Varallo Pombia, si dimettono otto consiglieri. Il sindaco Pilone: «Qualcuno è stato coinvolto ma non avrebbe voluto»

È successo nella serata di ieri. Nominato il commissario prefettizio. Il vice sindaco De Galeazzi: «Mi sono dissociata da alcuni comportamenti pubblici del primo cittadino»

Otto consiglieri su dodici si dimettono, cade la giunta. È successo nella serata di ieri, 7 luglio, a Varallo Pombia dove sei esponenti della maggioranza e tre dell’opposizione hanno depositato le dimissioni.

Alla base della drastica decisione sembra ci fossero frizioni maturate nel tempo tra il sindaco Alberto Pilone e la sua stessa coalizione. Ma l’ormai ex primo cittadino, in carica da due mandati in scadenza a maggio 2022, non pare essere d’accordo. «Durante l’ultima seduta di consiglio qualcuno ha voluto far credere che io volessi chiudere il centro vaccinale che si trova nella palestra della scuola, ma non è così – afferma Pilone -. Inoltre nel pomeriggio di ieri si è svolta regolarmente la riunione di giunta e poi verso sera otto consiglieri, uno dietro l’altro, sono venuti in Comune a consegnare le dimissioni. Se ci fossero stati problemi arretrati, avrebbero potuto parlarmene prima. Qualcuno dei consiglieri mi ha detto di essere stato coinvolto dagli altri e che forse non avrebbe nemmeno voluto dimettersi: magari qualcuno in futuro si pentirà di averlo fatto».

Oltre ai tre consiglieri di minoranza Giovanni Giardina, Joshua Carlomagno e Davide Grazioli, si sono dimessi anche il vice sindaco Barbara De Galeazzi e i consiglieri di maggioranza Nazareno De Lorenzis, Mirko Damiani, Bruno Costola ed Elisa Bighinzoli. Contrari alla presa di posizione gli assessori Elena Chiappini e Sergio Praderio e il consigliere Massimo Silvestri.

«Mi spiace che tutto questo sia avvenuto mentre stavamo portando avanti progetti importanti come l’inaugurazione dell’area feste e la costituzione di una fondazione che potesse gestire la casa di riposo di proprietà della diocesi – prosegue Pilone -. Su quest’ultimo punto abbiamo solo fatto in tempo a mettere le basi e per lunedì prossimo era stato fissato un incontro in Curia per definire i dettagli. Invece niente».

Nel pomeriggio di oggi la prefettura ha nominato commissario il vice prefetto Marco Baldino il quale dovrà accompagnare il Comune alle prossime elezioni di ottobre. Cosa pensa di fare Pilone? «Per il momento è prematuro di sicuro non potrò più presentarmi come candidato sindaco perché ero al mio secondo mandato – conclude -. Potrei pensare di presentarmi all’interno di una lista oppure come aspirante sindaco a Pombia dove abito. Ma è tutto da vedere».

Da parte sua il vice sindaco De Galeazzi dichiara: «Non mi trovavo più con le idee iniziali del gruppo e credo non fosse solo una mia sensazione. Durante l’ultimo consiglio comunale mi sono dossociata da alcuni comportamenti che il sindaco ha avuto in pubblico. Dopo nove anni da vice, mi sarebbe piaciuta l’idea di candidarmi come sindaco, ma in questo momento sono molto confusa. Qualcuno ha pensato che sia stato tutto architettato e io abba già una lista pronta per ottobre: non c’è nulla di vero».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Varallo Pombia, si dimettono otto consiglieri. Il sindaco Pilone: «Qualcuno è stato coinvolto ma non avrebbe voluto»

È successo nella serata di ieri. Nominato il commissario prefettizio. Il vice sindaco De Galeazzi: «Mi sono dissociata da alcuni comportamenti pubblici del primo cittadino»

Otto consiglieri su dodici si dimettono, cade la giunta. È successo nella serata di ieri, 7 luglio, a Varallo Pombia dove sei esponenti della maggioranza e tre dell’opposizione hanno depositato le dimissioni.

Alla base della drastica decisione sembra ci fossero frizioni maturate nel tempo tra il sindaco Alberto Pilone e la sua stessa coalizione. Ma l’ormai ex primo cittadino, in carica da due mandati in scadenza a maggio 2022, non pare essere d’accordo. «Durante l’ultima seduta di consiglio qualcuno ha voluto far credere che io volessi chiudere il centro vaccinale che si trova nella palestra della scuola, ma non è così – afferma Pilone -. Inoltre nel pomeriggio di ieri si è svolta regolarmente la riunione di giunta e poi verso sera otto consiglieri, uno dietro l’altro, sono venuti in Comune a consegnare le dimissioni. Se ci fossero stati problemi arretrati, avrebbero potuto parlarmene prima. Qualcuno dei consiglieri mi ha detto di essere stato coinvolto dagli altri e che forse non avrebbe nemmeno voluto dimettersi: magari qualcuno in futuro si pentirà di averlo fatto».

Oltre ai tre consiglieri di minoranza Giovanni Giardina, Joshua Carlomagno e Davide Grazioli, si sono dimessi anche il vice sindaco Barbara De Galeazzi e i consiglieri di maggioranza Nazareno De Lorenzis, Mirko Damiani, Bruno Costola ed Elisa Bighinzoli. Contrari alla presa di posizione gli assessori Elena Chiappini e Sergio Praderio e il consigliere Massimo Silvestri.

«Mi spiace che tutto questo sia avvenuto mentre stavamo portando avanti progetti importanti come l’inaugurazione dell’area feste e la costituzione di una fondazione che potesse gestire la casa di riposo di proprietà della diocesi - prosegue Pilone -. Su quest’ultimo punto abbiamo solo fatto in tempo a mettere le basi e per lunedì prossimo era stato fissato un incontro in Curia per definire i dettagli. Invece niente».

Nel pomeriggio di oggi la prefettura ha nominato commissario il vice prefetto Marco Baldino il quale dovrà accompagnare il Comune alle prossime elezioni di ottobre. Cosa pensa di fare Pilone? «Per il momento è prematuro di sicuro non potrò più presentarmi come candidato sindaco perché ero al mio secondo mandato - conclude -. Potrei pensare di presentarmi all'interno di una lista oppure come aspirante sindaco a Pombia dove abito. Ma è tutto da vedere».

Da parte sua il vice sindaco De Galeazzi dichiara: «Non mi trovavo più con le idee iniziali del gruppo e credo non fosse solo una mia sensazione. Durante l’ultimo consiglio comunale mi sono dossociata da alcuni comportamenti che il sindaco ha avuto in pubblico. Dopo nove anni da vice, mi sarebbe piaciuta l’idea di candidarmi come sindaco, ma in questo momento sono molto confusa. Qualcuno ha pensato che sia stato tutto architettato e io abba già una lista pronta per ottobre: non c’è nulla di vero».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore