Vicenda vecchio Novara Calcio, chiusa l’inchiesta. Cinque indagati verso il processo

La procura di Novara ha chiuso con cinque indagati l’inchiesta sul Novara Calcio 1908, società dichiarata fallita dal tribunale all’inizio dell’anno. Secondo i pm le cinque persone, fra cui l’ex rappresentante legale Leonardo Pavanati e il socio Marco Bonanno, che erano stati anche arrestati, sono a vario titolo coinvolte in reati di bancarotta fraudolenta, omessi versamenti all’erario, operazioni dolose consistite nel reiterato utilizzo di indebite compensazioni. L’avviso di chiusura delle indagini loro notificato nelle scorse settimane è l’atto formale che precede la richiesta di rinvio a giudizio e il probabile processo.

Si tratta della vicenda venuta alla ribalta delle cronache con le perquisizioni eseguite dalla polizia giudiziaria il 14 luglio dello scorso anno fra Granozzo, Novara e Monza, seguite poi il 28 luglio dagli arresti. Il momento clou di una serie di accertamenti partiti già l’anno precedente: nel corso del 2021, infatti, la procura volle vederci chiaro sulla mancata iscrizione della squadra azzurra alla serie C. Si scoprì poi che alcune compensazioni di debite nei confronti dell’erario (rigettate dalla stessa Federazione che le considerava non ammissibili) non erano mai andate a buon fine perchè Pavanati, con quello che gli investigatori ritengono un sistema di società a scatole cinesi, in realtà non vantava alcun credito per poter soddisfare l’erario. Successivamente la Guardia di Finanza ha sequestrato numerosi documenti per ricostruire l’attività economica dei vertici della società. E’ stata anche effettuata una perizia contabile e sequestrata per equivalente una somma di 1,5 milioni di euro. Più marginale la posizione degli altri tre indagati, fra cui il presidente e l’amministratore precedenti, finiti nel calderone sul presupposto che il debito fiscale sarebbe risalente nel tempo e andrebbe quindi a coprire il periodo in cui gestivano loro la società.

Tutti gli indagati respingono gli addebiti.

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Vicenda vecchio Novara Calcio, chiusa l’inchiesta. Cinque indagati verso il processo

La procura di Novara ha chiuso con cinque indagati l’inchiesta sul Novara Calcio 1908, società dichiarata fallita dal tribunale all’inizio dell’anno. Secondo i pm le cinque persone, fra cui l’ex rappresentante legale Leonardo Pavanati e il socio Marco Bonanno, che erano stati anche arrestati, sono a vario titolo coinvolte in reati di bancarotta fraudolenta, omessi versamenti all’erario, operazioni dolose consistite nel reiterato utilizzo di indebite compensazioni. L’avviso di chiusura delle indagini loro notificato nelle scorse settimane è l’atto formale che precede la richiesta di rinvio a giudizio e il probabile processo.

Si tratta della vicenda venuta alla ribalta delle cronache con le perquisizioni eseguite dalla polizia giudiziaria il 14 luglio dello scorso anno fra Granozzo, Novara e Monza, seguite poi il 28 luglio dagli arresti. Il momento clou di una serie di accertamenti partiti già l’anno precedente: nel corso del 2021, infatti, la procura volle vederci chiaro sulla mancata iscrizione della squadra azzurra alla serie C. Si scoprì poi che alcune compensazioni di debite nei confronti dell’erario (rigettate dalla stessa Federazione che le considerava non ammissibili) non erano mai andate a buon fine perchè Pavanati, con quello che gli investigatori ritengono un sistema di società a scatole cinesi, in realtà non vantava alcun credito per poter soddisfare l’erario. Successivamente la Guardia di Finanza ha sequestrato numerosi documenti per ricostruire l’attività economica dei vertici della società. E’ stata anche effettuata una perizia contabile e sequestrata per equivalente una somma di 1,5 milioni di euro. Più marginale la posizione degli altri tre indagati, fra cui il presidente e l’amministratore precedenti, finiti nel calderone sul presupposto che il debito fiscale sarebbe risalente nel tempo e andrebbe quindi a coprire il periodo in cui gestivano loro la società.

Tutti gli indagati respingono gli addebiti.

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