Veveri, sarà il Comune a realizzare le opere pubbliche di compensazione

Lo ha confermato l'assessore Mattiuz in Consiglio comunale rispondendo a un'interrogazione di Paladini (Pd). Entro il 2024 in arrivo il bosco urbano, un'area eventi e la pista ciclabile, per un costo inferiore alle polizze fidejussorie che Palazzo Cabrino provvederà a incassare

Con la società Amteco Spa sottoposta a procedura fallimentare sarà il Comune di Novara a farsi carico della realizzazione a Veveri delle cosiddette opere pubbliche di compensazione a margine del nuovo insediamento commerciale. In dirittura di arrivo – ma si parla entro il dicembre del 2024, quando scadrà la convenzione decennale – un bosco urbano, un’area eventi e la pista ciclabile, mentre nella zona dietro il distributore rimane valida la possibilità di dare vita a un centro cottura, altra infrastruttura della quale si parla da tempo, attraverso un partnerariato pubblico – privato. Lo ha confermato ieri mattina, giovedì 28 aprile, in Consiglio comunale l’assessore all’Urbanistica Valter Mattiuz rispondendo a un’interrogazione presentata dalla consigliera del Pd Sara Paladini.


Nella risposta, che lo stesso Mattiuz (nella foto) ha voluto definire «un po’ tecnica», è stata fatta una ricostruzione dei fatti. Fra i passaggi più recenti, quello del Comune lo scorso novembre, nel quale è stato intimato ad Amteco Spa di integrare il progetto esecutivo presentato nel dicembre 2019, a suo tempo oggetto di osservazioni da parte degli uffici comunali, accompagnato dalla richiesta di integrazioni e modifiche,


Stabilita come data ultima il 31 luglio prossimo e considerato che l’impegno non sarà rispettato dalla controparte vista la sua attuale situazione fallimentare, il Comune subentrerà nella realizzazione delle opere ancora mancanti, attraverso l’escussione di cinque polizze fidejussiorie (rispetto alle tredici originarie) del valore complessivo di 2 milioni e 57 mila euro, somma che andrà a coprire largamente i costi, attualmente quantificati in poco più di 1,85 milioni.

«Non sono soddisfatta – ha poi dichiarato Sara Paladini – Per il fatto che avete modificato quell’area immaginando un parco e cancellando di fatto il progetto originario, che prevedeva un asilo nido, di cui avete dichiarato non ci fosse necessità in città, salvo poi cercare risorse per edificarne uno nuovo. Avete cancellato un’area feste. Erano previste una serie di opere al servizio della città che di fatto sono state eliminate, sostituendole con un parco, che andrebbe anche bene ma… fantasia zero. State infiocchettando un regalo per il Natale del 2024 ma credo che quella scatola sarà vuota, come tutti i pacchi che ci avete lasciato».

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Veveri, sarà il Comune a realizzare le opere pubbliche di compensazione

Lo ha confermato l’assessore Mattiuz in Consiglio comunale rispondendo a un’interrogazione di Paladini (Pd). Entro il 2024 in arrivo il bosco urbano, un’area eventi e la pista ciclabile, per un costo inferiore alle polizze fidejussorie che Palazzo Cabrino provvederà a incassare

Con la società Amteco Spa sottoposta a procedura fallimentare sarà il Comune di Novara a farsi carico della realizzazione a Veveri delle cosiddette opere pubbliche di compensazione a margine del nuovo insediamento commerciale. In dirittura di arrivo – ma si parla entro il dicembre del 2024, quando scadrà la convenzione decennale – un bosco urbano, un’area eventi e la pista ciclabile, mentre nella zona dietro il distributore rimane valida la possibilità di dare vita a un centro cottura, altra infrastruttura della quale si parla da tempo, attraverso un partnerariato pubblico – privato. Lo ha confermato ieri mattina, giovedì 28 aprile, in Consiglio comunale l’assessore all’Urbanistica Valter Mattiuz rispondendo a un’interrogazione presentata dalla consigliera del Pd Sara Paladini.


Nella risposta, che lo stesso Mattiuz (nella foto) ha voluto definire «un po’ tecnica», è stata fatta una ricostruzione dei fatti. Fra i passaggi più recenti, quello del Comune lo scorso novembre, nel quale è stato intimato ad Amteco Spa di integrare il progetto esecutivo presentato nel dicembre 2019, a suo tempo oggetto di osservazioni da parte degli uffici comunali, accompagnato dalla richiesta di integrazioni e modifiche,


Stabilita come data ultima il 31 luglio prossimo e considerato che l’impegno non sarà rispettato dalla controparte vista la sua attuale situazione fallimentare, il Comune subentrerà nella realizzazione delle opere ancora mancanti, attraverso l’escussione di cinque polizze fidejussiorie (rispetto alle tredici originarie) del valore complessivo di 2 milioni e 57 mila euro, somma che andrà a coprire largamente i costi, attualmente quantificati in poco più di 1,85 milioni.

«Non sono soddisfatta – ha poi dichiarato Sara Paladini – Per il fatto che avete modificato quell’area immaginando un parco e cancellando di fatto il progetto originario, che prevedeva un asilo nido, di cui avete dichiarato non ci fosse necessità in città, salvo poi cercare risorse per edificarne uno nuovo. Avete cancellato un’area feste. Erano previste una serie di opere al servizio della città che di fatto sono state eliminate, sostituendole con un parco, che andrebbe anche bene ma… fantasia zero. State infiocchettando un regalo per il Natale del 2024 ma credo che quella scatola sarà vuota, come tutti i pacchi che ci avete lasciato».

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