare le opportune difese immunitarie: si può pensare che la platea a rischio sia più ampia. Inoltre va scongiurato il rischio di una nuova epidemia in concomitanza con il Covid». Il medico, spiegando che sono ormai 25 anni che si effettuano le vaccinazioni contro l’influenza, ha messo sull’avviso: «È una malattia da non sottovalutare poiché l’80% delle complicanze gravi e anche dei decessi avviene tra le persone anziane a prescindere dal loro stato di salute».
L’influenza rappresenta un serio problema di sanità pubblica e si colloca tra le prime 10 principali cause di morte in Italia; ogni anno interessa tra il 4 ed il 12% della popolazione.
SI INIZIA CON GLI OVER 80
I primi ad essere sottoposti alla immunizzazione contro l’influenza stagionale presso gli studi dei medici saranno gli over85, una platea di circa 150 mila persone in tutta la regione, più 30 mila nelle Rsa.
Le ditte fornitrici hanno già consegnato le dosi necessarie per questa fascia, che sono in distribuzione presso le farmacie territoriali, dove i medici possono ritirare i quantitativi necessari per i propri pazienti.
Via via che arriveranno le ulteriori forniture si proseguirà seguendo le classi di età e le categorie previste dalle disposizioni nazionali. Si tratta degli over 60, bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, persone fragili, personale sanitario, donne in gravidanza e nel post partum, ospiti di Rsa, famigliari di soggetti ad alto rischio, addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo, donatori di sangue e personale che per motivi di lavoro è in contatto con animali.
CO-SOMMINISTRAZIONE ANTI-INFLUENZALE E ANTI COVID
Con l’avvio della campagna anti-influenzale partirà anche la possibilità della co-somministrazione del vaccino anti-influenzale con quello anti-Covid, che prevede due distinte iniezioni nella stessa seduta. La co-somministrazione sarà possibile negli studi dei medici che hanno aderito come vaccinatori anche alla campagna contro il coronavirus. I vaccini utilizzati saranno quelli a m-rna, Pfizer e Moderna.
Il medico avrà la possibilità di controllare sulla piattaforma informatica se il proprio paziente ha già ricevuto la terza dose o ha già una prenotazione presso l’Asl.
Presso gli hub vaccinali delle Asl continueranno invece ad essere convocati coloro che non hanno un medico di famiglia che vaccina contro il Covid presso il proprio studio.
VACCINAZIONI IN FARMACIA PER EXTRA LEA
La vaccinazione anti-influenzale gratuita è per le presone previste dai “Lea”, i Livelli essenziali di assistenza, ovvero le categorie prima citate. «C’è una bozza di accordo – ha concluso Icardi – per permettere ai farmacisti che sono già vaccinatori di effettuare le iniezioni a pagamento a persone non comprese nei Lea ma che vogliano immunizzarsi contro l’influenza».