Vaccino AstraZeneca sospeso. Nessuna indicazione da Asl ai prenotati

Vaccino AstraZeneca sospeso. Nessuna indicazione da Asl ai prenotati. L’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha deciso «in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema», il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca «su tutto il territorio nazionale».

«Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso – annuncia l’agenzia che «in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose».

La Regione comunica il blocco per 48 ore in attesa del pronunciamento dell’Ema, ma per il momento da Asl Novara non sono pervenute indicazioni sui vaccini che dovrebbero essere somministrati domani (16 marzo) al Pala Verdi.

«Procedere con la campagna vaccinale è una assoluta priorità perché il vaccino rappresenta l’unica vera arma per superare l’emergenza che stiamo vivendo da più di un anno ormai – dicono il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi. -. In Piemonte andremo avanti continuando e completando le somministrazioni agli over 80 su cui stiamo usando i vaccini Pfizer e Moderna, gli stessi con cui a partire da domani daremo il via alla vaccinazione degli oltre 6 mila disabili nelle strutture residenziali e semiresidenziali piemontesi. Intanto oggi con il supporto dei medici di famiglia è partita la raccolta delle preadesioni anche per i soggetti estremamente vulnerabili e i disabili gravi per i quali sono previsti sempre i vaccini Pfizer e Moderna. Per quanto riguarda invece AstraZeneca, che è stato usato finora per le forze dell’ordine e il personale docente e non docente, abbiamo sentito il ministro Speranza e sospenderemo le somministrazioni per 48 ore in attesa del pronunciamento dell’Ema. Di certo questa non è una buona notizia per il Paese, ma non possiamo che augurarci che questo momento venga superato al più presto e che la campagna vaccinale possa proseguire al meglio perché rappresenta uno strumento indispensabile per tornare alla normalità».

Alla luce della decisione assunta oggi dall’Aifa e dell’ampliamento della campagna vaccinale, che a breve coinvolgerà numeri sempre più importanti della popolazione, la Regione Piemonte ha anche deciso di costituire all’interno della sua Unità di crisi un Gruppo sanitario di supporto alla somministrazione vaccini, per assistere le Asl, i medici e i punti vaccinali del territorio e fornire tutte le informazioni necessarie ad affrontare eventuali momenti di criticità, come accaduto ieri in provincia di Biella. Sarà costituito dalla responsabile piemontese di farmacovigilanza Laura Poggi, dai responsabili dell’emergenza Covid-19 e del Settore Prevenzione della Regione Piemonte, Gianfranco Zulian e Bartolomeo Griglio, e dal commissario dell’Area giuridico amministrativa dell’Unità di crisi Antonio Rinaudo.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Vaccino AstraZeneca sospeso. Nessuna indicazione da Asl ai prenotati

Vaccino AstraZeneca sospeso. Nessuna indicazione da Asl ai prenotati. L’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha deciso «in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema», il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca «su tutto il territorio nazionale».

«Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso – annuncia l’agenzia che «in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose».

La Regione comunica il blocco per 48 ore in attesa del pronunciamento dell’Ema, ma per il momento da Asl Novara non sono pervenute indicazioni sui vaccini che dovrebbero essere somministrati domani (16 marzo) al Pala Verdi.

«Procedere con la campagna vaccinale è una assoluta priorità perché il vaccino rappresenta l’unica vera arma per superare l’emergenza che stiamo vivendo da più di un anno ormai – dicono il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi. -. In Piemonte andremo avanti continuando e completando le somministrazioni agli over 80 su cui stiamo usando i vaccini Pfizer e Moderna, gli stessi con cui a partire da domani daremo il via alla vaccinazione degli oltre 6 mila disabili nelle strutture residenziali e semiresidenziali piemontesi. Intanto oggi con il supporto dei medici di famiglia è partita la raccolta delle preadesioni anche per i soggetti estremamente vulnerabili e i disabili gravi per i quali sono previsti sempre i vaccini Pfizer e Moderna. Per quanto riguarda invece AstraZeneca, che è stato usato finora per le forze dell’ordine e il personale docente e non docente, abbiamo sentito il ministro Speranza e sospenderemo le somministrazioni per 48 ore in attesa del pronunciamento dell’Ema. Di certo questa non è una buona notizia per il Paese, ma non possiamo che augurarci che questo momento venga superato al più presto e che la campagna vaccinale possa proseguire al meglio perché rappresenta uno strumento indispensabile per tornare alla normalità».

Alla luce della decisione assunta oggi dall’Aifa e dell’ampliamento della campagna vaccinale, che a breve coinvolgerà numeri sempre più importanti della popolazione, la Regione Piemonte ha anche deciso di costituire all’interno della sua Unità di crisi un Gruppo sanitario di supporto alla somministrazione vaccini, per assistere le Asl, i medici e i punti vaccinali del territorio e fornire tutte le informazioni necessarie ad affrontare eventuali momenti di criticità, come accaduto ieri in provincia di Biella. Sarà costituito dalla responsabile piemontese di farmacovigilanza Laura Poggi, dai responsabili dell’emergenza Covid-19 e del Settore Prevenzione della Regione Piemonte, Gianfranco Zulian e Bartolomeo Griglio, e dal commissario dell’Area giuridico amministrativa dell’Unità di crisi Antonio Rinaudo.

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