Vicenda Sporting, il Pd presenta un esposto alla Procura: «Ci sono tutti gli elementi per agire»

Dal dibattito alle vie di fatto. Tiene banco il caso che ha visto la cacciata di Sport Management e l'affidamento a una nuova società

Il primo atto si è compiuto ieri, 13 luglio, in commissione consiliare (leggi qui). Il secondo questa mattina, quando i consiglieri del Pd hanno annunciato l’iniziativa legale. I fatti: lo scorso 1 luglio il Comune ha sollevato la società di Verona Sport Management dal ruolo di gestore dei servizi dell’impianto del Terdoppio in seguito a «gravi inadempienze»; nella stessa giornata, con un affidamento diretto, ha assegnato la gestione a una Ati costituita qualche giorno da Cls spa, cooperativa che per Sport Management svolgeva le pulizie, e Atena srls dopo che quest’ultima, il 30 giugno, aveva inviato un’email al Comune stesso manifestando «la volontà di gestire i servizi del complesso sportivo».

Una modalità che ha generato pesanti critiche da parte dell’opposizione la quale è passata alle vie di fatto: «Abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica perché riteniamo che ci siano tutti gli elementi per agire – ha dichiarato il candidato sindaco Nicola Fonzo -. Il silenzio del sindaco Canelli sulla vicenda non può passare inosservato. Lui ha il potere di mandare a casa l’assessore allo Sport Marina Chiarelli che è la responsabile di questo fatto nefasto: o la manda via oppure lui è più responsabile di lei. La difesa d’ufficio di soli due consiglieri (De Grandis e Andretta) evidenziano l’imbarazzo del resto della maggioranza».

«Questa situazione di emergenza è stata appositamente creata dall’assessore Chiarelli – ha detto Rossano Pirovano -. Non si può dire che tutto è precipitato a giugno quando noi abbiamo cominciato a presentare le problematiche già a ottobre. Se ci avessero ascoltati, ora lo scenario sarebbe diverso».

«Durante la commissione è stato disgustoso da parte dell’assessore ribaltare la questione sul dirigente comunale Santacroce: non ha risposto alle domande e ha sempre dato a lui la parola» ha aggiunto Milù Allegra.

«Come può permettersi il comune di Novara di affidare un palazzetto che ha risvolti internazionali a un soggetto di questo genere? Vediamo se i novaresi vogliono mettersi nelle mani di una persona che considerata la punta di diamante di Fratelli d’Italia» ha affermato l’ex sindaco Andrea Ballarè.

Così la consigliera Sara Paladini: «L’assessore Chiarelli ha ripetuto più volte che il Comune avrebbe pubblicato un bando. Invece si è affidata a un’email scritta in un italiano sgrammaticato. Quando la situazione scappa di mano si crea la somma urgenza e si fa credere di essere riusciti a risolvere tutti in un giorno. È la prima vola che il sindaco non partecipa a una commissione importante parlando al posto dei suoi assessori: questa volta si è fatto notare per la sua assenza».

Nel frattempo Sport Management si è mossa per impugnare l’atto di revoca del Comune. La gestione dei servizi è stata affidata a Cls e Atena fino al 30 settembre e non si sa cosa potrà succedere dal 1 ottobre in poi. Insomma, il terzo atto è ancora tutto da scrivere.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Dal dibattito alle vie di fatto. Tiene banco il caso che ha visto la cacciata di Sport Management e l’affidamento a una nuova società

Il primo atto si è compiuto ieri, 13 luglio, in commissione consiliare (leggi qui). Il secondo questa mattina, quando i consiglieri del Pd hanno annunciato l’iniziativa legale. I fatti: lo scorso 1 luglio il Comune ha sollevato la società di Verona Sport Management dal ruolo di gestore dei servizi dell’impianto del Terdoppio in seguito a «gravi inadempienze»; nella stessa giornata, con un affidamento diretto, ha assegnato la gestione a una Ati costituita qualche giorno da Cls spa, cooperativa che per Sport Management svolgeva le pulizie, e Atena srls dopo che quest’ultima, il 30 giugno, aveva inviato un’email al Comune stesso manifestando «la volontà di gestire i servizi del complesso sportivo».

Una modalità che ha generato pesanti critiche da parte dell’opposizione la quale è passata alle vie di fatto: «Abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica perché riteniamo che ci siano tutti gli elementi per agire – ha dichiarato il candidato sindaco Nicola Fonzo -. Il silenzio del sindaco Canelli sulla vicenda non può passare inosservato. Lui ha il potere di mandare a casa l’assessore allo Sport Marina Chiarelli che è la responsabile di questo fatto nefasto: o la manda via oppure lui è più responsabile di lei. La difesa d’ufficio di soli due consiglieri (De Grandis e Andretta) evidenziano l’imbarazzo del resto della maggioranza».

«Questa situazione di emergenza è stata appositamente creata dall'assessore Chiarelli - ha detto Rossano Pirovano -. Non si può dire che tutto è precipitato a giugno quando noi abbiamo cominciato a presentare le problematiche già a ottobre. Se ci avessero ascoltati, ora lo scenario sarebbe diverso».

«Durante la commissione è stato disgustoso da parte dell’assessore ribaltare la questione sul dirigente comunale Santacroce: non ha risposto alle domande e ha sempre dato a lui la parola» ha aggiunto Milù Allegra.

«Come può permettersi il comune di Novara di affidare un palazzetto che ha risvolti internazionali a un soggetto di questo genere? Vediamo se i novaresi vogliono mettersi nelle mani di una persona che considerata la punta di diamante di Fratelli d’Italia» ha affermato l'ex sindaco Andrea Ballarè.

Così la consigliera Sara Paladini: «L’assessore Chiarelli ha ripetuto più volte che il Comune avrebbe pubblicato un bando. Invece si è affidata a un’email scritta in un italiano sgrammaticato. Quando la situazione scappa di mano si crea la somma urgenza e si fa credere di essere riusciti a risolvere tutti in un giorno. È la prima vola che il sindaco non partecipa a una commissione importante parlando al posto dei suoi assessori: questa volta si è fatto notare per la sua assenza».

Nel frattempo Sport Management si è mossa per impugnare l’atto di revoca del Comune. La gestione dei servizi è stata affidata a Cls e Atena fino al 30 settembre e non si sa cosa potrà succedere dal 1 ottobre in poi. Insomma, il terzo atto è ancora tutto da scrivere.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore