Vandali danneggiano la fontana delle Poste. Il sindaco si sfoga su Facebook

Uno sfogo, il primo che il sindaco Canelli affida pubblicamente ai social, che ha raccolto 987 like e numerosi commenti di solidarietà, ma anche molte critiche

«Canestri rotti, rifiuti abbandonati, vandalismi gratuiti, giochi spaccati, schiamazzi notturni, fontane appositamente bloccate, deiezioni canine non raccolte». Inizia così il lungo post che il sindaco di Novara Alessadro Canelli ha pubblicato ieri sera sulla propria pagina Facebook. Una condanna nei confronti di chi si diverte a mettere in atto gesti incivili rovinando il bene comune. Motivo dell’uscita, un danno volontario alla fontana delle Poste in viale IV Novembre, nota anche come fontana del Barlocchi, nel cuore della movida novarese.

«Questi sono solo alcuni esempi di come da anni anche nella nostra comunità ci siano persone incivili ed irriguardose (per fortuna poche) che dimostrano un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti degli altri concittadini e per la cosa pubblica in genere – prosegue il post -. Ieri abbiamo scoperto che la fontana delle Poste ha smesso di funzionare: dal sopralluogo immediato dei tecnici è emerso che erano stati infilati di proposito, nelle griglie e nell’impianto, rami, fiori e altre cose trovate per strada. Personalmente credo che gesti incivili come questo e come altri facciano del male alla città in generale, ma anche a coloro che li compiono. Spiace vedere che il lavoro degli altri per alcune persone valga poco o niente. Aumenteremo i controlli, ma mi auguro soprattutto che i responsabili di tutto questo, la prossima volta, si facciano un bell’esame di coscienza prima di rovinare le cose di tutti noi».

Uno sfogo, peraltro il primo che il sindaco Canelli affida pubblicamente ai social, che ha raccolto 987 like e numerosi commenti di solidarietà, ma anche critiche. Molti, infatti, hanno sottolineato «la mancanza di controlli e di vigili che non esistono a Novara» altri «delle continue risse nei locali di piazza martiri» e «di quello che succede in centro la sera. Non siamo liberi di passeggiare nella nostra città».

Alcuni utenti ne hanno “approfittato” per segnalare situazioni pericolose in altre zone di Novara: «Nella salitina dietro l’asilo San Lorenzo c’è un sempre un ricettacolo di bottiglie rotte»; «in zona Sacro Cuore via Sesalli ultimamente è invivibile tra schiamazzi e motorini a tutta manetta fino alle 3 di notte»; «se questo accade in pieno centro cittadino, bisognerebbe fare qualche sopraluogo nelle periferie, fare una lista delle cose che non vanno e dei luoghi dove vengono abbandonati dei rifiuti sarebbe troppo lunga»; «al parchetto di via Caviggioli vetri rotti di birra, ringhiere degli scivolo pericolanti e chiodi sporgenti»; «in via delle Rosette, il parchetto nuovo è un’immondizia unica, hanno rotto anche la porta dello sgambatoio»; «al Torrione davanti all’asilo ci sono un sacco di bottiglie rotte per non parlare di tutto il resto».

Qualcuno suggerisce di «mettere telecamere, addebitare i costi, fare pulire da loro e naturalmente multe salatissime».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Uno sfogo, il primo che il sindaco Canelli affida pubblicamente ai social, che ha raccolto 987 like e numerosi commenti di solidarietà, ma anche molte critiche

«Canestri rotti, rifiuti abbandonati, vandalismi gratuiti, giochi spaccati, schiamazzi notturni, fontane appositamente bloccate, deiezioni canine non raccolte». Inizia così il lungo post che il sindaco di Novara Alessadro Canelli ha pubblicato ieri sera sulla propria pagina Facebook. Una condanna nei confronti di chi si diverte a mettere in atto gesti incivili rovinando il bene comune. Motivo dell'uscita, un danno volontario alla fontana delle Poste in viale IV Novembre, nota anche come fontana del Barlocchi, nel cuore della movida novarese.

«Questi sono solo alcuni esempi di come da anni anche nella nostra comunità ci siano persone incivili ed irriguardose (per fortuna poche) che dimostrano un'assoluta mancanza di rispetto nei confronti degli altri concittadini e per la cosa pubblica in genere - prosegue il post -. Ieri abbiamo scoperto che la fontana delle Poste ha smesso di funzionare: dal sopralluogo immediato dei tecnici è emerso che erano stati infilati di proposito, nelle griglie e nell'impianto, rami, fiori e altre cose trovate per strada. Personalmente credo che gesti incivili come questo e come altri facciano del male alla città in generale, ma anche a coloro che li compiono. Spiace vedere che il lavoro degli altri per alcune persone valga poco o niente. Aumenteremo i controlli, ma mi auguro soprattutto che i responsabili di tutto questo, la prossima volta, si facciano un bell'esame di coscienza prima di rovinare le cose di tutti noi».

Uno sfogo, peraltro il primo che il sindaco Canelli affida pubblicamente ai social, che ha raccolto 987 like e numerosi commenti di solidarietà, ma anche critiche. Molti, infatti, hanno sottolineato «la mancanza di controlli e di vigili che non esistono a Novara» altri «delle continue risse nei locali di piazza martiri» e «di quello che succede in centro la sera. Non siamo liberi di passeggiare nella nostra città».

Alcuni utenti ne hanno "approfittato" per segnalare situazioni pericolose in altre zone di Novara: «Nella salitina dietro l’asilo San Lorenzo c’è un sempre un ricettacolo di bottiglie rotte»; «in zona Sacro Cuore via Sesalli ultimamente è invivibile tra schiamazzi e motorini a tutta manetta fino alle 3 di notte»; «se questo accade in pieno centro cittadino, bisognerebbe fare qualche sopraluogo nelle periferie, fare una lista delle cose che non vanno e dei luoghi dove vengono abbandonati dei rifiuti sarebbe troppo lunga»; «al parchetto di via Caviggioli vetri rotti di birra, ringhiere degli scivolo pericolanti e chiodi sporgenti»; «in via delle Rosette, il parchetto nuovo è un’immondizia unica, hanno rotto anche la porta dello sgambatoio»; «al Torrione davanti all'asilo ci sono un sacco di bottiglie rotte per non parlare di tutto il resto».

Qualcuno suggerisce di «mettere telecamere, addebitare i costi, fare pulire da loro e naturalmente multe salatissime».

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