Verso una maxi Atl dell’Alto Piemonte: ipotesi di fusione con il Distretto turistico dei laghi

Se il progetto andasse in porto, l’ente raggiungerebbe numeri di assoluto rilievo: 6 milioni di presenze e 1,68 milioni di arrivi. Parere favorevole da parte dei presidenti dei due enti

Verso una maxi Atl dell’Alto Piemonte: ipotesi di fusione con il Distretto Turistico dei Laghi. L’Atl Terre Alto Piemonte è, infatti, stata fondata nel 2022 dall’unione tra l’Agenzia Turistica Locale del Novarese e quella di Biella-Valsesia-Vercelli, un’operazione dettata da un obbligo di legge che all’epoca aveva anche suscitato polemiche, soprattutto per l’esclusione dall’accordo del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola.

Oggi, però, si torna a parlare di una nuova fusione che potrebbe portare alla nascita di una nuova maxi Atl, integrando le due realtà dell’Alto Piemonte. Nella riunione dei soci del Distretto, tenutasi lo scorso 4 febbraio, è emerso un parere favorevole alla proposta.

Se il progetto andasse in porto, l’ente di promozione e accoglienza turistica raggiungerebbe numeri di assoluto rilievo: 6 milioni di presenze e 1,68 milioni di arrivi. Dal punto di vista geografico, la nuova Atl riunirebbe sotto un’unica gestione i due versanti piemontesi del Monte Rosa, mentre sul fronte del turismo internazionale diventerebbe la realtà leader in Piemonte, con 4,05 milioni di presenze dall’estero nel 2023, superando nettamente Turismo Torino che si è fermato a 2,8 milioni.

La possibile fusione potrebbe dunque rappresentare un’importante svolta per il turismo dell’Alto Piemonte, rafforzandone la competitività e la capacità di attrarre visitatori, soprattutto stranieri e ricalcando i confini della Camera di commercio Monte Rosa-Laghi-Alto Piemonte.

«Non possiamo che vedere con favore una fusione con il Distretto Turistico dei Laghi. Può rappresentare una strategia efficace per rafforzare l’identità dell’intero territorio dell’Alto Piemonte, rendendolo più competitivo a livello regionale – dichiara la presidente di Atl Terre dell’Alto Piemonte, Raffaella Afferni, a nome di tutto il CdA -. Unendo le forze, si uniranno le competenze, le risorse e i know-how migliorando l’efficienza complessiva; si riuscirà ad espandere il raggio d’azione e sarà sicuramente possibile presentarsi in modo compatto e unitario sui mercati nazionali e internazionali; sarà un’esperienza ancora una volta sfidante per tutti, ma che ci permetterà di essere più forti e di far sentire la nostra voce, sempre tenendo conto delle singole peculiarità di ogni area e delle differenze di ciascun territorio, con strategie ben definite e comuni. Si andrebbe infine a riunire la provincia di Novara, coi comuni novaresi che si affacciano sui due laghi, Orta e Maggiore, che ora sono di competenza turistica del Distretto».

«Abbiamo compiuto passi avanti, ora arriva la fase più difficile ma il territorio, se raggiungiamo l’obiettivo, potrà trarre vantaggi dalla nuova maxi Atl – ha affermato il presidente del Distretto, Francesco Gaiardelli, durante l’ultima Bit di Milano -. Siamo solo agli inizi di un lungo percorso e questa che arriva ora sarà la fase più complicata, pur tuttavia l’espressione unanime da parte dei soci. Siamo dinnanzi a un possibile cambiamento epocale che qualora, dovesse andare in porto come auspico, permetterebbe di dare vita ad un’Agenzia di promozione e accoglienza turistica di quadrante e più forte, anche sul fronte delle risorse messe a disposizione dalla Regione, e ancor più competitiva di quelle attuali. Il territorio del Vco potrebbe trarre enormi vantaggi».

«Ora affrontiamo la fase negoziale più difficile, durante la quale dovremo far inserire nel nascente statuto situazioni di peso come le presenze turistiche del Distretto, numeri questi che da anni pongono il Vco sul podio tra le aree turistiche del Piemonte, e il nostro know how – ha proseguito Gaiardelli -. Previsto un incontro in Regione, cui parteciperà anche l’altra Atl, per iniziare quella che si preannuncia essere una lunga trattativa. Il Vco è un territorio a vocazione prettamente turistica da ormai quasi due secoli, motivo per cui cercheremo di far valere la nostra esperienza, soprattutto sul tema della governance. L’obiettivo è quello di portare a casa il massimo dei risultati».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Verso una maxi Atl dell’Alto Piemonte: ipotesi di fusione con il Distretto turistico dei laghi

Se il progetto andasse in porto, l’ente raggiungerebbe numeri di assoluto rilievo: 6 milioni di presenze e 1,68 milioni di arrivi. Parere favorevole da parte dei presidenti dei due enti

Verso una maxi Atl dell’Alto Piemonte: ipotesi di fusione con il Distretto Turistico dei Laghi. L’Atl Terre Alto Piemonte è, infatti, stata fondata nel 2022 dall’unione tra l’Agenzia Turistica Locale del Novarese e quella di Biella-Valsesia-Vercelli, un’operazione dettata da un obbligo di legge che all’epoca aveva anche suscitato polemiche, soprattutto per l’esclusione dall’accordo del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola.

Oggi, però, si torna a parlare di una nuova fusione che potrebbe portare alla nascita di una nuova maxi Atl, integrando le due realtà dell’Alto Piemonte. Nella riunione dei soci del Distretto, tenutasi lo scorso 4 febbraio, è emerso un parere favorevole alla proposta.

Se il progetto andasse in porto, l’ente di promozione e accoglienza turistica raggiungerebbe numeri di assoluto rilievo: 6 milioni di presenze e 1,68 milioni di arrivi. Dal punto di vista geografico, la nuova Atl riunirebbe sotto un’unica gestione i due versanti piemontesi del Monte Rosa, mentre sul fronte del turismo internazionale diventerebbe la realtà leader in Piemonte, con 4,05 milioni di presenze dall’estero nel 2023, superando nettamente Turismo Torino che si è fermato a 2,8 milioni.

La possibile fusione potrebbe dunque rappresentare un’importante svolta per il turismo dell’Alto Piemonte, rafforzandone la competitività e la capacità di attrarre visitatori, soprattutto stranieri e ricalcando i confini della Camera di commercio Monte Rosa-Laghi-Alto Piemonte.

«Non possiamo che vedere con favore una fusione con il Distretto Turistico dei Laghi. Può rappresentare una strategia efficace per rafforzare l’identità dell’intero territorio dell’Alto Piemonte, rendendolo più competitivo a livello regionale – dichiara la presidente di Atl Terre dell’Alto Piemonte, Raffaella Afferni, a nome di tutto il CdA -. Unendo le forze, si uniranno le competenze, le risorse e i know-how migliorando l’efficienza complessiva; si riuscirà ad espandere il raggio d’azione e sarà sicuramente possibile presentarsi in modo compatto e unitario sui mercati nazionali e internazionali; sarà un’esperienza ancora una volta sfidante per tutti, ma che ci permetterà di essere più forti e di far sentire la nostra voce, sempre tenendo conto delle singole peculiarità di ogni area e delle differenze di ciascun territorio, con strategie ben definite e comuni. Si andrebbe infine a riunire la provincia di Novara, coi comuni novaresi che si affacciano sui due laghi, Orta e Maggiore, che ora sono di competenza turistica del Distretto».

«Abbiamo compiuto passi avanti, ora arriva la fase più difficile ma il territorio, se raggiungiamo l’obiettivo, potrà trarre vantaggi dalla nuova maxi Atl – ha affermato il presidente del Distretto, Francesco Gaiardelli, durante l’ultima Bit di Milano -. Siamo solo agli inizi di un lungo percorso e questa che arriva ora sarà la fase più complicata, pur tuttavia l’espressione unanime da parte dei soci. Siamo dinnanzi a un possibile cambiamento epocale che qualora, dovesse andare in porto come auspico, permetterebbe di dare vita ad un’Agenzia di promozione e accoglienza turistica di quadrante e più forte, anche sul fronte delle risorse messe a disposizione dalla Regione, e ancor più competitiva di quelle attuali. Il territorio del Vco potrebbe trarre enormi vantaggi».

«Ora affrontiamo la fase negoziale più difficile, durante la quale dovremo far inserire nel nascente statuto situazioni di peso come le presenze turistiche del Distretto, numeri questi che da anni pongono il Vco sul podio tra le aree turistiche del Piemonte, e il nostro know how – ha proseguito Gaiardelli -. Previsto un incontro in Regione, cui parteciperà anche l’altra Atl, per iniziare quella che si preannuncia essere una lunga trattativa. Il Vco è un territorio a vocazione prettamente turistica da ormai quasi due secoli, motivo per cui cercheremo di far valere la nostra esperienza, soprattutto sul tema della governance. L’obiettivo è quello di portare a casa il massimo dei risultati».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore