Via i parcheggi interni dell’ospedale Maggiore: disagio per i dipendenti, problema per il piano della sosta

La questione nota da un paio di settimane è stata affrontata in commissione consiliare alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti sindacali

La questione dello “sfratto” dei dipendenti dell’ospedale Maggiore dal parcheggio interno è diventata una vera e propria querelle e oggi (martedì) è approdata in commissione consiliare alla quale hanno partecipato anche le rappresentanze sindacali. Domani mattina (mercoledì) il sindaco Alessandro Canelli e l’assessore alla Viabilità Raffaele Lanzo incontreranno i vertici di Nord Ovest Parcheggi (la società che gestisce il Musa, cioè i parcheggi blu e quelli a sbarra) per capire se sarà possibile trovare un punto di incontro.

I fatti. Lo scorso 27 febbraio, a seguito dei lavori di ampliamento del pronto soccorso e di alcune osservazioni dei Vigili del fuoco, la direzione generale dell’ospedale aveva deciso che dalla fine di marzo – posticipando poi al 10 giugno – i posteggi interni non sarebbero stati più utilizzabili da lunedì a venerdì, ma solo sabato, domenica e festivi. Un disagio per il personale ospedaliero, che si è visto privato di un diritto acquisito, ma anche un problema non di poco conto che si ripercuoterà sul sistema della sosta nel centro di Novara.

I dipendenti dell’ospedale – circa 3000, in particolare i turnisti, più o meno 500 – sono insorti (oltre un migliaio le firme raccolte) e i sindacati (prima Cgil e Uil, poi Nursind e Nursing Up, infine autonomamente Cisl) sono intervenuti con diverse proposte rivolte sia alla direzione ospedaliera che al Comune, alcune delle quali sono anche già state accettate.

L’amministrazione comunale, coinvolta quale ente pubblico chiamato a fare da tramite, sta facendo la sua parte, che in questo caso è anche la più complessa: persuadere Nord Ovest Parcheggi a destinare la parte finale dell’Allea (quella che viene utilizzata nelle ore mattutine dai pazienti fragili che vanno in ospedale per visite o cure) ai dipendenti dell’ospedale. Ai pazienti, a quel punto, sarebbe consentito fare uso dei posteggi interni.

«Si tratta circa 70 posti che a Nord Ovest Parcheggi fruttano 49 mila euro all’anno – ha spiegato l’assessore Lanzo -. Se venissero ceduti ai dipendenti a un abbonamento calmierato di 26 euro mensili, a conti fatti renderebbero 20 mila euro. La società è stata chiara: qualcuno deve provvedere alla differenza. Noi ci mettiamo a disposizione per non penalizzare nessuno, ma non sarà facile trovare un accordo». Premesse che non fanno presagire nulla di buono dall’incontro di domani.

Durante la commissione altre proposte e considerazioni, oltre a quelle già discusse, sono state avanzate dai rappresentanti sindacali (Milena Germano Nursing Up, Cristina Battelli Cgil, Andrea Zambelli Nursind, Diego Passero Uil) come proporre un carnet giornaliero piuttosto che un abbonamento mensile, oppure riservare solo una parte dei 70 posti disponibili, ma sempre a prezzo agevolato.

Polemiche dal rappresentante della Cisl, Mario Cannizzaro, che la scorsa settimana aveva chiesto l’aiuto del senatore di Fratelli d’Italia Gaetano Nastri: «Mi sarei aspettato che i 70 posteggi sull’Allea fossero già stati assegnati, non si capisce quale sia l’intenzione del Comune». Ha ribattuto Canelli: «L’incontro con Nord Ovest Parcheggi sarà domani, non possiamo avere risposte oggi. Non è questo il modo per instaurare un dialogo. Il Comune si è messo a disposizione perchè coinvolto dai sindacati, ma non dimentichiamo che questa situazione, che ha comunque risvolti sulla gestione dei parcheggi, riguarda i dipendenti di un’azienda privata».

Critico nei confronti dell’ospedale il consigliere del Pd, Rossano Pirovano: «Possibile che l’azienda spenda migliaia di euro per consulenze esterne (riferimento esplicito a quella per la revisione del piano economico della Città della salute, ndr) ma non ha a disposizione 30 mila euro per i propri dipendenti? È uno scandalo. Questa situazione non di responsabilità del Comune: l’ospedale sta commettendo un gravissimo errore».

Anche il suo capogruppo, Nicola Fonzo, ha sottolineato: «L’ospedale è l’azienda con più dipendenti in città dunque il problema è di tutti. Questa è una buona occasione per accelerare i tempi per la costruzione della Città della salute».

Tema ripreso dal capogruppo del M5S, Mario Iacopino: «Assurdo che l’ospedale abbia deciso di smantellare i posteggi senza trovare un’alternativa. E se oggi Nord Ovest Parcheggi ha tutto questo potere è perché nel 2019 l’amministrazione Canelli ha deciso di prorogare la gestione per altri otto anni. Bisogna rivedere il piano della sosta».

Un altro aspetto è stato specificato dalla consigliere dem, Milù Allegra: «Ci sono anche altri lavorati che non hanno mai avuto il parcheggio agevolato o a disposizione: se dobbiamo adottare delle agevolazioni, è giusto farlo anche per tutti. Il fatto è che in questo caso si sta cercando una soluzione perché prima c’era un diritto acquisito».

Il punto centrale l’ha però individuato il segretario Fp Cgil, Paolo Del Vecchio: «Se il direttore generale dell’ospedale avesse affrontato la questione in sede di contrattazione invece che con una comunicazione generica, non si sarebbe arrivati a questo punto con questo clima elettorale. Le motivazioni che vietano i parcheggi sono legittime, ma se la direzione le avesse comunicate in una riunione, le soluzioni le avremmo trovate nel luogo preposto. Il problema è che il personale sanitario è sotto pressione dal Covid in poi e questa situazione ha rappresentato la proverbiale goccia. Le 1000 firme raccolte fanno capire quale sia lo stato d’animo dei dipendenti».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Via i parcheggi interni dell’ospedale Maggiore: disagio per i dipendenti, problema per il piano della sosta

La questione nota da un paio di settimane è stata affrontata in commissione consiliare alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti sindacali

La questione dello “sfratto” dei dipendenti dell’ospedale Maggiore dal parcheggio interno è diventata una vera e propria querelle e oggi (martedì) è approdata in commissione consiliare alla quale hanno partecipato anche le rappresentanze sindacali. Domani mattina (mercoledì) il sindaco Alessandro Canelli e l’assessore alla Viabilità Raffaele Lanzo incontreranno i vertici di Nord Ovest Parcheggi (la società che gestisce il Musa, cioè i parcheggi blu e quelli a sbarra) per capire se sarà possibile trovare un punto di incontro.

I fatti. Lo scorso 27 febbraio, a seguito dei lavori di ampliamento del pronto soccorso e di alcune osservazioni dei Vigili del fuoco, la direzione generale dell’ospedale aveva deciso che dalla fine di marzo – posticipando poi al 10 giugno – i posteggi interni non sarebbero stati più utilizzabili da lunedì a venerdì, ma solo sabato, domenica e festivi. Un disagio per il personale ospedaliero, che si è visto privato di un diritto acquisito, ma anche un problema non di poco conto che si ripercuoterà sul sistema della sosta nel centro di Novara.

I dipendenti dell’ospedale – circa 3000, in particolare i turnisti, più o meno 500 – sono insorti (oltre un migliaio le firme raccolte) e i sindacati (prima Cgil e Uil, poi Nursind e Nursing Up, infine autonomamente Cisl) sono intervenuti con diverse proposte rivolte sia alla direzione ospedaliera che al Comune, alcune delle quali sono anche già state accettate.

L’amministrazione comunale, coinvolta quale ente pubblico chiamato a fare da tramite, sta facendo la sua parte, che in questo caso è anche la più complessa: persuadere Nord Ovest Parcheggi a destinare la parte finale dell’Allea (quella che viene utilizzata nelle ore mattutine dai pazienti fragili che vanno in ospedale per visite o cure) ai dipendenti dell’ospedale. Ai pazienti, a quel punto, sarebbe consentito fare uso dei posteggi interni.

«Si tratta circa 70 posti che a Nord Ovest Parcheggi fruttano 49 mila euro all’anno – ha spiegato l’assessore Lanzo -. Se venissero ceduti ai dipendenti a un abbonamento calmierato di 26 euro mensili, a conti fatti renderebbero 20 mila euro. La società è stata chiara: qualcuno deve provvedere alla differenza. Noi ci mettiamo a disposizione per non penalizzare nessuno, ma non sarà facile trovare un accordo». Premesse che non fanno presagire nulla di buono dall’incontro di domani.

Durante la commissione altre proposte e considerazioni, oltre a quelle già discusse, sono state avanzate dai rappresentanti sindacali (Milena Germano Nursing Up, Cristina Battelli Cgil, Andrea Zambelli Nursind, Diego Passero Uil) come proporre un carnet giornaliero piuttosto che un abbonamento mensile, oppure riservare solo una parte dei 70 posti disponibili, ma sempre a prezzo agevolato.

Polemiche dal rappresentante della Cisl, Mario Cannizzaro, che la scorsa settimana aveva chiesto l’aiuto del senatore di Fratelli d’Italia Gaetano Nastri: «Mi sarei aspettato che i 70 posteggi sull’Allea fossero già stati assegnati, non si capisce quale sia l’intenzione del Comune». Ha ribattuto Canelli: «L’incontro con Nord Ovest Parcheggi sarà domani, non possiamo avere risposte oggi. Non è questo il modo per instaurare un dialogo. Il Comune si è messo a disposizione perchè coinvolto dai sindacati, ma non dimentichiamo che questa situazione, che ha comunque risvolti sulla gestione dei parcheggi, riguarda i dipendenti di un’azienda privata».

Critico nei confronti dell’ospedale il consigliere del Pd, Rossano Pirovano: «Possibile che l’azienda spenda migliaia di euro per consulenze esterne (riferimento esplicito a quella per la revisione del piano economico della Città della salute, ndr) ma non ha a disposizione 30 mila euro per i propri dipendenti? È uno scandalo. Questa situazione non di responsabilità del Comune: l’ospedale sta commettendo un gravissimo errore».

Anche il suo capogruppo, Nicola Fonzo, ha sottolineato: «L’ospedale è l’azienda con più dipendenti in città dunque il problema è di tutti. Questa è una buona occasione per accelerare i tempi per la costruzione della Città della salute».

Tema ripreso dal capogruppo del M5S, Mario Iacopino: «Assurdo che l’ospedale abbia deciso di smantellare i posteggi senza trovare un’alternativa. E se oggi Nord Ovest Parcheggi ha tutto questo potere è perché nel 2019 l’amministrazione Canelli ha deciso di prorogare la gestione per altri otto anni. Bisogna rivedere il piano della sosta».

Un altro aspetto è stato specificato dalla consigliere dem, Milù Allegra: «Ci sono anche altri lavorati che non hanno mai avuto il parcheggio agevolato o a disposizione: se dobbiamo adottare delle agevolazioni, è giusto farlo anche per tutti. Il fatto è che in questo caso si sta cercando una soluzione perché prima c’era un diritto acquisito».

Il punto centrale l’ha però individuato il segretario Fp Cgil, Paolo Del Vecchio: «Se il direttore generale dell’ospedale avesse affrontato la questione in sede di contrattazione invece che con una comunicazione generica, non si sarebbe arrivati a questo punto con questo clima elettorale. Le motivazioni che vietano i parcheggi sono legittime, ma se la direzione le avesse comunicate in una riunione, le soluzioni le avremmo trovate nel luogo preposto. Il problema è che il personale sanitario è sotto pressione dal Covid in poi e questa situazione ha rappresentato la proverbiale goccia. Le 1000 firme raccolte fanno capire quale sia lo stato d’animo dei dipendenti».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore