La pietra triangolare posizionata in piazza delle Erbe è stata deturpata con uno spray nero. Lo storico granito rappresenta tradizionalmente il cuore della città, il punto da cui è possibile misurare il centro di Novara dalle altre città. Da alcuni giorni sulla pietra è comparso uno scarabocchio, apparentemente senza alcun senso, ma che è comunque un atto vandalico.
«Gli uffici comunali non ne sapevano nulla, ma abbiamo subito inviato i tecnici per una verifica e un ripristino del granito – afferma l’assessora all’Arredo urbano Maria Cristina Stangalini -. Condanno fortemente questo gesto, convinta del fatto che l’autore nemmeno conosca il significato della pietra. Ciò non diminuisce la gravità del fatto».
Una vicenda “travagliata” quella della pietra triangolare. Tutti novaresi ricorderanno, infatti, il furto risalente ai primi giorni di gennaio del 1992 quando la pietra scomparve per poi essere “misteriosamente” ritrovata nel confessionale dal parroco della chiesa di Sant’Antonio il 18 dello stesso mese. Le cose non andarono esattamente in questo modo e la vicenda fu molto più complessa; sta di fatto, però, che il sacerdote restituì la pietra – qualcuno racconta che non fosse quella originale – che comunque venne ricollocata al suo posto, ma con un orientamento diverso dal precedente generando non pochi malumori tra i superstiziosi dell’epoca che alla pietra davano un significato magico.
Tre anni fa, poi, il vice sindaco Ivan De Grandis, allora consigliere comunale, aveva depositato una mozione per la valorizzazione della pietra affermando che «fa parte della storia, della cultura e soprattutto dell’offerta turistica della nostra città. Per il momento c’è solo un’idea di riqualificazione del sito, non ancora un progetto definito». Dal 2021 di quella mozione non se ne è saputo più nulla.
Una risposta
Il problema non è la pietra scarabocchiata, ma tutto il disastro che le sta attorno.